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Ha lavorato per diversi anni come reporter per la televione di stato svedese [[SVT (azienda)|Sveriges Television (SVT)]] e come ''giornalista'' investigativa per il programma televisivo ''Uppdrag Granskning''. Come editorialista e critica letteraria collabora, tra gli altri, al quotidiano svedese ''Dagens Nyhete''r e al settimanale danese ''Weekend Avisen''<ref name=":0" />.
Il suo primo libro, ''Smärtpunkten - Lars Norén, pjäsen Sju tre och morden i Malexander'' (
Nel 2009 quest'opera ricevette la nomina per il Augustpriset.<ref>{{cite web|url=http://www.expressen.se/kultur/bocker/elisabeth-asbrink--smartpunkten/|title=Elisabeth Åsbrink / Smärtpunkten|work=Expressen|accessdate=30 May 2015}}</ref>
Nel 2010 ha ricevuto la borsa di studio Jarl Alfredius
=== ''Och i Wienerwald står träden'' ===
Nell'agosto 2011 Elisabeth Åsbrink pubblica il libro ''Och i Wienerwald står träden kvar'' (lett.: ''E a Wienerwald gli alberi rimangono in piedi)'', basato su oltre 500 lettere scritte dai genitori del tredicenne ebreo austriaco Otto Ullmann (1925-2005), che nel 1939 riuscì a riparare in Svezia, salvandosi dalla persecuzione nazista.<ref name="dn.se">{{cite web|url=http://www.dn.se/dnbok/bokrecensioner/elisabeth-asbrink-och-i-wienerwald-star-traden-kvar/|title=Elisabeth Åsbrink: "Och i Wienerwald står träden kvar"|work=DN.SE|accessdate=30 May 2015|deadurl=yes|archiveurl=https://web.archive.org/web/20150924051608/http://www.dn.se/dnbok/bokrecensioner/elisabeth-asbrink-och-i-wienerwald-star-traden-kvar/|archivedate=24 September 2015|df=}}</ref> In Svezia Otto trovò lavoro come bracciante presso l'azienda agricola della famiglia Kamprad ad Agunnaryd, nella provincia di [[Småland]], e divenne amico intimo di Ingvar, figlio del proprietario e attivista fascista. Il libro racconta di questa strana amicizia fra un rifugiato ebreo e un membro del partito nazista svedese, ma anche descrive l'antisemitismo diffuso nella società svedese del tempo e il dramma delle famiglie distrutte dalla guerra e dalla politica di asilo.<ref name=":0" />
Le lettere pubblicate, le ultime delle quali spedite dal campo di concentramento di [[Theresienstadt|Terezin]], dove i genitori di Otto morirono nel 1944, vennero messe a disposizione di Åsbrink, di origine ebraica, da una figlia di Ullmann dopo la sua scomparsa. Il libro ricevette molta attenzione da parte del pubblico perchè portò alla luce, attraverso fonti inedite, i trascorsi nazisti di [[Ingvar Kamprad|Invar Kamprad]], futuro fondatore dell'[[IKEA|Ikea]], a quel tempo attivista hitleriano e grande sostenitore del politico di estrema destra [[Per Engdahl]], capo negli anni Trenta e Quaranta del partito fascista svedese ''Sveriges Fascistiska Kamporganisation'', SFKO. Le rivelazioni verranno poi confermate da un'intervista a Kamprad condotta dalla stessa autrice e pubblicata nel libro, nella quale il proprietario del colosso svedese dichiarerà la sua imperitura fedeltà a Engdahl.<ref>{{Cita web|url=http://www.arcanestorie.it/2018/04/05/elisabeth-asbrink/|titolo=Elisabeth Åsbrink: “Se cancelli il passato, il presente diventa illeggibile”|autore=Alessandro Mezzena Lona|sito=ArcaneStorie|accesso=22 febbraio 2019}}</ref>
Nel 2013 il libro è stato insignito dell'Augustpriset, del "Dansk-svensk kulturfonds kulturpris", e nel 2014, del Premio polacco Ryszard-Kapuściński per il miglior rapporto letterario.
Nel 2012 Elisabeth ha debuttato come drammaturga con lo spettacolo "RÄLS", basato su protocolli autentici di una riunione convocata da Hermann Göring nel 1938, e interviste a bambini rifugiati della Germania nazista . Ha scritto successivamente le commedie ''Pojken och Det Sjungande Trädet'' e ''Dr Alzheimer'' . Il 13 luglio 2010 Åsbrink è stata ospite del programma radiofonico Sommar i P1 sulla radio pubblica svedese, Sveriges Radio . <ref>{{cite web|url=http://sverigesradio.se/sida/avsnitt/104757?programid=2071|title=Elisabeth Åsbrink|author=Sveriges Radio|publisher=|accessdate=30 May 2015}}</ref>
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