Unity (software): differenze tra le versioni
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Il 5 aprile [[2017]] è stato annunciato da [[Mark Shuttleworth]], che a partire dalla versione di [[Ubuntu]] 18.04, il [[Desktop environment]] predefinito del [[sistema operativo]] di casa [[Canonical Ltd.]] torna ad essere [[GNOME]] e contestualmente, l'abbandono di Unity.<ref>{{Cita web|url=https://insights.ubuntu.com/2017/04/05/growing-ubuntu-for-cloud-and-iot-rather-than-phone-and-convergence/|titolo=Growing Ubuntu for cloud and IoT, rather than phone and convergence|cognome=Shuttleworth|nome=Mark|wkautore=Mark Shuttleworth|sito=Ubuntu Insights|lingua=en|accesso=2017-04-07}}</ref>
Subito dopo l'annuncio dell'abbandono da parte di Canonical , lo sviluppo di unity8 è stato portato avanti inizialmente dal progetto Yunit e, dal febbraio [[2018]], dal progetto UBports.
Lo sviluppo è tutt'ora in corso e nel prossimo futuro, grazie ai progressi di Mir, il cui sviluppo è portato avanti da Canonical e da alcuni sviluppatori del progetto UBports, Unity 8 dovrebbe diventare compatibile con il [[Wayland (protocollo)|protocollo Wayland]].<ref>{{Cita web|url=https://mir-server.io/|titolo=Mir Display Server|lingua=en|accesso=2018-09-03}}</ref>
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== Unity 8 ==
Per raggiungere l'obiettivo della così detta "convergenza" del sistema operativo Ubuntu, cioè la possibilità di poterlo usare su più tipologie di dispositivo oltre al tradizionale [[Computer desktop|desktop]], Canonical ha deciso di avviare il progetto Unity Next, successivamente chiamato Unity 8, per dotare il proprio sistema operativo di un
Unity 8 è stato pertanto sviluppato con l'obiettivo di:
* non richiedere modifiche del codice tra una tipologia di dispositivo e l'altro
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La possibilità di dover sviluppare e manutenere un solo codice per più tipologie di I/O, seppur sul lungo termine avrebbe potuto comportare un'elevata efficienza di sviluppo, nell'immediato ha determinato notevoli ritardi dovuti all'aumento della complessità del codice.
Lo sviluppo, inizialmente concentrato sulla modalità desktop dell'interfaccia, vista l'intenzione di Canonical, nel [[2013]], di rilasciare alcuni dispositivi [[smartphone]] con Ubuntu Touch, diversi anni è stato spostato sulla modalità Touch dell'interfaccia, adatta cioè ai piccoli schermi degli smartphone.
Il rallentamento nello sviluppo della modalità desktop, dove pure è concentrata l'utenza di Ubuntu, e il basso numero di dispositivi smartphone messi in vendita
Tutto questo, unito alla difficoltà di utilizzare in Ubuntu Touch con nuovi e più moderni kernel (a causa delle limitazioni imposte dai driver usati dai dispositivi [[Architettura ARM|ARM]]), ad un generale scarso interesse da parte dei produttori di dispositivi e all'aumentato interesse di Canonical per gli ambiti [[Cloud computing|Cloud]] e [[IoT]], ha causato un sempre minore interesse da parte di Canonical nel progetto, decretandone l'abbandono nell'aprile [[2017]].<ref>{{cita web | url = https://blog.ubuntu.com/2017/04/05/growing-ubuntu-for-cloud-and-iot-rather-than-phone-and-convergencek | titolo = Growing Ubuntu for cloud and IoT, rather than phone and convergence | editore = Ubuntu Blog | autore = Mark Shuttleworth | lingua = en | accesso = 4 settembre 2018}}</ref>
Subito dopo l'annuncio da parte di Canonical si è fatto un [[fork (sviluppo software)|fork]] del codice, rinominato yunit e portato avanti dall'omonima comunità, e successivamente ripreso, con il suo vecchio nome, dal progetto UBports che fino ad allora ne aveva curato lo sviluppo unicamente per gli smartphone.<ref>{{cita web | url = https://news.softpedia.com/news/unity-8-now-has-a-new-home-over-at-ubports-development-will-start-very-soon-514663.shtml | titolo = Unity 8 Now Has a New Home Over at UBports, Development Will Start Very Soon
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