Clitocybe nebularis: differenze tra le versioni

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Inoltre la ''L. nebularis'', durante la cottura, sprigiona un vapore che sembra possa scatenare improvvisi attacchi di mal di testa nelle persone che si trovano nelle vicinanze, in quanto le tossine termolabili vaporizzate vengono accidentalmente inalate. Il micologo [[Riccardo Mazza]], nel libro ''I funghi dal vero'', sostiene che questi vapori possano risultare addirittura pericolosi; è comunque sufficiente aerare il locale.
 
[[Meinhard Moser|Moser]], Bon ed altri autori avevano collocato questo fungo nel genere ''[[Lepista]]'' anziché nel genere ''[[Clitocybe]]'' poiché le spore, pur essendo color crema e cianofile, presentano, al microscopio elettronico, una parete sottilmente verrucosa.
==Descrizione della specie==
 
Altri autori come Kuyper, invece, preferiscono mantenerlo nel genere ''[[Clitocybe]]'' poiché la parete sporale, al microscopio ottico, si presenta liscia come in altre specie di questo genere.
 
==Etimologia==
Dal [[Lingua latina|latino]] ''nebularis'' = nebbioso o nuvoloso, per il colore grigio del suo cappello.
 
==Descrizione della specie==
[[File:Clitocybe nebularis disegno.png|right|140px]]
 
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[[File:Lepista nebularis.jpg|thumb|upright=1.6|Gruppo di ''L. nebularis'']]
 
==Distribuzione e habitat==
==Habitat==
Si tratta di un fungo saprofita che ha bisogno di un substrato ricco di vegetali in decomposizione. Parte di questi residui vegetali rimangono nel gambo quando viene raccolto.<ref>{{Cita web|url=https://www.mondofunghi.com/clitocybe-nebularis-fungo-delle-nebbie.html|titolo=Clitocybe nebularis - fungo delle nebbie}}</ref>
 
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{{Disclaimer|pericolo}}
Vivamente sconsigliato! Se non trattato adeguatamente e/o se viene consumato in quantità eccessive, può causare intossicazioni da accumulo a lungo termine con danni epatici.
 
# Sono stati registrati diversi casi di intolleranza soggettiva a questa specie, con disturbi all'apparato digerente che si manifestano attraverso brevi episodi di nausea e vomito; pertanto coloro che non hanno mai consumato la ''L. nebularis'' dovrebbero mangiarne solo un frammento per prova.
[[File:LepistaNebularis with Volvaria surrecta.JPG|thumb|upright=1.6|''L. nebularis'' parassitata da ''[[Volvaria surrecta]]'']]
Da sottolineare inoltre che:
* In autunno inoltrato spesso i carpofori vengono parassitati da altro fungo, la ''[[Volvariella surrecta]]'' (vedi foto) che lo rende immangiabile; '''è quindi importante saper riconoscere gli esemplari infestati'''. Questo parassita inizialmente si presenta solo come un sottile velo bianco, generalmente presente sulla cuticola del cappello. Dopo qualche giorno la ''L. nebularis'' potrebbe quindi manifestare marciumi e/o funghi di altre specie sul proprio carpoforo.
* Secondo un recente studio svizzero sugli avvelenamenti da funghi la ''nebularis'' contiene una modica quantità di ''[[muscarina]]'', potente micotossina neurotropica presente in quantità ben più cospicue in diverse specie del genere ''[[Inocybe]]''; data la quantità esigua questa tossina non dovrebbe rappresentare un pericolo.
* Si raccomanda di buttare via l'acqua di cottura sia dopo la prebollitura che dopo aver cucinato i carpofori, per poter eliminare la [[nebularina]] che infatti è idrosolubile.
* La controversa commestibilità della ''L. nebularis'' ha avuto l'effetto, peraltro prevedibile, di farne quasi cessare la raccolta, tranne in quei luoghi dove detta specie viene consumata per tradizione; {{cn|in Italia la vendita di questa specie è vietata.}}
 
