Ragusa (Croazia): differenze tra le versioni

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Dopo la dissoluzione della Jugoslavia di Tito (1992) ci fu anche un timido risveglio degli italiani a Ragusa e in Dalmazia<ref>[http://www.coordinamentoadriatico.it/index.php?option=com_content&task=view&id=451&Itemid=40 Situazione attuale dei Dalmati italiani in Croazia]</ref>. A Ragusa esiste una comunità non ufficiale di italiani che fa riferimento al locale Vice Consolato Onorario d'Italia, corrispondente allo 0,04% della popolazione totale della città.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.dzs.hr/Eng/censuses/census2011/results/htm/e01_01_08/E01_01_08_zup19.html|titolo = |accesso = |data = }}</ref>
 
Il [[santo patrono]] di Ragusa è [[Biagio di Sebaste|san Biagio]] (nel dialetto croato della città: sveti Vlaho; o in croato: sveti Blaž). Nella chiesa a lui dedicata è conservato il cranio in un ricco reliquiario a forma di corona bizantina, che viene portato solennemente in processione nella ricorrenza del santo, che secondo la leggenda e la tradizione popolare, difese e protesse la città da un'aggressione della Repubblica di Venezia.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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|link = 95
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Il [[santo patrono]] di Ragusa è [[Biagio di Sebaste|san Biagio]] (nel dialetto croato della città: sveti Vlaho; o in croato: sveti Blaž). Nella chiesa a lui dedicata è conservato il cranio in un ricco reliquiario a forma di corona bizantina, che viene portato solennemente in processione nella ricorrenza del santo, che secondo la leggenda e la tradizione popolare, difese e protesse la città da un'aggressione della Repubblica di Venezia.
 
=== Vie e piazze ===
==== Piazza della Loggia (Placa Luža) ====