Discussione:Iefte: differenze tra le versioni
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::Non ho alcuna difficoltà a pensare che Jefte, se mai è esistito, abbia consacrato sua figlia senza ucciderla e che in ogni caso il testo dell'agiografo consenta questa interpretazione con pari o maggiore dignità dell'altra. Il problema è chiedersi quale sia il significato religioso del brano. A volte mi sembra che i fondamentalisti si disinteressino del significato della Bibbia altrettanto quanto gli atei. Devono solo dimostrare che i fatti sono storicamente esatti (oppure per un ateo che sono incongruenti), come se la bibbia fosse una cronaca di tipo babilonese, ma scritta da Dio in persona (oppure no). Quale messaggio religioso volesse trasmettere l'agiografo (e per un credente quale sia la "parola di Dio") non frega nulla a entrambi. --[[Utente:Pinea|Pinea]] ([[Discussioni utente:Pinea|msg]]) 23:59, 25 feb 2019 (CET)
Incidentalmente non ho capito bene dove stia, secondo {{ping|Enricowk}} e le sue fonti, l'anacronismo dei Filistei di cui non si parla più in questo brano ma ampiamente nella successiva vicenda di Sansone. --[[Utente:Pinea|Pinea]] ([[Discussioni utente:Pinea|msg]]) 00:16, 26 feb 2019 (CET)
:::Certo che la Bibbia non scrive mai nulla mai per caso, e il fatto che riporti che Iefte fu figlio di una prostituta dimostra che le Scritture non tendono a nascondere nulla, "leggerci" o "dedurre" che per questa "parentela", Iefte fosse anche "uno sbandato" significa andare ''oltre'' a ciò che è scritto, visto che tutto il messaggio biblico dimostra chiaramente che l'attitudine sbagliata dei genitori non impedisce ai propri figli di agire in modo diverso (Abele fu ben diverso da Caino nonostante ambedue erano figli di due genitori che non usarono certo un buon giudizio), e conosci senza dubbio diversi altri esempi biblici di persone che mostrarono una attitudine diversa nonostante fossero figli dello stesso padre e madre (pensa p.e. a Giuseppe e ai suoi fratelli).
:::Il messaggio dell'azione di Jefte penso sia fin troppo chiaro e semplice, e molti (non certo solo i tdG, lo vedrai dalle fonti di diversi commentatori) pensano chiaramente che sia un esempio di fede incondizionata verso il suo Dio, cosa ribadita da Paolo in Ebrei 11:32 (spero che non sfugga a nessuno, proprio perchè la Bibbia non scrive nulla per caso, che Paolo sta facendo un elenco di persone la cui "categoria" è chiaramente descritta in Ebrei 11:1: "La fede è la certezza che quello che si spera si realizzerà, la chiara dimostrazione di realtà che non si vedono", e dopo questa dichiarazione, Paolo inizia con un lungo elenco di personaggi che riportano anche a Jefte).
::: Certo che Paolo non parla del voto di Iefte e non dice assolutamente nulla su quel voto, ma pensare che non conoscesse il capitolo 11 di Giudici (''il solo capitolo'' che parla di quel giudice nella Bibbia) mi sembra cosa assai azzardata. I commentatori infatti non evidenziano che Paolo giudica il voto di Iefte, bensi che sembra strano che Iefte venga indicato da Paolo come esempio di fede incondizionata in Dio, se fece poi un atto abbominevole come bruciare sua figlia in olocausto mettendosi proprio contro Dio che aborriva la pratica di quei popoli che praticavano sacrifici umani, e cosa assai più strana, proprio i popoli su cui Iefte espresse il giudizio di Dio.
::: Su Bullinger, a parte che non è certo vitale, tenere quella fonte, ti faccio solo notare che è sbagliato asserire che sono solo i tdG a "citare" Bullinger (e non accenno nemmeno perché a mio avviso e ad avviso di altri studiosi quella fonte è pertinente, perderemmo il filo del discorso in una bella OT). A parte il largo uso che ne fa il mondo protestante, non mi sembra che (www.cattoliciromani.com/20-sacra-scrittura/58474-la-figlia-di-iefte qualche "cattolico romano" disgegni la fonte :) :)), anzi la usa addirittura per rafforzare la tesi di G.Granelli e T.Bettinelli nell' L'istoria santa dell'Antico Testamento :) :)--[[Utente:Fcarbonara|Fcarbonara]] ([[Discussioni utente:Fcarbonara|msg]]) 09:54, 26 feb 2019 (CET)
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