Tapping: differenze tra le versioni

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Roy Smeck usò il tapping su un ukulele nel film Club house Party nel 1932. Jimmie Webster la usò negli anni cinquanta e nel 1952 scrisse il metodo 'Touch Method for Electric and Amplified Spanish Guitar'. Webster era uno studente del costruttore di pickup Harry DeArmond, che sviluppò la tecnica del tapping come dimostrazione della sensibilità dei suoi pickup. Ma la tecnica era nota e occasionalmente usata negli anni cinquanta e sessanta da altri chitarristi come Barney Kessel, Merle Travis, Mark Laughin e persino prima da Tal Farlow. Dave Bunker nel 1960 suonò in tapping con la sua particolare chitarra Duo-Lectar nel programma tv "Jubilee U.S.A.". Notevole la tecnica sviluppata, da autodidatta, dall'italiano [[Vittorio Camardese]], che mostra l'uso percussivo di un primigenio tapping su chitarra acustica in un filmato della trasmissione [[Rai]] "chitarra amore mio" del 1965.
 
Acquistò enorme popolarità negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]] con [[Eddie Van Halen|Eddie van Halen]] (il quale codificò la tecnica già sperimentata da Harvey Mandel e [[Steve Hackett]], chitarrista dei [[Genesis]]). Per quanto riguarda la musica rock, probabilmente la prima traccia dove viene utilizzato il tapping risale al 1971 nell'album dei [[Genesis]] ''[[Nursery Cryme]]''. Steve Hackett infatti utilizzò il tapping nei brani ''[[The Return of the Giant Hogweed]]'' e ''[[The Musical Box]]'', ripreso poi dal suo dichiarato estimatore [[Brian May]] nel 1973 nell'[[Queen (Queen)|omonimo album]] dei [[Queen]] con ''Modern Times Rock'n'Roll'' e nell'album ''[[News of the World (Queen)|News of the World]]'' con il brano ''[[It's Late]]''. Negli stessi anni Harvey Mandel sperimentava con la tecnica, come per esempio sull'album Shangrenade del 1973.
 
La prima volta che si vide sulla televisione italiana una tecnica del genere su di una chitarra classica fu sul format del [[1965]] "Chitarra amore mio" presentato da Arnoldo Foà. L'ospite musicista Vittorio Camardese, all'epoca radiologo di Roma con la passione della musica ed autodidatta, presentò due brani: un mambo e lo standard jazz [[All of Me (brano musicale)|All of Me]]. Camardese dimostrò al di là del suo studio da autodidatta una grande padronanza dello strumento nonché una grande musicalità e ritmicità. Il tapping è ormai entrato nel vocabolario musicale di ogni chitarrista, ed è normale incontrare musicisti che facciano uso di più dita per il tapping.
 
La versione più virtuosistica è il tapping a otto dita, che consiste appunto nell'usare tutte e quattro le dita della mano destra, combinandole ovviamente con le quattro della mano sinistra: tra gli utilizzatori più celebri di questa tecnica citiamo [[Buckethead]], [[Jennifer Batten]], [[Chris Broderick]], [[Randy Rhoads]], [[Stanley Jordan]], [[Adam Fulara]], [[Enver Izmailov]], [[Herman Li]], [[Emppu Vuorinen]], [[Warren Cuccurullo]], [[Steve Vai]], [[TJ Helmerich]] e lo stesso [[Eddie Van Halen|Eddie van Halen]]. È possibile usare la tecnica del tapping con un dito della mano destra o più dita. È possibile utilizzare anche il plettro al posto del dito, creando un suono più metallico, secco e veloce. Per rendere lo stile più legato (senza una netta separazione tra una nota e l'altra) si utilizza la tecnica di [[hammer-on]] e [[pull-off]].
 
È inoltre possibile eseguire dei bending sulla nota su cui si effettua il tapping: un chitarrista che usò in modo molto efficace questo particolare espediente è [[Vito Bratta]]. Un esempio di tapping con bending lo si può sentire sull'assolo della canzone ''[[Wait (White Lion)|Wait]]'' del gruppo di Bratta, la hair metal band [[White Lion]]. In realtà ormai non si può parlare di tapping senza riconoscere l'apporto dato da strumenti appositamente dedicati a questa tecnica. Sebbene siano molto meno conosciuti della [[chitarra]] o del [[basso elettrico]], nel [[Chapman Stick]] (che arriva fino a 12 corde nel modello Grand Stick), nella [[Chitarra Warr|Warr Guitar]] (fino a 14 corde), nella [[Mobius Megatar]], nella [[Box Guitar]] e nella [[Solene Guitar]] la tecnica si estende arrivando a coinvolgere tutte e dieci le dita delle mani.