Diffusione dell'aikido in Italia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
RolloBot (discussione | contributi)
m Bot: Correzione di uno o più errori comuni
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: spazio dopo segni di punteggiatura
Riga 118:
==== Anno 1985: arriva per la prima volta in Italia il maestro Morihiro Saito ====
 
In quest'anno il fondatore della scuola Takemusu Aiki Iwama Ryu, maestro Morihiro Saito, per la prima volta giunge in Italia, a Osimo, in Provincia di Ancona, invitato ed ospitato dal M. [[Paolo Corallini]] (il quale lo inviterà ogni anno fino al 2002, anno della morte del Maestro) per portare ufficialmente e personalmente il suo stile di aikido a dei gruppi di aikidoisti italiani. A partire dalla metà degli anni '80 inizia a diffondersi concretamente anche in Italia lo stile di Aikido Takemusu Aiki Iwama Ryu, principalmente per opera del Maestro [[Paolo Corallini]]. In questi anni il M. [[Paolo Corallini]] ha occasione di conoscere il maestro Morihiro Saito durante il suo primo viaggio in Giappone nel 1984. Subito colpito dallo stile del maestro, il quale era uno dei più assidui allievi del Fondatore (con il quale praticò a lungo durante il periodo che Ueshiba Morihei trascorse nella cittadina di Iwama), Paolo Corallini divenne suo allievo ed iniziò con lui un nuovo cammino lungo la "Via" dell'apprendimento dell'Arte.
Nel 1985 [[Paolo Corallini]], a capo della sua nuova associazione [[Iwama Ryu]] Italy, invita il maestro a tenere un corso in Italia e Morihiro Saito ha così la sua prima occasione per farsi conoscere di persona presso gli aikidoisti italiani, che reitererà una volta all'anno per diverso tempo su costante invito del M. Corallini il quale a sua volta si recava periodicamente ad Iwama per studiare lo stile Takemusu Aiki direttamente alla fonte.