===Preparazione===
[[File:Nebularine.svg|thumb|La ''nebularina'', un alcaloide recentemente scoperto nella ''L. nebularis'']]
Se l'intenzione è quella di consumare comunque questo fungo nonostante tutte le controindicazioni, è bene attenersi ad alcune precauzioni.
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* [[Armillaria mellea]]
* [[Boletus luridus]], [[Boletus erythropus]], [[Boletus queletii]], anche se una semplice cottura prolungata è già di per sé efficace
 
==Tassonomia==
===Sinonimi e binomi obsoleti===
* ''Agaricus nebularis'' Batsch, Elenchus fungorum, cont. sec. (Halle) 2: 25 (1789)
* ''Agaricus pileolarius'' Bull., Herbier de la France: pl. 400 (1789)
* ''Clitocybe alba'' (Bataille) Singer, Lilloa 22: 186 (1951) [1949]
* ''Clitocybe nebularis'' (Batsch: Fr.) Harmaja (1857)
* ''Clitocybe nebularis var. alba'' Bataille, Bulletin de la Société Mycologique de France 27: 370 (1911)
* ''Gymnopus nebularis'' (Batsch) Gray, A Natural Arrangement of British Plants (London) 1: 609 (1821)
 
=== Specie simili ===
[[File:Clitocybe nebularis1.jpg|thumb|Esemplari di ''L. nebularis'']]
 
* Può essere confuso con l<nowiki>'</nowiki>''[[Entoloma sinuatum]]'' (''Entoloma lividum''), fungo velenoso con effetti potenzialmente pericolosi, per cui se ne sconsiglia la raccolta ai raccoglitori inesperti.
* Occasionalmente potrebbe essere confuso dai più inesperti con esemplari molto vecchi di ''[[Lepista caespitosa]]'' (da scartare).
 
== Nomi comuni ==
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* ''Fogliarolo'' (alto Lazio, Provincia di Rieti)
 
==Etimologia==
Dal [[Lingua latina|latino]] ''nebularis'' = nebbioso o nuvoloso, per il colore grigio del suo cappello.
 
==Sistematica==
[[Meinhard Moser|Moser]], Bon ed altri autori avevano collocato questo fungo nel genere ''[[Lepista]]'' anziché nel genere ''[[Clitocybe]]'' poiché le spore, pur essendo color crema e cianofile, presentano, al microscopio elettronico, una parete sottilmente verrucosa.
 
Altri autori come Kuyper, invece, preferiscono mantenerlo nel genere ''[[Clitocybe]]'' poiché la parete sporale, al microscopio ottico, si presenta liscia come in altre specie di questo genere.
 
==Sinonimi e binomi obsoleti==
* ''Agaricus nebularis'' Batsch, Elenchus fungorum, cont. sec. (Halle) 2: 25 (1789)
* ''Agaricus pileolarius'' Bull., Herbier de la France: pl. 400 (1789)
* ''Clitocybe alba'' (Bataille) Singer, Lilloa 22: 186 (1951) [1949]
* ''Clitocybe nebularis'' (Batsch: Fr.) Harmaja (1857)
* ''Clitocybe nebularis var. alba'' Bataille, Bulletin de la Société Mycologique de France 27: 370 (1911)
* ''Gymnopus nebularis'' (Batsch) Gray, A Natural Arrangement of British Plants (London) 1: 609 (1821)
 
== Specie simili ==
[[File:Clitocybe nebularis1.jpg|thumb|Esemplari di ''L. nebularis'']]
 
* Può essere confuso con l<nowiki>'</nowiki>''[[Entoloma sinuatum]]'' (''Entoloma lividum''), fungo velenoso con effetti potenzialmente pericolosi, per cui se ne sconsiglia la raccolta ai raccoglitori inesperti.
* Occasionalmente potrebbe essere confuso dai più inesperti con esemplari molto vecchi di ''[[Lepista caespitosa]]'' (da scartare).
==Note==
<references/>