Ecceità: differenze tra le versioni

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Nel dibattito sul [[principio di individuazione]] si contrastavano due tesi per cui l'ente singolo si determinava in base alla materia o in base alla forma.
 
Questa oscillazione tra materia e forma nella formazione dell'ente si interruppe con [[Duns Scoto]] che ipotizzo una "realtà ultima dell'ente", che poi chiamò ''haecceitas'' ([[ecceità]]) - che di per sé non è né forma né materia ma semmai una caratteristica particolare di ambedue - corrispondente al momento della realizzazione della reale individuazione.
 
Duns Scoto ritiene infatti che l'individuazione non dipenda né dalla materia, che è di per sé indistinta, quindi incapace di produrre distinzione e diversità né dalla forma, che come sostanza è prima di ogni individualità, ma che vi sia un procedimento che porta alla strutturazione di «''ultima realtà dell'ente''» operata dalla materia che agendo sulla natura comune arriva a determinarla come individualità realizzata attraverso sull'insieme di materia e forma così che l'individualità rappresenta il punto finale, l'attualità piena e compiuta della sostanza di modo che l'individuo sia haec res (haecceitas). Da qui ogni singolo individuo è un essere creato unico e irripetibile.