Enzo Demattè: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo sezioni predefinite vuote (ref)
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: sintassi dei link e modifiche minori
Riga 23:
Segue gli spostamenti della famiglia tra [[Venezia]], dove Demattè frequenta le scuole elementari, e [[Fortezza (Italia)]], per poi trasferirsi definitivamente a [[Treviso]] nel 1939. Persa la propria abitazione<ref>[http://www.portellosileanatv.it/saggi/mostre/7_aprile/7_aprile_testimoni.htm come riportato da Demattè stesso in questa intervista]</ref> a seguito del [[bombardamento di Treviso]] del [[7 aprile]] [[1944]], i Demattè verranno temporaneamente sfollati a [[San Trovaso]] per poi fare ritorno a Treviso a conclusione della guerra.
 
Dopo il diploma presso il [[Liceo ginnasio statale Antonio Canova]] ottenuto nel 1946, si iscrive alla Facoltà di Lettere Classiche dell' [[Università degli studi di Padova]], dove si laurea nel 1952 discutendo una tesi in [[archeologia cristiana]] con il professor [[Sergio Bettini]].
 
Nel 1953 inizia la sua carriera professionale all'interno del mondo scolastico, prima come insegnante di lettere in vari licei della [[Provincia di Treviso]] , poi come preside di Scuola Media, ispettore tecnico per le lettere presso la sovrintendenza di Venezia (dove svolgerà anche la funzione di coordinatore interregionale triveneto) per concluderla a [[Parigi]], presso l'ambasciata d'Italia, come ispettore generale della scuola italiana in Francia. Nel 1994 viene insignito della [[Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte]] dal [[Presidente della Repubblica]] [[Oscar Luigi Scalfaro]] <ref>{{cita web|titolo= Medaglia d'oro e d'argento a Enzo Demattè|sito= quirinale.it|url=http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/4803}}</ref>
 
All'impegno professionale e all'attività di scrittore, Demattè affianca un costante impegno nella vita sociale di [[Treviso]], in particolare nello scoutismo cattolico. Partecipa attivamente alla rifondazione dell' [[ASCI]] a [[Treviso]], di cui diviene dirigente regionale e nazionale dal 1946 al 1966. Svolge inoltre le funzioni di presidente della sezione trevigiana del [[Movimento Federalista Europeo]] dal 1959 al 1962 e di membro del direttivo [[Unicef]] per il [[Veneto]] dal 1979 al 1984, oltre a quella di presidente triveneto dell' [[IBBY]] dal 1983 al 1987.
 
Dal 1965 al 1970 è consigliere comunale di [[Treviso]] e ricopre il ruolo di [[Assessore]] all'istruzione, cultura e gioventù nella [[Giunta comunale]] guidata da [[Bruno Marton]]. Durante gli anni da assessore dà avvio alla sezione ragazzi della [[Biblioteca comunale di Treviso]], da lui denominata "La Curiosa", che per questo verrà a lui dedicata nel 2016.<ref>{{cita web|titolo=BRaT Enzo Demattè|sito= comune.treviso.it|url=http://www.comune.treviso.it/la-biblioteca-dei-ragazzi-dematte-palazzo-rinaldi/}}</ref>
Riga 84:
* ''Girandole dei camini trevigiani'', Libreria Editrice Canova, 1961; II premio ex-aequo al Concorso dell'associazione trevigiana della stampa, 1954
* ''Fiere e Mercati'', Treviso, Associazione Tarvisium, 1964
*''Trecento lettere di Giovanni Comisso a Maria e Natale Mazzolà, 1924-1968'', Treviso, Editrice Trevigiana, 1972; Menzione speciale dell' [[Accademia dei Lincei]]
* ''Il Montello di Cecco'', dalla rivista "Dove Sile e Cagnan s'accompagna", anno IX, n. 1, Treviso, Grafolito editrice, 1975
* ''Natura e ambiente'', dal volume "Favolosa Marca", Treviso, Edizioni della Galleria, 1975
Riga 102:
*''Otto articoli di divulgazione storico-filologica'', Treviso, "Il Tommaseo", 1971
*''Lorenzo Crico: la pietà economica,'' saggio introduttivo a "I dialoghi rusticali di Lorenzo Crico", Roma, Ed. [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]] e [[Fondazione Giorgio Cini]], 1990
*''Saggio e apparato critico de "Cento e dieci ricordi che formano il buon fattor di villa" di Giacomo Agostinetti'', Venezia, edito da [[Regione Veneto]], [[Fondazione Cini]], [[Neri Pozza]], 1998
 
== Note ==