Ho Chi Minh: differenze tra le versioni
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Nato con il nome '''Nguyễn Sinh Cung''' nel piccolo villaggio della madre, Hoang Tru, nella provincia centro settentrionale di [[Nghe An]], si trasferì nel [[1895]] nel vicino villaggio paterno di Kim Lien.<ref name=brocheuxa>Brocheux, Pierre pp. 1-11</ref> Proveniva da una famiglia povera ma non indigente: il padre Nguyễn Sinh Sắc, un funzionario della corte dell'[[Annam]], era uno studioso del [[confucianesimo]] che gli impartì una rigorosa educazione confuciana. Come da tradizione vietnamita, all'età di dieci anni cambiò il nome e fu chiamato '''Nguyễn Tất Thành''' ("''Nguyễn che sarà vittorioso''").
La sorella Bạch Lien (o Nguyen Thi Thanh) era un'impiegata dell'[[Armée de terre|esercito francese]], il fratello Nguyen Sinh Khiem (o Nguyen Tat Đạt) era [[Erboristeria|erborista]] mentre l'altro fratello (Nguyen Sinh Nhuan) morì durante l'infanzia. La famiglia entrò in crisi finanziaria nel 1910, quando il padre venne arrestato per abuso di potere e condannato a una severissima pena<ref name=brocheuxa/>, anche se in realtà il vero motivo del fermo è da ricercare nell'attività [[Anticolonialismo|anticolonialista]] condotta dall'uomo. Ispirato da sentimenti patriottici, Sắc era amico del rivoluzionario nazionalista [[Phan Bội Châu]], che a sua volta era nato nella
A differenza del padre, Nguyễn Tất Thành ricevette
=== Primo soggiorno in Francia ===
Dopo la crisi che aveva travolto il padre e le finanze familiari, Nguyễn Tất Thành si stabilì a sud in cerca di un'occupazione. Con l'espansione del [[Colonialismo|colonialismo europeo]] in [[Asia]] e l'apertura del [[Canale di Suez]], nel [[XX secolo]] erano in aumento gli asiatici che si trasferivano in [[Europa]] per trovare lavoro. Il 5 giugno [[1911]] Nguyễn Tất Thành lasciò per la prima volta il [[Vietnam]] a bordo del piroscafo francese ''Amiral-Latouche Tréville'', dove era stato assunto come aiuto
Dopo un periodo a [[Le Havre]], tornò a Marsiglia e fece domanda per l'iscrizione alla ''École Coloniale'', dove veniva formato il personale dell'amministrazione coloniale e dove venivano accettati anche studenti
=== Negli Stati Uniti ===
Nel 1911 tornò a lavorare su una nave, che nei successivi due anni lo avrebbe portato a visitare diversi Paesi del mondo. Anche a bordo della nave si dedicò allo studio, in particolare del francese e dell'inglese, e si impegnò ad insegnare ad altri marinai analfabeti, soprattutto vietnamiti. Rimasto piacevolmente sorpreso dall'alto livello di civiltà dei francesi in patria rispetto al rozzo comportamento che gli stessi francesi esibivano nelle colonie, in questo periodo rimase particolarmente colpito dalle contraddizioni del mondo occidentale. La differenza tra il tenore di vita delle classi dominanti e il trattamento a cui erano sottoposti gli abitanti delle colonie, gli [[afroamericano|afroamericani]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e gli irlandesi oppressi dai britannici stimolarono la sua solidarietà verso le classi subalterne. Trovò una relazione tra l'[[internazionalismo proletario]] a cui aspiravano i marxisti e gli insegnamenti di [[Confucio]], secondo il quale ''"tutti gli uomini sono fratelli attraverso i quattro oceani"''. Si rese conto di quanto fossero in antitesi la teoria delle più evolute democrazie liberali e la pratica con cui in quegli stessi Paesi trionfavano il [[razzismo]] e il [[colonialismo]].<ref name=brocheuxa/>
Dal [[1912]] al [[1913]] visse a [[New York]] (nel quartiere di [[Harlem]]) e a [[Boston]], dove lavorò come panettiere al Parker House Hotel. Fu costretto dalla miseria a svolgere le professioni più umili e in seguito dichiarò di esser divenuto dipendente di una ricca famiglia di [[Brooklyn]] tra il [[1917]] e il [[1918]]. Sempre nel 1918 rimase positivamente impressionato dall'oratoria dell'agitatore e sindacalista panafrocamericano [[Marcus Garvey]]: si pensa che questa esperienza, unita ai frequenti contatti che ebbe con gruppi di fuoriusciti coreani nazionalisti e anticolonialisti, abbia avuto una profonda importanza per l'evoluzione della sua visione della politica<ref>Quinn-Judge, Sophie</ref>.
