Yakovlev Yak-9: differenze tra le versioni
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|Peso_a_vuoto = 2 750 [[chilogrammo|kg]] (Yak-9T),<br />2 313 kg (Yak-9U)
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo = 3 200 kg (Yak-9T),<br />3 170 kg (Yak-9U)<ref name=
|Capacità_combustibile =
|Capacità =
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<!-- Prestazioni -->
|Velocità_max = tra i 573 [[chilometro orario|km/h]] (Yak-9D) e i 700 km/h (Yak-9U)<ref name=
|VNE =
|V_stallo =
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|Note =
|Ref = ''I dati sono tratti da'' "Encyclopedia of Russian Aircraft"<ref name=
}}
Lo '''Yakovlev Yak-9''' (in {{Russo|Яковлев Як-9}}, [[nome in codice NATO]]: Frank) era un [[aereo da caccia|caccia]] monomotore ad [[Ala (aeronautica)|ala bassa]] progettato dall'[[OKB]] [[A. S. Yakovlev Design Bureau|115]] diretto da [[Aleksandr Sergeevič Jakovlev]]<ref group=N>La denominazione del "costruttore" risulta scritta in modo diverso da quella del "progettista" poiché nel secondo caso la [[traslitterazione]] del cognome è effettuata secondo il sistema della [[Traslitterazione scientifica del cirillico|traslitterazione scientifica]], impiegato come standard convenzionale nelle pagine di Wikipedia in lingua italiana.</ref> e sviluppato in [[Unione Sovietica]] negli [[anni 1940|anni quaranta]].
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Nel frattempo era stata messa in produzione la variante Yak-9D, che andava a colmare la mancanza di un caccia di scorta tra le linee dell'aviazione sovietica. Il suo impiego nelle operazioni risale alla seconda metà del 1943, quando il 18° ed il 20° GvIAP<ref group=N>«Гвардейский Истребительный Авиационный Полк», «Gvardejskij Istrebitel'nyj Aviacionnyj Polk», cioè «Reggimento delle Guardie dell'Aviazione da Caccia»</ref> entrarono in [[Battaglia di Kursk|azione]] nei cieli di Kursk fornendo copertura aerea ai reparti da bombardamento<ref name=GK67>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 67}}.</ref>. Secondo i sovietici, nel periodo compreso tra il 12 ed il 27 luglio i piloti del 18° GvIAP effettuarono 503 sortite ingaggiando 52 combattimenti, conclusi con l'abbattimento di 30 velivoli nemici a fronte di 4 aerei persi<ref name=GK67>{{Cita|Gordon e Khazanov, 2002|p. 67}}.</ref>.
[[File:Flight! Yakovlev Yak-9UM HB-RYA (8355282184).jpg|thumb|Uno Yak-9UM in una foto risalente al 2012.]]
In questo periodo gli Yak-9 furono forniti anche al reparto [[Francia|francese]] [[Normandie-Niémen]] che combatteva sul "fronte occidentale" sovietico<ref group=N>Corrispondente, all'incirca, al settore tra [[Smolensk]] e [[Brjansk]]</ref>; alla fine di agosto il gruppo da caccia della [[France libre]] contava tra il proprio materiale di volo tre Yak-9, sei Yak-9D e undici Yak-9T che progressivamente stavano sostituendo i precedenti Yak-1 e con questi velivoli ottenne una buona parte delle 273<ref name=
Nella tarda primavera del 1944 furono disponibili le varianti "9K", "9M", "9DD" e "9U"; quest'ultima, che vedeva l'impiego del nuovo motore VK-107A, fu particolarmente condizionata dalla scarsa affidabilità del propulsore tanto che alle unità di prima linea fu raccomandato di non spingere il motore a velocità "da combattimento" perché in questo modo si riduceva la sua durata a due o tre voli soltanto. Nonostante ciò il 163° IAP, uno dei primi reparti ad impiegare in combattimento il "9U", nel corso di 398 sortite dichiarò l'abbattimento di 27 [[Focke-Wulf Fw 190|Focke-Wulf Fw 190A]] e un [[Messerschmitt Bf 109|Messerschmitt Bf 109G-2]], a fronte della perdita di due Yak in combattimenti aerei, uno abbattuto dalla [[FlaK]] e quattro per incidenti. Lo Yak-9U contribuì in modo determinante alla conquista della superiorità aerea da parte dei sovietici e i tedeschi impararono presto ad evitare di impegnarsi in combattimento con gli Yak "senza albero dell'antenna"<ref>{{Cita|Leonard, 2005|p. 125}}.</ref>.
