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== Carriera politica ==
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Nel 1989 sostenne apertamente la [[Rivoluzione romena del 1989|rivoluzione romena]] contro il dittatore [[Nicolae Ceaușescu]] e fu lui, insieme all'amico e poeta [[Mircea Dinescu]], ad annunciare la caduta del regime dalla sede della [[Televiziunea Română|TV di stato]] occupata dalla folla il 22 dicembre<ref>{{Cita web|url=http://www.tvrplus.ro/editie-caderea-cortinei-de-fier-prima-revolutie-transmisa-in-direct-62817|titolo=„Fraţilor, am învins!”|editore=Televiziunea Română - TVR|data=22 dicembre 1989|lingua=ro|accesso=20 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160913055119/http://www.tvrplus.ro/editie-caderea-cortinei-de-fier-prima-revolutie-transmisa-in-direct-62817|dataarchivio=13 settembre 2016|urlmorto=sì}}</ref>. Nella stessa giornata fu indicato come membro del nuovo organo di potere, il [[Consiglio del Fronte di Salvezza Nazionale]] (CFSN) presieduto dal dissidente comunista [[Ion Iliescu]]. Il riconoscimento del CFSN come organo di potere già nel pomeriggio del 22 dicembre diede al comitato esecutivo e, quindi, in mancanza di una vera opposizione politica strutturata, al suo presidente Iliescu, la possibilità di gestire l'organizzazione e l'orientamento del neocostituito ente. I vertici del CFSN ottennero il potere di nomina del primo ministro e del consiglio dei ministri, nonché il controllo dell'esercito e di tutta la struttura di difesa del paese<ref name="ams">{{Cita web|url=http://jurnalul.ro/special-jurnalul/revolutie-din-culisele-luptei-dure-pentru-putere-1989-1990-10970.html|titolo=Revolutie - Din culisele luptei dure pentru putere, 1989-1990|autore=Alex Mihai Stoenescu|editore=[[Jurnalul Național]]|data=4 ottobre 2006|lingua=ro|accesso=18 agosto 2016}}</ref>. Il 27 dicembre Caramitru fu nominato membro dell'ufficio esecutivo del CFSN, incaricato della gestione della commissione cultura<ref name="ib2014">{{cita libro|autore=|Ion Bucur|titolo=ANUL 1990 PARTIDE, IDEOLOGII şi MOBILIZARE
POLITICĂ|url=http://irrd.ro/wp-content/uploads/2014/08/Anul-1990-Ion-Bucur-.pdf|anno=2014|editore=Editura IRRD|città=Bucarest|lingua=ro}}</ref>.▼
Nel gennaio 1990 il CFSN decise di trasformarsi in partito politico (il [[Fronte di Salvezza Nazionale (Romania)|Fronte di Salvezza Nazionale]], FSN) per concorrere alle [[Elezioni parlamentari in Romania del 1990|prime libere elezioni in programma nel maggio dello stesso anno]]. La scelta fece gridare allo scandalo diversi membri della dirigenza, che accusarono i promotori della mozione di voler monopolizzare la politica nazionale e ricostituire il defunto [[Partito Comunista Rumeno]]. il 23 gennaio, quindi, lasciarono il consiglio Ion Caramitru, [[Doina Cornea]], [[Ana Blandiana]], [[Octavian Paler]], [[Mircea Dinescu]] e [[Dumitru Mazilu]]<ref name="ib2014" />. Il 10 febbraio 1990 venne emanato il decreto legge per la ridefinizione del CFSN in Consiglio provvisorio di unione nazionale (CPUN), piattaforma che ricalcava l'organizzazione del CFSN, ma che includeva anche i rappresentanti degli altri partiti. L'obiettivo principale era traghettare il paese fino a nuove elezioni, varando altresì la relativa legge elettorale<ref name="major">{{Cita news|lingua=ro|autore=Oana Stancu Zamfir|autore2=Aniela Nine|url=http://jurnalul.ro/stiri/politica/cpun-si-ar-fi-serbat-majoratul-116619.html|titolo=CPUN şi-ar fi serbat majoratul|editore=[[Jurnalul Național]]|data=11 febbraio 2008|accesso=20 agosto 2016|author 3=Gabriela Antoniu|autore4=Lavinia Dimancea|autore5=Dana Piciu}}</ref>. Iliescu mantenne la presidenza, mentre la vicepresidenza venne assegnata ai rappresentanti delle altre forze politiche. Caramitru, già membro della piattaforma liberale [[Alleanza Civica (Romania)|Alleanza Civica]], si iscrisse al [[Partito Nazionale Contadino Cristiano Democratico]] (PNȚCD) di [[Corneliu Coposu]] ed ottenne la vicepresidenza al fianco di [[Cazimir Ionescu]] (FSN), [[Károly Király]] ([[Unione Democratica Magiara di Romania|UDMR]]), [[Radu Câmpeanu]] ([[Partito Nazionale Liberale (Romania)|PNL]]) e [[Ion Mânzatu]] ([[Partito Repubblicano (Romania 1990)|PR]])<ref name="ib2014" />. Il CPUN si sciolse dopo le elezioni, che furono vinte con una maggioranza bulgara dal FSN.
▲POLITICĂ|url=http://irrd.ro/wp-content/uploads/2014/08/Anul-1990-Ion-Bucur-.pdf|anno=2014|editore=Editura IRRD|città=Bucarest|lingua=ro}}</ref>
=== Opposizione e ministro della cultura ===
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In the early 1990s, arguing that the granting of revolutionary diplomas and privileges had become an instrument of [[Political corruption|corruption]], Caramitru, together with other revolutionaries and dissidents ([[Victor Rebengiuc]], [[Dan Pavel]], [[Radu Filipescu]], and [[Costică Canacheu]]), formed the [[non-governmental organization]] ''Asociaţia Revoluţionarilor fără Privilegii'' (the Association of Non-Privileged Revolutionaries).<ref>Brăileanu, "Disidenţă..."</ref>
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