Olindo Guerrini: differenze tra le versioni
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Inoltre, la sua opera ebbe vasta risonanza ai suoi tempi per gli atteggiamenti [[Anticlericalismo|anticlericali]] e socialisteggianti e per la polemica contro [[Romanticismo|romantici]] e [[Idealismo|idealisti]]. Di seguito si fornisce l'elenco delle sue opere letterarie:
Si tratta di una raccolta di poesie pubblicate nel [[1877]] fingendo si trattasse dei versi di un cugino, Lorenzo Stecchetti, morto per tisi. Il volumetto procurò all'autore una grande notorietà. Basti pensare che il libro, alla sua uscita, ebbe un successo di vendite maggiore delle ''Odi barbare'' di Carducci e che, nel corso della vita dell'autore, ne uscirono ben 32 edizioni. Contiene anche la celebre ''Il canto dell'odio'', in cui è evidente l'ispirazione dal [[romanticismo]] e dal [[maledettismo]] di [[Charles Baudelaire]] ed [[E.T.A. Hoffmann]], e l'accostarsi alla poetica della [[scapigliatura]], con il suo gusto dell'orrido, del [[macabro]] e dell'eccessivo.
Sono due volumetti usciti nel [[1878]] pubblicati ancora sotto lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti in cui l'autore polemizzava con i critici idealisti (fra cui [[Giovanni Rizzi]] e [[Luigi Alberti]]); ottennero un certo successo.
È un volume pubblicato sulla vita e le opere del bolognese [[Giulio Cesare Croce]] (l'autore del ''[[Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (Croce)|Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno]]''), opera erudita, scritta nel 1878 per procurarsi un titolo per l'impiego nelle biblioteche governative; rappresenta il primo studio serio sull'autore cinquecentesco.
Si tratta di un poema burlesco e parodistico scritto nel [[1882]] in collaborazione con [[Corrado Ricci]] e in polemica con [[Mario Rapisardi]], il quale non gradì l'ironia e rispose duramente con una delle sue ''Frecciate''<ref>A UN RIMATORE SOZZO CHE RIPETEA LA FRASE D'UN MIO NEMICO, XII</ref>.
Pubblicato nel [[1884]] è un saggio che rappresenta la prima rigorosa indagine sulla [[cucina italiana]] del [[Medioevo]].
È una raccolta di poesie pubblicata nel [[1897]] con lo pseudonimo di "Argìa Sbolenfi"; la vena di Guerrini si riduce a licenziosità triviali e dove ricompare la denuncia violenta dell'ipocrisia e del conformismo morale, religioso e sociale<ref>{{cita web|url=http://www.gutenberg.org/etext/17847|editore=gutenberg.org|accesso=26 maggio 2010|titolo=Testo delle Rime di Argia Sbolenfi|lingua=en|data=24 febbraio 2006}}</ref>. Le Rime, tuttora ristampate da Zanichelli, contengono una sezione di brevissime ''Favolette Morali'', in cui Stecchetti mostra una sua vena paradossale e [[nonsenso|non sense]] ''ante litteram''.
Iniziate sul giornale "Il Pugno di Ferro" nel [[1903]] e pubblicate in volume nel [[1908]], è un'opera nella quale dimostrando abilità di verseggiatore e una piacevole vena di rimatore, si dedicò alla [[lingua veneta]], facendo parlare [[papa Pio X]].
Pubblicati nel ([[1901]]), sono scritti di argomento ciclistico che dimostrano la sua passione per la bicicletta (fu capoconsole del [[Touring Club Italiano]]).
Usciti in prima edizione nel ([[1908]]) sono un libro di ricordi, in cui vengono antologizzate alcune pagine già apparse in ''Brandelli''.
Opera comparsa postuma nel [[1918]] dove viene illustrata una cucina “povera”, allusiva della penuria alimentare cui era condannato il Guerrini stesso dal magro stipendio di bibliotecario presso l'Università e dalla precaria vita di scrittore.
Uscirono postumi nel [[1920]] pubblicati dal figlio Guido. È un'opera nella quale usò il [[dialetto romagnolo]] raggiungendo una notevole efficacia nel descrivere la psicologia dei suoi conterranei. Uno dei sonetti più famosi s'intitola ''La Zabariona''<ref>L'ostessa protagonista del componimento è un personaggio veramente esistito: si chiamava Rosa Betti (Ravenna, 1794-1859).</ref>.
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* ''[[s:S'io fossi|S'io fossi]]'', versi di Olindo Guerrini, musica di [[Francesco Paolo Frontini]], ed. Lucca, 1883
* Lorenzo Stecchetti (Olindo Guerrini), ''[[Postuma]]'', edizione critica a cura di Claudio Mariotti e [[Mario Martelli]], Roma, Salerno editrice, 2001.
* Lorenzo Stecchetti (Olindo Guerrini), ''[[Nova polemica]]'', edizione critica a cura di Claudio Mariotti, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2011.
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* ''Sonetti romagnoli'' [con illustrazioni di A. Majani]. Bologna, Zanichelli, 1920. (in [[dialetto romagnolo]]).
* Lorenzo Stecchetti (Olindo Guerrini), ''Sonetti romagnoli : i testi originali di 69 sonetti tradotti per la prima volta in italiano'', a cura di A. Brigliadori e R. Casalini, Ed. "Il ponte vecchio", Cesena 2004.
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