Gran mufti d'Iraq: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 34:
==Storia==
===Origini===
{{vedi anche|Gran Mufti di Gerusalemme}}
Nel marzo 1920, al Congresso panarabo di Damasco viene proclamata l’indipendenza dell’Iraq dall'impero ottomano, con il re [[Faysal I re d'Iraq|Faysal I]], figlio dello [[Sharif della Mecca|sceriffo della Mecca]] [[Al-Husayn ibn Ali (sceriffo della Mecca)|Al-Husayn]]. Sebbene gli Inglesi avessero posto a capo dell'Iraq un re di discendenza [[Hashemiti|hascemita]], risalente al profeta [[Maometto]], i musulmani arabi sunniti di [[Mandato britannico della Palestina|Palestina]], [[Mandato francese della Siria e del Libano|Siria]], [[Libano]], [[Transgiordania]] ed [[Mandato britannico della Mesopotamia|Iraq]] perseguivano il progetto politico di uno Stato arabo, e riconoscevano come autorità suprema il [[Gran Mufti di Gerusalemme]], [[Amin al-Husseini]], che dal 1940 al 1941 fu in esilio in Iraq, temendo la persecuzione degli Inglesi per il suo sostegno alla causa palestinese e panaraba<ref>{{cita web|url=http://www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/IlPeriodico_AnniPrecedenti/Documents/La_prima_tempesta_nel_deserto_Q_770Germania.pdf|titolo=La prima tempesta nel deserto: Quando l’Iraq si alleò con l’Italia e la Germania|editore=difesa.it|data=2009|accesso=12 gennaio 2019}}</ref>.
Nel marzo 1920, il Congresso panarabo di [[Damasco]] sancisce l’indipendenza dei territori arabi del [[Bilad al-Sham]] dall'[[impero ottomano]], tuttavia il trattato anglo-francese di Sykes-Picot spartisce questi territori nel [[Mandato britannico della Palestina]] e [[Mandato britannico della Mesopotamia|della Mesopotamia]] e in quello [[Mandato francese della Siria e del Libano|francese della Siria]].
 
NelSebbene marzogli 1920,Inglesi alavessero Congressoposto panaraboa capo di Damasco viene proclamata l’indipendenza dell’Iraq dall'impero ottomano, con il re [[Faysal I re d'Iraq|Faysal ITransgiordania]], figlio delloed [[Sharif della Mecca|sceriffo della MeccaIraq]] [[Al-Husayn ibn Ali (sceriffo della Mecca)|Al-Husayn]]. Sebbene gli Inglesi avessero posto a capo dell'Iraq un re di discendenza [[Hashemitihashemiti|hascemita]], risalenterisalenti al profeta [[Maometto]], i musulmani arabi sunniti dicontinuarono [[Mandatoper britannicomolto dellatempo Palestina|Palestina]],a [[Mandato francese della Siria e del Libano|Siria]], [[Libano]], [[Transgiordania]] ed [[Mandato britannico della Mesopotamia|Iraq]] perseguivanoperseguire il progetto politico di uno Stato arabo unitario, edapprima riconoscevanosotto comela autoritàguida suprema ildel [[Gran Mufti di Gerusalemme]], [[Amin al-Husseini]], che dalsostenne 1940contro algli 1941 fu in esilio in Iraq, temendoInglesi la persecuzionecausa deglipalestinese Inglesi pere il suoprogetto sostegno[[Panarabismo|panarabo]] alladella causa[[Grande palestinese eSiria]] panaraba<ref>{{cita web|url=http://www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/IlPeriodico_AnniPrecedenti/Documents/La_prima_tempesta_nel_deserto_Q_770Germania.pdf|titolo=La prima tempesta nel deserto: Quando l’Iraq si alleò con l’Italia e la Germania|editore=difesa.it|data=2009|accesso=12 gennaio 2019}}</ref>.
 