=== In Gran Bretagna ===
Tra il [[1913]] e il [[1919]] Nguyễn Tất Thành visse non consecutivamente a West Ealing, a ovest di Londra, e poi a Crouch End, Hornsey, a nord di Londra. Si segnalò per la sua professione di chef al Drayton Court Hotel, che svolse nel [[1914]]<ref>[http://www.draytoncourtlondon.co.uk/about Drayton Court Hotel - About], draytoncourtlondon.co.uk</ref>. In [[Inghilterra]] venne inoltre addestrato come aiuto ''chef'' pasticciere dal celebre cuoco [[Auguste Escoffier]] e si ritiene che nel 1913 abbia lavorato come cameriere presso l'Alto Commissariato della Nuova Zelanda a Londra.
=== Il secondo soggiorno in Francia e
[[File:Nguyen Aïn Nuä'C (Ho-Chi-Minh), délégué indochinois, Congrès communiste de Marseille, 1921, Meurisse, BNF Gallica.jpg|thumb|left|Ho Chi Minh nel [[1921]]]]
Secondo alcune fonti nel [[1919]], secondo altre nel [[1917]], si trasferì a [[Parigi]], dove si unì a un gruppo di nazionalisti vietnamiti di cui facevano parte i connazionali [[Phan Châu Trinh]], un patriota con cui si scambiava lettere quando era in [[Inghilterra]], e il suo [[mentore]] [[Phan Van Truong]]. Dopo il suo arrivo, assunse il nuovo nome '''Nguyen Ai Quoc''' (Nguyen il patriota).<ref name=brocheuxb/> Scelse di soggiornare in Francia per partecipare all'acceso dibattito politico con gli altri espatriati asiatici e soprattutto vietnamiti. Voleva inoltre rendersi conto della situazione locale, gravemente compromessa dalla [[prima guerra mondiale]] che era in corso, e valutare se l'indebolimento dello Stato avrebbe potuto avere ripercussioni positive per i progetti di indipendenza del Vietnam.<ref name=brocheuxb>Brocheux, Pierre pp. 12-22</ref>
In quel periodo accaddero eventi che avrebbero influito sulla vita del Vietnam e dello stesso Ho Chi Minh: nel [[1916]] e nel 1917 vi furono grandi dimostrazioni anticoloniali nel Vietnam, la prima delle quali fu guidata dall'imperatore [[Duy Tân
A Parigi svolse svariati mestieri (operaio, fotografo, tipografo) e lavorò come giornalista presso il quotidiano di [[sinistra (politica)|sinistra]] ''Le Paria''. Iscritto al [[Partito Socialista (Francia)|Partito Socialista Francese]], nel [[1918]] Nguyễn Ai Quoc cercò di ottenere l'indipendenza dal governo coloniale, ma venne ignorato. Nel [[1919]], come rappresentante del Partito Socialista, presentò un'istanza per il rispetto dei [[diritti civili]] nell'[[Indocina francese]] alle potenze riunite per i colloqui di pace del [[Trattato di Versailles (1919)|
Oltre che di politica, si occupò anche di linguistica e nel maggio del [[1922]] scrisse un articolo su una rivista in cui criticava aspramente l'uso di parole [[lingua inglese|inglesi]] nei mass-media francesi<ref name=brocheuxb/> ed esortava il primo ministro [[Raymond Poincaré]] a proibire l'uso sulla stampa nazionale del ''franglais'' (la commistione linguistica anglo-francese), dove apparivano parole come ''manager'', ''round'' e ''knock-out''. In questo periodo, mentre si trovava nella capitale francese, ebbe una relazione con una sarta di nome Marie Brière<ref name=brocheuxb/>.
