Marco Tullio Cicerone: differenze tra le versioni

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Attraverso l'opera di Cicerone, grande ammiratore della cultura greca, i Romani poterono anche acquisire una migliore conoscenza della [[filosofia greca|filosofia]]. Tra i suoi maggiori contributi alla cultura latina ci fu senza dubbio la creazione di un lessico filosofico latino: Cicerone si impegnò, infatti, a trovare il corrispondente vocabolo in latino per tutti i termini specifici del linguaggio filosofico greco.<ref>[[Plutarco]], ''Cicerone'', 40,2</ref> Tra le opere fondamentali per la comprensione del mondo latino si collocano invece le ''Lettere'' (''Epistulae'', in particolar modo quelle all'amico [[Tito Pomponio Attico]]), che offrono numerosissime riflessioni su ogni avvenimento, permettendo di comprendere quali fossero le reali linee politiche dell'[[aristocrazia]] romana.
 
Cicerone occupò per molti anni anche un ruolo di primaria importanza nel mondo della politica romana: dopo aver salvato la repubblica dal tentativo eversivo di [[Lucio Sergio Catilina]] ed aver così ottenuto l'appellativo di ''pater patriae'' (padre della patria), ricoprì un ruolo di primissima importanza all'interno della fazione degli ''[[Optimates]]''. Fu infatti Cicerone che, negli anni delle [[guerra civile romana|guerre civili]], difese strenuamente fino alla morte una repubblica giunta ormai all'ultimo respiro e destinata a trasformarsi nel ed''[[Principato è(storia unromana)|principatus]]'' Bravo[[Augusto stronzo(imperatore perché esisteromano)|augusteo]].
 
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