Somnium Scipionis: differenze tra le versioni
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Scipione Emiliano desidera abbandonare la propria vita per raggiungere quella del cielo, ma Lucio Emilio Paolo gli risponde che potrà raggiungerlo solo se il dio a cui appartiene il cielo lo avrà liberato dal carcere del corpo, dal momento che ad ogni uomo è stato dato il compito di custodire la Terra e a tal fine l'anima dai fuochi eterni, che tutte le persone devono mantenere nel carcere del corpo; troviamo qui uno dei concetti centrali dell'opera: «''Iustitiam cole et pietatem''» (“Coltiva la giustizia e la devozione”). Il punto di vista del racconto diventa quello di Scipione che osserva l'universo dalla Via Lattea: stelle che non aveva mai visto prima, la sfera posta più in basso (la luna) e poi la Terra.
Poi Scipione Africano illustra al nipote la meraviglia del sistema planetario, spiegandogli che sono presenti nove sfere tra cui la prima è il sommo dio, che contiene le orbite delle stelle e a cui sottostanno sette sfere che ruotano in direzione opposta: Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio e infine la Luna. La nona sfera che si trova in posizione centrale è la Terra. Scipione Emiliano avverte un suono assai armonioso e ne chiede l'origine. Il nonno gli risponde che è il suono che proviene dal movimento delle orbite stesse e che tali movimenti non potrebbero svolgersi in silenzio. Spiega inoltre che essi sono più acuti o più gravi a seconda della maggiore o minore velocità di movimento: ci sono sette toni diversi di suoni, "numero che è come il vincolo di tutte le cose". Poiché le orecchie degli uomini ascoltano continuamente questo suono sono diventate molto deboli.
== Influenza ==
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