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Nel corso del [[Medioevo]], ed in particolar modo nel [[XII secolo]] la Chiesa raggiunse una grande egemonia intellettuale, spirituale e culturale del mondo occidentale, grazie al lavoro di riscoperta della cultura classica del mondo antico, greco-romano. Determinante fu in questo senso l'opera dei [[monastero|monasteri]] e dei [[amanuense|monaci amanuensi]] ma soprattutto anche il contatto tra l'Europa ed il [[mondo arabo]]. Diversi appartenenti al clero cominciarono a tenere ''lectiones magistrales'' in cui si discuteva prevalentemente di filosofia [[Aristotele|aristotelica]], la parte più sistematizzata del sapere dell'antichità. Questo fenomeno si diffuse rapidamente in [[Europa]], acquistando ben presto il carattere di vere e proprie riunioni assembleari, tanto frequentate che richiesero ben presto un'organizzazione più razionale. Esse vennero perciò regolamentate e protette da bolle imperiali e papali. Lo stato giuridico di ''[[Clerici vagantes|Clericus vagans]]'' ei suoi statuti interni assicuravano ampia libertà di movimento a docenti e studenti dell'Europa medioevale, unitamente all'immunità e indipendenza dai poteri locali.
[[File:The Archiginnasio, Bologna, Italy, the wing with the Anatomical theatre.JPG|thumb|Università di Bologna, considerata la
A [[Bologna]], dall'istituzionalizzazione di uno di questi primi nuclei, nasce l'[[Università di Bologna]], conosciuta oggi come [[Università di Bologna|Alma mater studiorum]].<ref>Tale denominazione è stata sostituita a quella ufficiale data dal Ministero, [http://www.fundacioncarolina.mx/ "Università] degli studi di Bologna", con decreto rettorale del 2000, e recentemente "Alma mater studiorum - Università di Bologna" tornando al nome tradizionale</ref>. Non è nota una data certa di fondazione e il [[1088]] è stato scelto convenzionalmente nell'[[XIX secolo|Ottocento]] da un comitato di storici guidato da [[Giosuè Carducci]] per festeggiarne l'ottocentesimo anniversario. Una data certa è il [[1158]], quando [[Federico Barbarossa]] promulga la ''[[Costituzione imperiale|constitutio]]'' ''"[[Authentica Habita]]"'', a séguito della quale l'università diventa un luogo in cui la ricerca si sviluppa in modo indipendente da ogni altro potere. La presenza di numerosi studenti stranieri a Bologna (tuttora i fuori sede costituiscono la maggioranza della popolazione studentesca) conduce alla creazione di associazioni, chiamate appunto "universitates", costituite dagli studenti a tutela dei propri diritti. Sorgono così prima due ''universitates'', quella dei ''citramontani'' (o italiani) e quella degli ''ultramontani''. Con l'aumento degli studenti si produce una suddivisione prima in "[[nationes]]" (romani, campani, toscani e lombardi), poi in "subnationes". Queste ultime ammontavano a ben 17 nel [[XII secolo]] per gli italiani a 14 per gli ultramontani.
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