Cominform: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== La riunione costitutiva ===
Tra il 1919 e il 1943 il movimento comunista internazionale era organizzato a livello mondiale nell'[[Internazionale Comunista]], anche noto come Comintern e sciolto su iniziativa di Stalin nel pieno della [[seconda guerra mondiale]] al fine di lanciare un segnale di moderazione agli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] occidentali impegnati a fianco dell'URRSURSS.<ref>{{cita|Claudín|pp. 22–26}}.</ref><ref>{{cita|Boffa 1990³|p. 179}}.</ref><ref>{{cita|Piccardo|pp. 90–94}}.</ref> L'esigenza di riunire i partiti comunisti tornò però all'ordine del giorno con l'avvio della guerra fredda e il consolidarsi dell'influenza degli [[Stati Uniti]] sui Paesi capitalisti europei.<ref>{{cita|Marcou|p. 13}}.</ref>
 
[[File:Andrei Zhdanov cutout.png|thumb|left|[[Andrej Aleksandrovič Ždanov]] (qui in un'immagine del 1939) fu il principale relatore all'assemblea fondativa del CominternCominform]]
Il Cominform fu fondato nel corso di una riunione tenuta dal 22 al 27 settembre 1947 a [[Szklarska Poręba]] in [[Polonia]], cui presero parte i delegati di nove partiti comunisti: [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|sovietico]], [[Lega dei Comunisti di Jugoslavia|jugoslavo]], [[Partito Comunista Bulgaro|bulgaro]], [[Partito Comunista Rumeno|rumeno]], [[Partito Comunista Ungherese|ungherese]], [[Partito Operaio Unificato Polacco|polacco]], [[Partito Comunista di Cecoslovacchia|cecoslovacco]], [[Partito Comunista Francese|francese]] e [[Partito Comunista Italiano|italiano]]. A differenza del Comintern, il ComiformCominform si caratterizzava come un organismo europeo che riuniva i partiti al potere nei Paesi dell'est, rispetto ai quali si configurava come organo di coordinamento che tracciasse la linea politica e ideologica da seguire e i due principali partiti comunisti dell'Europa capitalista, utili a contrastare il [[Piano Marshall]] avviato nei Paesi occidentali e coloro che lo sostenevano, cioè i partiti [[Socialdemocrazia|socialdemocratici]].<ref>{{cita|Marcou|pp. 52–55}}.</ref> Gli obiettivi di rinsaldare il controllo di Mosca sui partiti marxisti, consolidare il campo comunista dell'Europa orientale e indirizzare l'azione del Partito Comunista Francese e del Partito Comunista Italiano contro il Piano Marshall evidenziavano un'altra differenza tra Comintern e Cominform, configurando quest'ultimo come un'organizzazione con «una valenza fortemente difensiva».<ref>{{cita|Piccardo|pp. 143–144}}.</ref>
 
Tra i principali partiti assenti vi fu quello [[Partito Comunista di Grecia|greco]], impegnato all'epoca in una guerra civile rispetto alla quale Stalin non intendeva evidenziare ingerenze, a salvaguardia dell'intesa con gli antichi alleati della seconda guerra mondiale. Analoga motivazione giustifica la non presenza, nemmeno come osservatore, di un partito non europeo, eppure di grande rilevanza nel movimento mondiale, come quello [[Partito Comunista Cinese|cinese]]. Del Cominform non fecero parte inoltre il [[Partito di Unità Socialista di Germania|Partito di Unità Socialista tedesco]], mostrando la volontà dell'Unione Sovietica di non associare la Germania a nessuna attività del comunismo mondiale, oltre che il [[Partito del Lavoro d'Albania]], all'epoca sotto la tutela [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|jugoslava]] e il cui destino non era ancora stato ben delineato.<ref>{{cita|Marcou|pp. 56–58}}.</ref>