William Adams: differenze tra le versioni

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Nello stesso anno, il 1604, in cui Adams iniziava la costruzione delle navi occidentali per conto di Ieyasu, lo shogun inviò il comandante della ''Liefte'', [[Jacob Quaeckernaeck]], a [[Pattani]] a bordo di una [[nave shuinsen]] per prendere contatto con la Compagnia Olandese delle Indie Orientali, che vi si era stabilita nel 1602 impiantandovi una propria filiale, il tutto al fine di rompere il monopolio portoghese sul Giappone e in questo modo infliggere un duro colpo al proselitismo religioso dei missionari.
 
Limitati nei movimenti dal conflitto in corso coi portoghesi, gli olandesi non furono tuttavia in grado di inviare propri delegati in Giappone fino al 1609, quando una spedizione al comando di [[Jacques Specx]] riuscì a raggiungere [[Hirado]], dove fu fondata una nuova filiale. Grazie all'intercessione di Adams, che agì come mediatore per conto dei nuovi arrivati, gli olandesi otteneroottennero di poter effettuare compravendite in tutto il territorio giapponese, con la libertà di poter adattare i prezzi di vendita e acquisto alle necessità dettate dal mercato (tutto l'opposto quindi dei portoghesi, che erano limitati nei loro traffici alla sola Nagasaki e potevano commerciare solo ai prezzi e alle condizioni stabilite dai giapponesi)<ref name="ltrBantam">William Adams' lettera a Bantam, 1612</ref>.
 
Tali concessioni, anche se territorialmente ristrette alla sola isola di [[Dejima]] con la chiusura dei confini a seguito del [[sakoku]], sarebbero state tuttavia il lasciapassare olandese per il Giappone fino alla [[Restaurazione Meiji]].