Nudità: differenze tra le versioni

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La foto di madre e figlio è bella, ma la precedente era più precisa, presentando adulti di entrambi i sessi . Casomai, se si volesse cambiare la foto, ritengo opportuno discuterne, come si è soliti fare.
Storia della nudità: conformi incipit a quello di "storia della nudità" e sposto 'unificandolo' 'punto di vista particolare'
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{{vedi anche|Storia della nudità}}
[[File:Gloeden, Wilhelm von (1856-1931) - n. 43-341.jpg|thumb|left|upright=0.9|Nudo maschile (tre ragazzi napoletani). [[Wilhelm von Gloeden]] (1856-1931)]]
 
Sebbene l'[[antropologia]] scientifica e i [[teologia|teologi]] [[cristianesimo|cristiani]] della [[Bibbia]] diano opinioni conflittuali su tale questione, concordano sul fatto che gli uomini vivevano originariamente senza abiti come situazione naturale. I primi descrivono l'adattamento della pelle animale e della vegetazione per coprire per proteggere chi li indossava dal freddo, il caldo, e/o la pioggia, in particolare quando gli uomini migravano verso nuovi climi. I secondi descrivono i primi uomini [[Adamo]] ed [[Eva]], dopo la loro trasgressione contro le regole di [[Dio]] (il [[peccato originale]]), vergognarsi della loro nudità e farsi mantelli di foglie di [[Ficus carica|fico]].
L'uso di vari tipi e capi d'abbigliamento nella vita quotidiana è un fatto che si verifica comunemente nella maggioranza delle società umane. Non si sa con precisione quando l'essere umano abbia iniziato ad indossare vestiti per coprire la propria nudità; l'antropologia crede che pelli d'animali assieme a foglie e rami intrecciati siano stati adattati in rivestimenti principalmente per proteggersi dal freddo, dal caldo e dalla pioggia, soprattutto a seguito delle migrazioni in regioni dai climi estremi.
 
L'ipotesi alternativa vuole che i vestiti possano essere stati inventati anche per altri scopi, come la magia, la decorazione corporea, gli atti cultuali, o per indicare una condizione di prestigio sociale.
 
In seguito all'introduzione dell'abbigliamento, diverse culture hanno tenuto un'ampia varietà di atteggiamenti sulla nudità.
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In alcune regioni dell'antica [[Grecia]], come [[Creta]] e [[Sparta]], la nudità era più o meno accettata. Nell'[[Antica Grecia]] e nella [[Antica Roma|Roma]] Classica, la pubblica nudità era accettata nel contesto dei [[bagno pubblico|bagni pubblici]] o nell'[[atletica leggera|atletica]]. (La parola [[lingua greca|greca]] [[ginnasio (antica Grecia)|gymnasium]] significa "un luogo per essere nudi".) Gli atleti gareggiavano comunemente nudi, ma molte città-stato non ammettevano partecipanti o spettatori di sesso femminile a questi eventi, con l'eccezione di [[Sparta]]. Tuttavia, era comune per una persona essere punita per essersi spogliata e [[frusta]]ta nella pubblica piazza. Nei resoconti [[Bibbia|biblici]] dell'epoca della [[Impero Romano|Roma Imperiale]], i [[prigioniero|prigionieri]] erano spesso spogliati delle loro vesti, come forma di [[umiliazione]].
 
Per le religioni cui testo di referimento è la [[bibbia]] la nudità era la condizione originaria di [[Adamo]] ed [[Eva]], i quali dopo essersi cibati dall'[[albero della conoscenza del bene e del male]] furono consci della loro nudità e si coprirono con mantelli di foglie di [[Ficus carica|fico]]. La nudità fu praticata da varî culti [[cristiani]] (che furono dalla [[chiesa cattolica]] categorizzati [[eretici]]) come quello delli [[adamiti]] i quali praticavano la nudità al fine di ritrovare l'originaria innocenza di Adamo che, fino a quando non conobbe il peccato, visse completamente nudo. Affermavano che il corpo era l'opera di Dio e che pertanto non doveva essere coperto e la sua nudità non era peccato.</br>
Fino all'inizio dell'[[VIII secolo]], i Cristiani nell'Europa Occidentale erano [[battesimo|battezzati]] nudi. "La scomparsa del battesimo per immersione nell'epoca Carolingia diede alla nudità una connotazione sessuale che era precedentemente assente per i [[cristianesimo|cristiani]]" (Rouche 1987 p 455). Nel contempo divenne comune [[Iconografia della Crocifissione|rappresentare il Cristo sulla Croce]] con indosso una lunga tunica.