All'indomani della nascita di [[Israele]] nel 1948, la Cisgiordania e Gerusalemme furono conquistate dal [[re di Giordania]] Abd Allah I, che depose il Gran Mufti al-Husseini, nominando al suo posto Hussām al-Dīn Jār Allāh. Anche nel [[regno dell'Iraq]], il re [[Faysal I re d'Iraq|Faysal I]], fratello di Abd Allah I, continuò a sostenere l’[[islam]] [[Sunnismo|sunnita]], sottoponendo al controllo della legge gli amministratori delle [[Moschea|moschee]], i predicatori e i [[muezzin]], equiparati a funzionari statali, e regolamentando le [[Waqf|fondazioni caritative]]. L'ideale panarabo portò anche ad un tentativo di federazione tra [[Giordania]] ed [[Iraq]] nel 1958, fermato repentinamente dal colpo di Stato di [[Abd al-Karim Qasim|ʿAbd al-Karīm Qāsim]], che diede origine alla Repubblica.
NelDa periodoallora dellanon [[Regnovi dell'Iraq|monarchiaè hascemita]],più l’islam sunnita continuò a dipendere dallo Stato, con moschee amministrate da predicatori e [[muezzin]] equiparati a funzionari statali, soggetti a leggi del governo, tuttavia non vi fustata un'unica figura, odi unriferimento singoloper il corpo giuridico, di riferimento del clero sunnita, ma piuttosto un'élite di religiosi uniti da una comune formazione erudita e visione della società. Il governo regolamentò in questo periodo anche le [[Waqf|fondazioni caritative]]. Anche dopo il colpo di Stato di [[Abd al-Karim Qasim|ʿAbd al-Karīm Qāsim]], e la nascita della Repubblica, iI predicatori delle moschee e gli altri religiosi sunniti continuarono ad essere equiparati a funzionari civili<ref name="hudson"/>., Ilmentre clerogli [[Sciismo|sciitasciiti]], alerano contrario,organizzati attraverso ricevevafondazioni supportoprivate pubblicoautogestite né era soggetto alla direzione dello Stato, mache si reggevareggevano su donazioni private e si autogestiva<ref name="hudson">{{cita web|url=https://www.hudson.org/research/14304-the-sunni-religious-leadership-in-iraq |titolo=The Sunni Religious Leadership in Iraq|data= giugno 2018|accesso = 17 gennaio 2019}}</ref>.
 
Nel periodo della [[Regno dell'Iraq|monarchia hascemita]], l’islam sunnita continuò a dipendere dallo Stato, con moschee amministrate da predicatori e [[muezzin]] equiparati a funzionari statali, soggetti a leggi del governo, tuttavia non vi fu un'unica figura, o un singolo corpo giuridico, di riferimento del clero sunnita, ma piuttosto un'élite di religiosi uniti da una comune formazione erudita e visione della società. Il governo regolamentò in questo periodo anche le [[Waqf|fondazioni caritative]]. Anche dopo il colpo di Stato di [[Abd al-Karim Qasim|ʿAbd al-Karīm Qāsim]], e la nascita della Repubblica, i predicatori delle moschee e gli altri religiosi continuarono ad essere equiparati a funzionari civili<ref name="hudson"/>. Il clero [[Sciismo|sciita]], al contrario, né riceveva supporto pubblico né era soggetto alla direzione dello Stato, ma si reggeva su donazioni private e si autogestiva<ref name="hudson">{{cita web|url=https://www.hudson.org/research/14304-the-sunni-religious-leadership-in-iraq |titolo=The Sunni Religious Leadership in Iraq|data= giugno 2018|accesso = 17 gennaio 2019}}</ref>.
===Regime Ba'th===
Con l'affermazione del partito [[Secolarismo|secolarista]] [[Partito Ba'th (Iraq)|Ba'th]], al clero sunnita fu imposta un'adesione all'ideologia [[Ba'thismo|baathista]] e di includere nei loro sermoni riferimenti agli scopi della rivoluzione<ref>Ordinanza sull'Ufficio delle Istituzioni religiose e caritative, 1976</ref><ref name="hudson"/> <ref name="bath">Aaron M. Faust, ''The Ba'thification of Iraq: Saddam Hussein's Totalitarianism'', University of Texas Press, pagg.130-132, 15 novembre 2015 </ref>. Nel 1980, le scuole superiori islamiche per la formazione dei predicatori furono incaricate per legge di ''"dare agli studenti un'educazione patriottica, nazionalistica, spirituale e rivoluzionaria"''<ref name="hudson"/>. Nel 1985, a [[Baghdad]], lo storico Istituto religioso dell'Imam Al-Adham Abu Hanifa Al-Nu'man fu trasformato nell'Alta Accademia Islamica per la Formazione di Imam e Predicatori, che impartiva un insegnamento universitario formale<ref name="hudson"/> . Alcuni storici hanno sostenuto, comunque, che l'elite sunnita accolse favorevolmente l'intervento del partito nella realizzazione di moschee e nella formazione dei predicatori, essendo l'esigenza dell'indipendenza della religione dalla politica poco presente nella tradizione sunnita, mentre il popolo era in maggioranza indifferente alla religione o non praticante<ref name="hudson"/><ref name="bath"/>.