Il matriarcato: differenze tra le versioni

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Ma questa transizione è avvenuta in conformità con le leggi cosmiche. Le fasi di sviluppo storico corrispondono per Bachofen a una scala cosmologica, che ha associato con attribuzioni religiose diversificate; la divinità femminile ha conseguito così il "mistero della religione ctonia", che era il culto centrale dell'eterismo e del matriarcato, in cui la [[Luna (divinità)|Luna]] appare come una rappresentazione simbolica del principio femminile, che si applica e congiunge poi al [[Sole (divinità)|Sole]] in quanto rappresentazione simbolica della [[mascolinità]] e della linea di discendenza maschile.
 
"Nel matriarcato ha dominato la notte e l'oscurità rispetto alla luce del giorno, il dì che dà vita a se stesso come il figlio dalla madre; lo sviluppo della patrilinearità-giorno dalla matrilinearità-notte segue lo sviluppo del modello cosmico dei corpi celesti: quest'ultimo obiettivo viene raggiunto solo con il dominio dell'uomo sulla donna, del sole sopra la luna."
 
La vittoria cosmica dell'"Appolinischen", della mente maschile apollinea/solare sulla natura materiale femminile e la soluzione del culto della "Erdmütter" (Madre Terra) in quello di un culto rivolto a un trascendente dio celeste padre/maschio ha costituito secondo Bachofen un progresso elementare di civiltà: "Così la transizione al patriarcato raffigura il più alto sviluppo religioso dell'insieme dell'umanità."<ref>Bachofen, ''Das Mutterrecht'', p. 160, citato da Felix Wiedemann, ''Rassenmutter und Rebellin'', p. 75.</ref>. Tuttavia, per Bachofen, questo sviluppo non si è amplificato in maniera omogenea; si vede difatti la storia attraversata da sempre nuovi argomenti di scontro tra questi due principi antagonisti. Pertanto il patriarcato ha anche fatto sì che gli uomini abbiano dovuto sviluppare strutture sociali e legali per far valere i propri diritti, come padri, come quelli delle donne che, attraverso la maternità, sono sempre certi.
 
Bachofen ha appoggiato la sua teoria a partire dai risultati del lavoro di [[antropologia]] negli anni '60 e '70 del XIX secolo e in seguito confermati (da [[John Ferguson McLennan]] e [[Lewis Henry Morgan]], tra gli altri). Fino agli inizi del XIX secolo i metodi di [[storiografia]] tedesca non contemplavano l'uso della fonte critica, considerando esclusivamente le idee come testimonianze date dai documenti del mondo antico, piuttosto che andare a cercare la veridicità di tali fonti sul terreno.<ref>Meret Fehlmann, ''Die Rede vom Matriarchat'', 2011, p. 63.</ref>.