Enzo Demattè: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nasce a [[Trento]], da Vigilio Demattè, ferroviere, e Carlotta Vignati, modista.
Segue gli spostamenti della famiglia tra [[Venezia]], dove Demattè frequenta le scuole elementari, e [[Fortezza (Italia)]], per poi trasferirsi definitivamente a [[Treviso]] nel 1939. Persa la propria abitazione<ref>
Dopo il diploma presso il [[Liceo ginnasio statale Antonio Canova]] ottenuto nel 1946, si iscrive alla Facoltà di Lettere Classiche dell' [[Università degli studi di Padova]], dove si laurea nel 1952 discutendo una tesi in [[archeologia cristiana]] con il professor [[Sergio Bettini]].
Nel 1953 inizia la sua carriera professionale all'interno del mondo scolastico, prima come insegnante di lettere in vari licei della [[Provincia di Treviso]] , poi come preside di Scuola Media, ispettore tecnico per le lettere presso la sovrintendenza di Venezia (dove svolgerà anche la funzione di coordinatore interregionale triveneto) per concluderla a [[Parigi]], presso l'ambasciata d'Italia, come ispettore generale della scuola italiana in Francia. Nel 1994 viene insignito della [[Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte]] dal [[Presidente della Repubblica]] [[Oscar Luigi Scalfaro]] <ref>{{cita web|titolo= Medaglia d'oro e d'argento a Enzo Demattè|sito= quirinale.it|url=http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/4803}}</ref
All'impegno professionale e all'attività di scrittore, Demattè affianca un costante impegno nella vita sociale di [[Treviso]], in particolare nello scoutismo cattolico. Partecipa attivamente alla rifondazione dell' [[ASCI]] a [[Treviso]], di cui diviene dirigente regionale e nazionale dal 1946 al 1966. Svolge inoltre le funzioni di presidente della sezione trevigiana del [[Movimento Federalista Europeo]] dal 1959 al 1962 e di membro del direttivo [[Unicef]] per il [[Veneto]] dal 1979 al 1984, oltre a quella di presidente triveneto dell' [[IBBY]] dal 1983 al 1987.
Dal 1965 al 1970 è consigliere comunale di [[Treviso]] e ricopre il ruolo di [[Assessore]] all'istruzione, cultura e gioventù nella [[Giunta comunale]] guidata da [[Bruno Marton]]. Durante gli anni da assessore dà avvio alla sezione ragazzi della [[Biblioteca comunale di Treviso]], da lui denominata "La Curiosa", che per questo verrà a lui dedicata nel 2016.<ref>{{cita web|titolo=BRaT Enzo Demattè|sito= comune.treviso.it|url=http://www.comune.treviso.it/la-biblioteca-dei-ragazzi-dematte-palazzo-rinaldi/}}</ref
Come forma di riconoscimento per aver raccontato il territorio della montagna nelle sue opere letterarie, nel 1986 viene nominato cittadino onorario di [[Vallarsa]]. La medesima onorificenza gli verrà conferita anche dal comune di [[Falcade]] nel 1999<ref>
Si spegne a Treviso l'11 ottobre 2014 dopo una lunga malattia.
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== Opere ==
=== Opere letterarie (narrativa, poesia, teatro) ===
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*''Passione di Vallarsa'', Camposampiero, Edizioni Del Noce, 1984
*''Leone dei Gat'', Conegliano, Silemotori Negro, 2003
* ''Acqua piovana'', Padova, [[Rebellato Editore]], 1961
* ''Giorni Dispari'', Padova, [[Rebellato Editore]], 1963; Medaglia d'oro dell'Ateneo Veneto
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*''La Zosagna'', Cittadella, [[Rebellato Editore]], 1994
*''Segnor de la domenega'', Conegliano, Silemotori Negro, 2004
* ''L'età dei pini'', Altino-Venezia, [[Rebellato Editore]], 1978
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== Bibliografia ==
* {{Cita news|autore=Donatella Lombello|titolo=Dedicata al celebre scrittore la biblioteca Demattè a Treviso|pubblicazione=Il Pepe Verde|data=Giugno 2016|pp=38-39}}
* {{Cita news|autore= [[Renato Bertacchini]]|titolo=Enzo Demattè, narratore rosminiano|pubblicazione= Otto/Novecento|data=Gennaio-febbraio 1986|pp=117-136}}
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*[[Biblioteca comunale di Treviso]]
*[[Giovanni Comisso]]
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