Tre uomini e una gamba: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Morgan Sand (discussione | contributi)
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 50:
 
In occasione di una sosta presso una stazione di servizio, i tre dimenticano Ringhio attaccato al bagagliaio dell'auto provocandone la morte e, di conseguenza, goffamente, cercano di nascondere la notizia al loro suocero. Successivamente la loro vettura viene tamponata da quella di, Chiara, anche lei diretta al Sud per le vacanze; la ragazza cattura immediatamente l'attenzione di Giacomo. I quattro partono, quindi, alla ricerca di un meccanico che possa riparare le loro auto; ne trovano uno che, però, è in pausa pranzo.
{{dx|[[File:Tre uomini e una gamba (1997) - Storti, Baglio, Poretti.JPG|thumb|left|Gino, Dracula e Michele.]]}}
 
Lo rintracciano al cinema, dove durante la proiezione della pellicola, improvvisamente Giacomo si sente male. Ricoverato in ospedale, qui è costretto a passare la notte; rimane con lui Chiara, la quale ha presto legato con i tre amici. Il loro arrivo a Gallipoli viene, quindi, rimandato di un giorno, scatenando l'ira del cavalier Cecconi: la cosa, durante quella stessa notte, porta Aldo e Giovanni a farsi delle domande sui loro sogni e aspirazioni, tarpati da una vita piatta nonché dall'oppressivo suocero.
 
Il giorno dopo i quattro ripartono insieme, ma la loro auto finisce nuovamente in panne; mentre gli altri sono impegnati a cercare di riparare il guasto, Aldo trova per caso un cane randagio e ne fa il "nuovo" Ringhio. Durante una sosta vicino a un lago, mentre i quattro si prendono una pausa facendo un bagno, il cane urina sulla gamba: Giovanni tenta di lavarla nel fiume, ma la fa accidentalmente cadere in acqua.
[[File:Tre uomini e una gamba (1997) - Storti, Baglio, Massironi, Poretti.JPG|thumb|left|Giovanni, Aldo, Chiara e Giacomo.]]
 
La scultura viene recuperata alla foce del fiume da un gruppo di muratori che, ignari del suo reale valore, ne hanno fatto il palo di una porta durante una partita in spiaggia. Aldo, Giovanni, Giacomo e Chiara gli propongono di contendersi l'oggetto in una sfida a calcio, che tuttavia perdono malamente, sicché Chiara convince gli altri a trasformarsi in ladri e trafugare nottetempo l'opera. Anche questo tentativo fallisce e, una volta scoperti, vengono portati in caserma dove solo la pena provata nei loro confronti dalla vittima del furto, in realtà un facoltoso ingegnere, li salva da altre conseguenze, lasciandoli ripartire con il prezioso manufatto.