=== Gli anni
[[File:Lenin-poster.jpg|thumb|left|Poster di propaganda sovietico pubblicato nel V anniversario della morte di Lenin ([[1929]])]]
Nel 1923 si spostò a [[Mosca (Russia)|Mosca]], dove si legò al [[Internazionale Comunista|Comintern]] divenendo informatore della [[Internazionale Comunista|Terza Internazionale]] per l'estremo oriente. Tra i motivi che lo spinsero nella neonata [[Unione Sovietica]], vi fu il desiderio di conoscere Lenin, che non riuscì a soddisfare, il bisogno di avvicinarsi al Vietnam e la convinzione che solo il movimento comunista avrebbe potuto aiutare le popolazioni oppresse a disfarsi del colonialismo. Nel periodo trascorso a Mosca, studiò all'Università comunista
Da qualche tempo
[[File:中國工農紅軍軍旗.svg|thumb|Bandiera dell'[[Armata Rossa Cinese]] negli anni
Tra le principali attività di quel periodo cinese vi fu anche la stampa per la distribuzione in Indocina di un giornale che propagandava la via comunista all'indipendenza.<ref name=hochiminh>{{en}} [http://countrystudies.us/vietnam/18.htm Ho Chi Minh and the Communist Movement], countrystudies.us</ref> Fu durante i due anni trascorsi a Canton che affinò e diffuse il proprio concetto di comunismo, profondamente influenzato dalle tradizioni filosofiche orientali, in particolar modo dal [[confucianesimo]].<ref name=Brocheux2>Brocheux Pierre, pp. 33-40</ref>
Riprese i contatti con l'amico del padre [[Phan Bội Châu
Il 18 ottobre del [[1926]] si sposò con la ventunenne cinese [[Tăng Tuyết Minh]], nonostante il parere contrario di molti dei suoi compagni, che ritenevano eccessivi i quindici anni di differenza d'età tra i due<ref name=Brocheux2/>. Le nozze avvennero nello stesso luogo in cui [[Zhou Enlai]] aveva sposato [[Deng Yingchao]]<ref name=Brocheux2/>: non si sa se la coincidenza sia stata casuale o appositamente voluta da Ho Chi Minh. Dopo le nozze, la coppia visse nell'abitazione dell'agente russo del Comintern a [[Canton]] [[Michail Markovič Borodin|Mikhail Borodin]].
Quando il ''[[leadership|leader]]'' nazionalista cinese [[Chiang Kai-shek]] ruppe l'alleanza con i comunisti e iniziò la [[guerra civile cinese]], Nguyen Ai Quoc si rifugiò in URSS nel 1927 e iniziando una lunga serie di peregrinazioni:<ref name=hochiminh/> tornò prima a Mosca e soggiornò poi in [[Penisola di Crimea|Crimea]], dove si riprese da una [[tubercolosi]]. Ritornò quindi a Parigi e si spostò clandestinamente in [[Belgio]], [[Germania]], [[Svizzera]], [[Italia]] e in Siam, l'odierna [[Thailandia]], che raggiunse nel luglio del [[1928]]. Nonostante la lontananza fisica, riuscì a rimanere in contatto sia con la moglie
Trascorse la maggior parte dei 16 mesi in Siam nel [[Thailandia del Nordest|nordest del paese]] e in particolare a [[Nakhon Phanom]], scelta per la sua relativa vicinanza al Vietnam. Nel periodo siamese contribuì a fondare scuole per i locali rifugiati vietnamiti, propagando le sue idee rivoluzionarie, tradusse materiale comunista dal cinese, visitò profughi vietnamiti nel vicino Laos e, probabilmente, si tenne in contatto con militanti comunisti in [[Cambogia]]. In questi mesi scrisse un poema epico sull'eroe nazionale vietnamita [[Trang Hung Dao]]. In Siam fu ammalato per circa un anno, durante il quale si dedicò allo studio della [[medicina tradizionale]] orientale. Nel giugno 1929 si trasferì a [[Bangkok]], dove fece visita ad alcuni rivoluzionari<ref>{{cita|Quinn-Judge, 2002 |pp. 126-130}}</ref>.
Nel novembre [[1929]] fu inviato dal [[Internazionale Comunista|Comintern]] a [[Hong Kong]] per unificare i movimenti comunisti esistenti in Vietnam e prenderne il controllo. Il 3 febbraio 1930 presiedette all'assemblea in cui i tre principali movimenti diedero vita al [[Partito Comunista del Vietnam|Partito Comunista Vietnamita]] ''(Viet Nam Cong San Dang)''. Poco tempo dopo, su richiesta del Comintern, alla prima seduta plenaria la nuova formazione fu ribattezzata [[Partito Comunista Indocinese]] per coinvolgere anche le popolazioni di [[Laos]] e [[Cambogia]].<ref name=hochiminh/>
Nel giugno del [[1931]] venne arrestato per attività sovversiva e la Francia ne chiese l'estradizione. Per evitare la pressione diplomatica sul governatore della colonia inglese, i suoi amici diffusero la falsa notizia della sua morte<ref>Brocheux Pierre, pp. 57-58</ref>. Scarcerato nel gennaio del [[1933]], riprese le sue missioni in giro per il mondo e per un certo periodo prese abitazione a [[Milano]], in una [[casa di ringhiera]] tra viale Pasubio e via Maroncelli, nei pressi della quale lavorò come cuoco nella tuttora esistente
Dopo il periodo italiano tornò in Unione Sovietica, ammalandosi nuovamente di tubercolosi e
== Il movimento Viet Minh per la liberazione ==
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