Yakovlev Yak-9: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Collegamenti esterni: Integrazioni e sistemazioni |
Inizio revisione del testo con ampliamento temporale e indicazione nuove fonti. Lavoro parziale (incipit e sezione "sviluppo del progetto). Lascio template WIP Open. |
||
Riga 1:
{{WIP open|Leo Pasini}}
{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
Riga 63 ⟶ 64:
[[File:Yakovlev Yak-9U Barbarossa at PCDM 2008 2.JPG|thumb|La vista frontale del Yak-9.]]
[[File:Yakovlev Yak-9U Barbarossa at PCDM 2008 1.JPG|thumb|Yak-9U "Barbarossa" fotografato nel 2008]]
Lo '''Yakovlev Yak-9''' (in
== Storia del progetto ==
L'origine dello Yak-9 risale alla tarda primavera del 1942<ref name=GK61>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 61}}.</ref> quando, in seno all'OKB 115, l'[[ingegnere|ingegner]] [[Nikolaj Skržinskij]] fu incaricato di sviluppare una versione dello [[Yakovlev Yak-7|Yak-7]] destinata alla [[aereo da ricognizione|ricognizione]] a lungo raggio<ref name=GK61/>, sulla base di richieste ricevute dalla V-VS.
Il risultato di questo sviluppo vide la luce nel maggio del 1942 e, denominato Yak-7D<ref group=N>In russo:«Дальний», traslitterato «Dal’nij» cioè «a lungo raggio»</ref>, abbinava alla [[fusoliera]] di uno Yak-7V (biposto, da [[aereo da addestramento|addestramento]]), elementi della variante Yak-7B (monoposto, [[aereo da caccia|da caccia]]); esteriormente l'aereo non si discostava dal predecessore, tuttavia le novità introdotte erano considerevoli sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo, frutto dell'esperienza maturata nel corso della progettazione e realizzazione dei modelli precedenti (a partire dallo [[Yakovlev Yak-1|Yak-1]]) e dei riscontri ottenuti dalle unità combattenti che li impiegavano<ref name=GK61/>.
La principale novità introdotta in questo [[prototipo]] era costituita dall'ampio uso di [[duralluminio]], ora disponibile in quantità in Unione Sovietica, che permise la sostanziale riduzione del peso della cellula e la conseguente possibilità di destinare il risparmio ottenuto all'utilizzo di maggiori quantità di equipaggiamenti, armamento o carburante<ref name=GK61/>. Particolare vantaggio dall'impiego del duralluminio fu ottenuto nella realizzazione della [[Ala (aeronautica)|struttura alare]], nella quale la lega metallica sostituì il legno dei [[Longherone (aeronautica)|longheroni]] e delle sei [[Centina (aeronautica)|centine]] interne (le due più esterne furono realizzate ancora in legno)<ref name=GK61/>; grazie al risparmio di peso, all'interno delle ali furono stipati [[Serbatoio autosigillante|serbatoi autostagnanti]] per un totale di {{M|833||l|nl=}} di carburante, che consentivano al velivolo valori di autonomia senza pari nella famiglia dei monomotori Yakovlev<ref name=GK62>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 62}}.</ref>. Alla novità strutturale, nelle ali si abbinò la realizzazione di rivestimento in [[compensato]] [[impiallacciatura|impiallacciato]] e impregnato di [[bachelite]]<ref name=GK61/>.