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Nel complesso fu calcolato che le unità equipaggiate con gli Yak-9 subirono meno perdite della media. Dei {{formatnum:2550}} aeroplani costruiti fino alla fine del 1943, soltanto 383 furono persi in combattimento<ref name="Bergstrom p.32">{{Cita|Bergstrom, 2008|p. 32}}.</ref>.
Lo Yak-9 fu anche il primo aereo dell'aviazione sovietica a riportare una vittoria contro gli aerei tedeschi a reazione Messerschmitt Me 262: il 22 marzo 1945, L. I. Sivko dell'812° IAP abbatté un Me 262 prima di essere a sua volta abbattuto e ucciso da un altro pilota di Messerschmitt a reazione, probabilmente [[Franz Schall]], uno degli assi tedeschi del ''262''.<ref name=
=== Dopoguerra ===
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* '''Yak-9K'''<ref group=N>«Як-9К». «Крупнокалиберный», traslitterato «Krupnokalibern’īj» cioè «Grosso calibro».</ref>: Caccia monoposto, equipaggiato con un cannone Nudelman-Suranov NS-45, con nastro di 29 proiettili, ed una mitragliatrice Berezin UBS. Ne fu realizzato un lotto di 53<ref name=GG80>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 80}}.</ref> esemplari complessivi, consegnati tra aprile e luglio del 1944. Il cannone NS-45 generava un rinculo superiore del 40% a quello prodotto dall'NS-37 per cui fu dotato di un [[freno di bocca]] che riusciva ad assorbirne la maggior parte, tuttavia la struttura del velivolo era sottoposta a scuotimenti importanti che mettevano a dura prova la struttura dell'aereo, causando anche perdite di liquidi (rafrigeranti e lubrificanti) dalle guarnizioni dei rispettivi impianti. Questi elementi di criticità, uniti all'insufficiente affidabilità del cannone, furono la principale causa della limitata produzione della versione. Esteriormente i velivoli di questa versione erano facilmente riconoscibili per la canna del cannone che sporgeva ben oltre la fine dell'ogiva dell'elica.
[[File:Yakovlev Yak-9U Barbarossa at PCDM 2009 2.JPG|thumb|Lo Yak-9U ''Barbarossa'', in una foto scattata nel 2009.]]
