Conclave: differenze tra le versioni

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* per la fumata bianca, da [[clorato di potassio]], [[lattosio]] e [[colofonia]].<ref>[http://video.corriere.it/conclave-padre-lombardi-ecco-come-si-colorano-fumate/6efacbae-8bde-11e2-8351-f1dc254821b1 Conclave, Padre Lombardi: «Ecco come si colorano le fumate»]</ref>
 
Ciao
=== Giuramento ===
Giunti nel coro della cappella, il [[cardinale decano]] (oppure nell'ordine seguente, il vice decano o il più anziano dei cardinali elettori secondo l'ordine cardinalizio consueto di precedenza, se uno o più dei precedenti sia assente o impedito o sia un cardinale non elettore) pronuncerà per tutti gli elettori il giuramento:
{{Citazione
|Noi tutti e singoli Cardinali elettori presenti in questa elezione del Sommo Pontefice promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo di osservare fedelmente e scrupolosamente tutte le prescrizioni contenute nella Costituzione apostolica del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, ''Universi Dominici Gregis'', emanata il 22 febbraio 1996. Parimenti, promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo che chiunque di noi, per divina disposizione, sia eletto Romano Pontefice, si impegnerà a svolgere fedelmente il munus Petrinum di Pastore della Chiesa universale e non mancherà di affermare e difendere strenuamente i diritti spirituali e temporali, nonché la libertà della Santa Sede. Soprattutto, promettiamo e giuriamo di osservare con la massima fedeltà e con tutti, sia chierici che laici, il segreto su tutto ciò che in qualsiasi modo riguarda l'elezione del Romano Pontefice e su ciò che avviene nel luogo dell'elezione, concernente direttamente o indirettamente lo scrutinio; di non violare in alcun modo questo segreto sia durante sia dopo l'elezione del nuovo Pontefice, a meno che non ne sia stata concessa esplicita autorizzazione dallo stesso Pontefice; di non prestare mai appoggio o favore a qualsiasi interferenza, opposizione o altra qualsiasi forma di intervento con cui autorità secolari di qualunque ordine e grado, o qualunque gruppo di persone o singoli volessero ingerirsi nell'elezione del Romano Pontefice.
|[[Papa Giovanni Paolo II]], ''[[Universi Dominici Gregis]]'' - III, 53
|Nos omnes et singuli in hac electione Summi Pontificis versantes Cardinales electores promittimus, vovemus et iuramus inviolate et ad unguem Nos esse fideliter et diligenter observaturos omnia quae continentur in Constitutione Apostolica Summi Pontificis Ioannis Pauli II, quae a verbis « Universi Dominici Gregis » incipit, data die XXII mensis Februarii anno MCMXCVI. Item promittimus, vovemus et iuramus, quicumque nostrum, Deo sic disponente, Romanus Pontifex erit electus, eum munus Petrinum Pastoris Ecclesiae universae fideliter exsecuturum esse atque spiritualia et temporalia iura libertatemque Sanctae Sedis integre ac strenue asserere atque tueri numquam esse destiturum. Praecipue autem promittimus et iuramus Nos religiosissime et quoad cunctos, sive clericos sive laicos, secretum esse servaturos de iis omnibus, quae ad electionem Romani Pontificis quomodolibet pertinent, et de iis, quae in loco electionis aguntur, scrutinium directe vel indirecte respicientibus; neque idem secretum quoquo modo violaturos sive perdurante novi Pontificis electione, sive etiam post, nisi expressa facultas ab eodem Pontifice tributa sit, itemque nulli consensioni, dissensioni, aliique cuilibet intercessioni, quibus auctoritates saeculares cuiuslibet ordinis et gradus, vel quivis hominum coetus vel personae singulae voluerint sese Pontificis electioni immiscere, auxilium vel favorem praestaturos.
|lingua=la
|lingua2=it}}
 
