Cabaret des Quat'z'Arts: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: sintassi delle note e modifiche minori
Riga 8:
[[File:Cabaret des Quat'z-Arts vue intérieure 1910.jpg|thumb|upright=1.4|Cabaret des Quat'z'Arts, sala interna]]
Il [[cabaret]] consisteva di un café, un piccolo ristorante e una sala di spettacolo con circa 150 posti. Decorato in [[stile gotico]] (mezzo gotico, mezzo rinascimento) da [[Henri Pille]]. All'inizio ci furono esibizioni di [[chansonnier]], vi recitano [[Marcel Legay]], [[Gaston Couté]], [[Eugéne Lemercier]], [[Gaston Sécot]], [[Yon Lug]], [[Xavier Privas]] e [[Jean Rictus]]. La domenica pomeriggio vi si tenevano conferenze sulle canzoni tenute dai deputati [[Clovix Hugues]] e [[Maurice Boukay]]<ref>{{Cita libro|cognome=Sanborn|nome=Alvan|titolo=Paris and the Social Revolution|url=http://www.gutenberg.org/files/40865/40865-h/40865-h.htm|data=18 febbraio 1999|editore=Small Maynard & Company Boston|p=56}}</ref>. In seguito si ebbe una [[Teatro di rivista|rivista]] di ''cabaret artistico'' interpretata da [[chansonnier]]<ref>{{Cita libro|cognome=Whiting|nome=Steven Moore|titolo=Satie the Bohemian: From Cabaret to Concert Hall|url=http://books.google.com/books?id=SD2RZ3taYQUC&pg=PA54|data=18 febbraio 1999|editore=Clarendon Press|p=289}}</ref>. Spettacoli teatrali erano offerti dalla troupe del cabaret, con [[marionette]], spettacoli satirici e [[ombre cinesi]]<ref>{{Cita libro|cognome=Whiting|nome=Steven Moore|titolo=Satie the Bohemian: From Cabaret to Concert Hall|url=http://books.google.com/books?id=SD2RZ3taYQUC&pg=PA56|data=18 febbraio 1999|editore=Clarendon Press|p=56}}</ref>. Luoghi simili erano [[La Lune Rousse]] e [[Les Pantins]].<ref>{{Cita libro|cognome=Appignanesi|nome=Lisa|titolo=The Cabaret|url=http://books.google.com/books?id=3EDwiEtY6-AC&pg=PA22|anno=2004|editore=Yale University Press|p=22}}</ref>.
La sala ''salle de café'' era ricoperta di pannelli, bronzi e statuette<ref>[http://www. name="nyu.edu/greyart/exhibits/counter/html/body_quatz.html Le Quat'z'Arts Cabaret New York University] retrieved 2 settembre" 2013</ref>. Tra il [[1894]] e il [[1905]] <ref name="books.google.com">{{Cita libro|cognome1=Bru|nome1=Sascha|cognome2=Thacker|nome2=Andrew|titolo=The Oxford Critical and Cultural History of Modernist Magazines: Europe 1880 - 1940|url=http://books.google.com/books?id=bvsfioiQ8k8C&pg=PA58|accesso=15 ottobre 2013|editore=Oxford University Press|p=58}}</ref> un gruppo di [[artista|artisti]] e [[poeta|poeti]] esposero<ref>{{Cita libro|cognome1=Dalbello|nome1=Marija|cognome2=Shaw|nome2=Mary Lewis|titolo=Visible Writings: Cultures, Forms, Readings|url=http://books.google.com/books?id=KdCC-DK_YN4C&pg=PA214|anno=2011|editore=Rutgers University Press|isbn=978-0-8135-4882-1}}</ref> in questa sala disegni e poesie che confluirono in un'opera collettiva ''Le Mur'' (il Muro) composta di 1500 lavori.<ref>{{Cita web|titolo=Le Mur at the Cabaret des Quat’z’Arts|url=http://www.zimmerlimuseum.rutgers.edu/european-galleries/le-mur-cabaret-des-quat%E2%80%99z%E2%80%99arts#.UiTZdryE6lw|opera=Jane Voorhees Zimmerli Art Museum|editore=[[Rutgers University]]|accesso=2 settembre 2013}}</ref> Questi lavori erano considerati da vedere e non da leggere (''le voir et non le lire'')<ref>{{Cita libro|cognome1=Dalbello|nome1=Marija|cognome2=Shaw|nome2=Mary Lewis|titolo=Visible Writings: Cultures, Forms, Readings|url=http://books.google.com/books?id=KdCC-DK_YN4C&pg=PA214|anno=2011|editore=Rutgers University Press|p=214}}</ref>.
Dopo la morte di [[Trombert]] nel 1908, [[Martial Boyer]] prese il suo posto come direttore, in seguito [[Gabriel Montoya]] e [[Vincent Hyspa]].
 
== La rivista Les Quat'z'Arts ==
''Les Quat'z'Arts'', la [[rivista]] officiale del [[cabaret]] fu fondata nel [[1897]] <ref name="ReferenceA">{{Cita libro|cognome1=Bru|nome1=Sascha|cognome2=Thacker|nome2=Andrew|titolo=The Oxford Critical and Cultural History of Modernist Magazines: Europe 1880 - 1940|url=http://books.google.com/books?id=bvsfioiQ8k8C&pg=PA56|accesso=15 ottobre 2013|editore=Oxford University Press|p=56}}</ref> ed era una raccolta di [[aneddoto|aneddoti]], [[cronaca (giornalismo)|cronache]], giochi, [[parodia|parodie]] e commentari satirici su fatti politici. Iniziò con otto pagine settimanali ed era venduta nel cabaret. Sulla copertina del primo numero c'era un'illustrazione di [[Adolphe Willette]] con le quattro [[muse (mitologia)|muse]] che voltano la schiena ai luoghi celebri dell'epoca e attraversano la [[Senna]] per raggiungere la [[poesia]] a [[Montmartre]] <ref name="ReferenceB">{{Cita libro|cognome1=Bru|nome1=Sascha|cognome2=Thacker|nome2=Andrew|titolo=The Oxford Critical and Cultural History of Modernist Magazines: Europe 1880 - 1940|url=http://books.google.com/books?id=bvsfioiQ8k8C&pg=PA57|accesso=15 ottobre 2013|editore=Oxford University Press|p=57}}</ref>. L'illustrazione era spiegata nel [[manifesto (programma)|manifesto]] che spiegava l'effimero programma della rivista, ''Palabre'' di [[Émile Goudeau]], pubblicato sotto l'illustrazione, in cui dichiarava 'tutti i programmi sono illusori, inclusi quelli degli artisti di Montmartre' e finiva con 'mort aux cuistres'<ref name="ReferenceB"/>. Collaborarono alla rivista [[Numa Blès]], [[Hugues Delorme]], [[René Dubreuil]], [[Yon Lug]], [[Charles Quinel]], [[Gaston Sécot]] e [[Edmond Teulet]]<ref name="books.google.com"/>. Dal febbraio [[1898]] il numero delle pagine fu ridotto a quattro pagine e tre mesi dopo, nel maggio [[1898]], senza alcuna spiegazione, sospese le pubblicazioni. Una trentina di numeri uscirono in seguito sporadicamente dal [[1900]] al [[1908]]<ref name="ReferenceA"/>.
 
== Note ==