* '''Yak-9U'''<ref group=N>«Як-9У». «Улучшенный», traslitterato «Ulučšenn’īj» cioè «Migliorato».</ref>: Caccia monoposto. La decisione di procedere con un nuovo passo nello sviluppo dello Yak-9 risale agli ultimi mesi del 1943: seguendo le indicazioni fornite dallo [[TsAGI]] in tema di aerodinamica, lo Yak-9M fu modificato in modo consistente: in particolare nelle forme esteriori con l'abbandono del grande radiatore dell'olio disposto centralmente sotto il muso (sostituito da due radiatori circolari disposti sotto l'abitacolo verso i quali l'aria era convogliata tramite due prese d'aria ricavate alla radice del bordo d'entrata delle ali) e nel rivestimento della fusoliera che vide l'impiego di pannelli di compensato in luogo del tessuto impiegato fino ad allora. In questa configurazione lo Yak-9 era pressoché irriconoscibile rispetto allo Yak-3, se non per la maggiore apertura alare e per i pannelli di chiusura dei vani del carrello d'atterraggio. L'armamento previsto constava di un cannone Volkov-Yartsev VYa-23, sparante dal mozzo dell'elica, e due mitragliatrici UBS sincronizzate, nel muso. Testato tra la fine del 1943 e i primi giorni del 1944 il nuovo prototipo mise in luce prestazioni di rilievo ma non fu ammesso alla produzione in serie,
:Il primo tentativo di installare il VK-107 su uno Yak-9 risaliva al mese di febbraio del 1943 ma un guasto al motore causò un incidente di volo<ref name=GG82/> con successivi ritardi al programma; nuovi tentativi furono fatti equipaggiando un limitato numero di Yak-9 (tra cui otto della versione "9D") con il nuovo motore i cui problemi erano ancora lontani dall'essere risolti. I voli di prova ripresero con un nuovo prototipo denominato '''Yak-9U/VK-107A''', che fu portato in volo negli stessi giorni di dicembre del 1943 nei quali volava il "gemello" motorizzato con l'M-105PF2. In questo caso, però, si optò per l'impiego del cannone ShVAK, considerato più affidabile. Le successive prove di accettazione presso le autorità statali fecero registrare prestazioni di assoluto rilievo (l'aereo raggiunse la velocità di {{M|700| |km/h|nl=X}} a {{M|5500| |m|nl=X}} di quota) ma ancora una volta si confermò che i guai al motore non sarebbero stati gestibili presso le officine dei reparti di prima linea.
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* '''Yak-9 ''Corriere'''''<ref group=N>In russo «Курьерский», «Kur’erskij»</ref>: Prototipo, realizzato sulla base dello Yak-9V con l'ala dello Yak-9DD. Destinato a ruoli di collegamento, in particolare per il trasporto di un passeggero a lunga distanza ed in zone pericolosamente vicine alle aree dei combattimenti. L'abitacolo era dotato di sedili confortevoli ed ognuno dei due occupanti aveva a disposizione anche un orinatoio. L'aereo non fu sottoposto nemmeno a prove valutative e non vi sono notizie circa il suo effettivo utilizzo.
[[File:Yakovlev Yak-9 Yakovlev Yak-9P Warsaw May98 3 (16531304973).jpg|thumb|Yak-9P con le insegne dell'[[Siły Powietrzne|aviazione polacca]].]]
* '''Yak-9P/VK-107A''': Caccia monoposto. La denominazione "9P", già utilizzata per un prototipo nel marzo del 1943, fu ripresa nel dopoguerra per identificare una nuova versione dello Yak-9, che sarà anche l'ultima realizzata. Si trattò di un velivolo con struttura interamente metallica richiesta dalle autrità nel giugno del 1946. I primi due prototipi furono portati in volo all'inizio dell'estate; il loro armamento era basato su un cannone centrale (il tipo poteva essere variato con facilità) e due nella parte superiore del muso. Furono realizzati alcuni esemplari in via sperimentale (venti con solo la struttura dell'ala metallica, dieci con l'impiego del duralluminio anche nella parte posteriore della fusoliera). La produzione di serie si orientò sul modello interamente realizzato in metallo e raggiunse i 772 esemplari complessivi, ultimata alla fine di marzo del 1948. Esportati in diversi paesi questi aerei furono gli ultimi Yak-9 a rimanere operativi e furono identificati dal [[nome in codice NATO]] "Frank"<ref>{{Cita|Parsch e Martynov|in "Designations of Soviet and Russian Military Aircraft and Missiles"|NATO}}.</ref> (secondo una fonte "Fang"<ref name=GG84>{{Cita|Gunston e Gordon, 1997|p. 84}}.</ref><ref group=N>Il codice "Fang" risulta essere assegnato al [[Lavochkin La-11]]</ref>). Alcuni esemplari furono acquistati dall'aviazione nordcoreana ed impiegati durante la guerra di Corea<ref name=
== Utilizzatori ==
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