Poi ciascun cardinale si reca singolarmente all'[[Evangeliario]] e pronuncia l'ultima parte del giuramento:
{{Citazione|Ed io ''N.'' Cardinale ''N.'' prometto, mi obbligo e giuro.|[[Papa Giovanni Paolo II]], ''[[Universi Dominici Gregis]]'' - III, 53|Et ego ''N.'' Cardinalis ''N.'' spondeo, voveo ac iuro.|lingua=la|lingua2=it}}
 
Posta la mano sul [[Vangelo]], prosegue:
{{Citazione|Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano.|[[Papa Giovanni Paolo II]], ''[[Universi Dominici Gregis]]'' - III, 53|Sic me Deus adiuvet et haec Sancta Dei Evangelia, quae manu mea tango.|lingua=la|lingua2=it}}
 
Quando tutti i cardinali avranno pronunciato il giuramento, il [[maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie]] pronuncia la formula:
{{Citazione|Fuori tutti.|[[Papa Giovanni Paolo II]], ''[[Universi Dominici Gregis]]'' - III, 52|Extra omnes.|lingua=la|lingua2=it}}
[[File:Chapelle sixtine2.jpg|thumb|Interno della [[Cappella Sistina]]]]
 
Questo ordine impone a tutti gli astanti che non siano lo stesso maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, l'ecclesiastico incaricato di tenere la meditazione e i cardinali elettori, di uscire dalla Cappella Sistina. Usciti gli altri, il maestro chiude la porta di accesso a chiave. L'ecclesiastico conduce la sua meditazione concernente i problemi della Chiesa e le qualità che il nuovo eletto dovrà possedere. Dopo la sua meditazione, l'ecclesiastico lascia la cappella insieme al maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie. Seguono le preghiere, dopo le quali il cardinale decano chiederà se vi sono ancora dubbi relativi alle procedure. Con la chiarificazione degli eventuali dubbi, le operazioni di voto possono cominciare<ref>''Universi Dominici Gregis'' - III, 54</ref>.
I cardinali arrivati dopo l'inizio del conclave sono comunque ammessi. Un cardinale che lascia il conclave potrà essere riammesso solo se si era assentato per malattia e non per qualunque altro motivo.
 
In passato i cardinali elettori potevano essere accompagnati da assistenti ("conclavisti"), ora solo un infermiere può accompagnare un cardinale che per motivi di salute necessiti di assistenza, come confermato dal Collegio dei Cardinali.<ref>''Universi Dominici Gregis'', 42</ref>
 
Per assolvere alle incombenze dell'elezione dovranno essere disponibili il segretario del collegio dei cardinali, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, due cerimonieri, due religiosi addetti alla sacrestia pontificia e un ecclesiastico assistente del decano del collegio dei cardinali, tutti preventivamente approvati dal [[Camerlengo (Chiesa cattolica)|camerlengo di Santa Romana Chiesa]] e dai suoi tre cardinali assistenti ''pro tempore''.<ref>''Universi Dominici Gregis'', 46</ref> Il camerlengo e i tre cardinali assistenti ''pro tempore'' sono obbligati a vigilare che non venga violata la riservatezza, sia prima sia durante sia dopo le operazioni di voto e di spoglio. Per tutta la durata del conclave è imposta la più assoluta segretezza: ai cardinali, ai conclavisti e a tutto il personale presente non è affatto permesso rivelare qualsiasi informazione anche minima in merito all'elezione. Ai cardinali è fatto assoluto divieto di conversare con persone fuori dal conclave o di comunicare per posta, per radio o per telefono. La violazione del segreto da parte del personale ammesso ad assolvere alle incombenze del conclave è un grave reato, punibile con la [[scomunica]] ''[[latae sententiae]]''. Ai cardinali inoltre è fatto ordine, ''graviter onerata ipsorum conscientia'', di conservare questi segreti per sempre, anche dopo l'elezione del pontefice.
 
Prima dell'inizio del [[conclave del 2005]] furono utilizzate le più sofisticate tecnologie per identificare la possibile presenza di dispositivi di sorveglianza o di intercettazione. La ''Universi Dominici Gregis'' vieta espressamente la presenza di [[giornali]], radio e [[televisione]].
 
=== Scrutini ===