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=== Gli anni settanta ===
Il Festival di Berlino entrò negli anni settanta nel modo peggiore. Il 30 giugno 1970 fu proiettato il film O.k. di Michael Verhoeven e il giorno dopo la giuria lo "annullò" perché contrario alle linee guida secondo cui i film partecipanti dovevano «contribuire alla comprensione e all'amicizia tra i popoli». La notizia si diffuse a macchia d'olio e dopo molte riunioni, conferenze stampa e manifestazioni di protesta di giornalisti e addetti ai lavori, la giuria annunciò le dimissioni. Il senatore Werner Stein comunicò la fine del concorso e nessun premio venne assegnato.(1970)
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L'anno successivo il festival cercò di rinnovarsi inaugurando il Forum internazionale del giovane cinema diretto dal critico [[Ulrich Gregor]]. Le proiezioni si tennero soprattutto nei cinema Arsenal e Atelier am Zoo e il programma di questi anni si concentrò su film e documentari socialmente e politicamente impegnati, opere sperimentali o provenienti dai Paesi in via di sviluppo, oltre che sui registi del [[Nuovo cinema tedesco]].
L'edizione del 1964 rappresentò un primo passo verso il rinnovamento con la "Settimana della critica", contro-manifestazione che alcuni anni dopo avrebbe dato origine al Forum internazionale del giovane cinema, e nel 1965 la struttura organizzativa venne profondamente riformata. Il programma fu completato da una sezione dedicata a film considerati controversi (Informationsschau) e una con quelli selezionati da delegati e produttori dei Paesi partecipanti (Repräsentationsschau). I critici ebbero una maggiore presenza nella giuria e nella commissione di selezione, finora composta soprattutto da rappresentanti delle autorità o portavoce di gruppi di interesse.
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