Il prototipo dello Yak-7D stava effettuando da pochi giorni le [[prove di volo]] quando lo stesso Jakovlev, il 16 giugno del 1942<ref name=GG75>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 75}}.</ref> diede disposizione di trasformarne il progetto in un aereo da caccia a lungo raggio. In questo caso si procedette utilizzando la fusoliera di uno Yak-7B, cui però fu modificata la parte posteriore ribassandola come sullo Yak-7PD<ref name=GG75/>; la nuova ala in lega leggera fu mantenuta ma il massimo quantitativo di carburante fu ridotto a {{M|673||l|nl=}} rivedendo nel contempo tutte le canalizzazioni dell'impianto di alimentazione. L'aereo nella nuova configurazione fu denominato Yak-7DI<ref group=N>«Дальний Истребитель», traslitterato «Dal’nij Istrebitel’» cioè «caccia a lungo raggio»</ref> e superò con valutazioni eccellenti<ref name=GK62/><ref name=GG75/> le prove presso il NII-VVS<ref group=N>In russo «Научно-Исследовательский Институт Военно-Воздушных Сил», traslitterato «Naučno-Issledovatel’skij Institut Voenno-Vozdušnyh Sil Krasnoj Armii», cioè «Istituto di ricerca dell'aeronautica militare»</ref> i primi giorni di agosto del 1942<ref name=GK62/><ref name=GG75/>; ne fu sollecitata l'immediata produzione in serie con la denominazione definitiva di Yak-9<ref name=GK62/><ref name=GG75/>.
Il nuovo progetto si rivelò particolarmente versatile e facilmente adattabile all'utilizzo di nuovi equipaggiamenti tanto che la medesima cellula di base fu allestita con cinque diversi tipi di motore e ne furono ricavate complessivamente quindici diverse versioni prodotte in serie, oltre ad alcuni studi il cui sviluppo non superò la fase di prototipo<ref name=GK62/>. La produzione dello Yak-9 ebbe inizio nel mese di ottobre del 1942 e interessò complessivamente tre GAZ<ref group=N>Dal russo «Государственный Авиационный Завод», «Gosudarstvenn'ij Aviatsionn’ij Zavod» cioè «Fabbrica Aeronautica di Stato».</ref>: il n°82, nei pressi di [[Mosca (Russia)|Mosca]] (costruì 817 aerei tra il 1944 ed il 1945), il n°153 di [[Novosibirsk]] (in totale {{formatnum:12536}} velivoli dal 1942 al 1948) ed il n°166 ad [[Omsk]] ({{formatnum:3416}} esemplari dal 1943 al 1945)<ref name=GG77>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 77}}.</ref>.
== Tecnica ==
Si trattava di un piccolo [[monoplano]] di costruzione mista, molto simile allo Yak-1. La differenza erano i longheroni metallici delle ali, il motore VK-105PF e la cappottina a bolla. Non molto se si considera che lo Yak-1M, e soprattutto lo Yak-7, già erano giunti a queste innovazioni. Anche i radiatori dell'olio vennero però modificati. La struttura dell'aereo venne irrobustita e migliorata in ogni punto, e le armi e motori sistemabili a bordo giunsero ad essere quanto di più vario i sovietici riuscirono a realizzare con i loro monoposto.
Riga 85 ⟶ 89:
Anche entrambe le squadriglie con i piloti di nazionalità polacca utilizzarono diverse versioni della prima generazione dello Yak-9.
Tra il 25 ottobre e il 25 dicembre 1944, il 163.IAP fu il primo [[reggimento]] ad impiegare in combattimento lo Yak-9U. Ai piloti venne ordinato di non spingere il motore a velocità "da combattimento" perché in questo modo si riduceva la sua durata a due o tre voli soltanto. Nonostante ciò, nel corso di 398 sortite, l'unità dichiarò l'abbattimento di 27 Focke-Wulf Fw 190A e un Bf 109G-2, a fronte della perdita di due Yak in combattimenti aerei, uno abbattuto dalla flak e quattro per incidenti. Lo Yak-9U contribuì in modo determinante alla conquista della superiorità aerea da parte dei Sovietici e i tedeschi impararono presto ad evitare di impegnarsi in combattimento con gli Yak "senza albero dell'antenna".<ref name= "Leonard p. 125.">Leonard 2005, p. 125.</ref>
Una grossa formazione della versione 9DD per le scorte molto lunghe venne trasferita a [[Bari]] dall'[[Ucraina]] per aiutare i partigiani iugoslavi.<ref name= "Gunston p. 256."/>
Riga 151 ⟶ 155:
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group="N"/>
=== Fonti ===
<references/>
|