Lingua punica: differenze tra le versioni
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→Descrizione: aggiunta citazione dal monologo in lingua punica del Poenulus, e opera di riferimento. Correzioni minori. |
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Il punico è conosciuto attraverso le poche iscrizioni rimaste. La commedia [[Poenulus]] di [[Plauto]] contiene un monologo e frasi in lingua punica che sono state oggetto di ricerche, in particolare per ricostruire le vocali poiché, essendo l'alfabeto fenicio puramente consonantico, esse non venivano trascritte.<ref>{{Cita libro |titolo= Les passasse punique en transcription latine fans le Poenulus de Plaute |cognome= Sznycer |nome= Maurice |anno= 1967 |editore= Librarie C. Klincksieck |città= Paris }}</ref>.
{{Citazione|Invoco gli dei e le dee di questo luogo; li supplico che la mia opera finisca bene qui e che essi benedicano la mia venuta affinché io possa riavere qui le mie figlie e insieme anche il figlio di mio fratello, con la protezione degli dei e per la loro giustizia. Qui visse da mio ospite Antamenide, un uomo che dicono fece tutto quel che chi è nato è costretto a fare. Dicono che suo figlio, Agorastocle, viva qui; a lui porto questo dono di ospitalità. Hanno indicato che la sua dimora è da queste parti. Chiederò a quelli che escono da qui|Annone, atto V, scena I, vv.930-939|Yth alonim ualonuth carothi sy macom syth / chy mlachthi in ythmum ysthalym ychy ibarchu misehi / li pho caneth yth bynuthi iad aedin byn ui / bymarob syllohom alonim ubymysyrthohom / byth limmoth ynnocho thuulech antidatamas chon / ys sy dobrim chi phel yth chyl ys chon chen liphul / yth binim ys dubyrth ynnocho thnu agorastocles / yth emanethi hy chirs aelichot syth nasot / bynny id li chy ily gubulim lasibitthim / bodi all thera ynnynnu yslim min cho th iusim<ref>{{cita articolo| autore1=Giovanni Garbini | titolo="Il punico del Poenulus" in: BYRSA. ''Arte, cultura e archeologia del Mediterraneo
[[Agostino d'Ippona]] è generalmente ritenuto l'ultimo maggiore scrittore antico ad avere alcune conoscenze del punico ed è considerato "la principale fonte della sopravvivenza del (tardo) punico".<ref>{{Cita libro |titolo= Late Punic Epigraphy |autore= Jongeling. Karel; & Kerr, Robert M. |anno= 2005 |editore= Mohr Siebeck |pagine= 4 |isbn= 3-16-148728-1 }}</ref> Circa nel [[401]], egli scrisse:
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