Rete Lilith: differenze tra le versioni
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Nel 1990 a Roma 10 Centri promotori della rete Lilith sottoscrivono un ''accordo di cooperazione e scambio'' anche informatico e avviano il primo prototipo di base dati collettiva. Il software scelto è il software libero prodotto dall'UNESCO [[CDS/ISIS]].
Nel 1993 viene formalizzata l'Associazione nazionale denominata: ''Rete Informativa Lilith'' , con sede legale a Firenze. La presidenza viene affidata a Luciana Tufani, responsabile del Centro Documentazione Donna di Ferrara, fondatrice della rivista Leggere Donna e della casa editrice Tufani. In una prima fase i record catalografici dei vari Centri delle donne venivano cumulati insieme su ''floppy disk'' e redistribuiti durante le riunioni periodiche. Le basi dati erano interrogabili solo dai computer dei Centri associati.
Nel 1996 le basi dati della Rete Lilith diventano interrogabili on-line sul Server Donne di Bologna''[http://www.women.it], con cui si formalizza una convenzione anche per il sito web. Presidente in questo passaggio è [[Annalisa Diaz]], del Centro di documentazione
Il trattamento semantico di documenti femministi ha portato all'implementazione del ''thesaurus LinguaggioDonna'' pubblicato nel 1991 dal Centro Studi Storici sul movimento di liberazione della donna in Italia (oggi: Fondazione [[Elvira Badaracco|Badaracco]]).
La Rete Lilith ha partecipato a ricerche sui linguaggi documentari anche con
L'idea centrale resta a oggi il garantire la memoria di quanto prodotto dalle donne continuando a praticare un punto di vista di genere in ambito di informazione, comunicazione, analisi delle fonti e del linguaggio, in dialogo con nuove generazioni di donne appassionate alle nuove tecnologie. L'esperimento è in atto e il primo cambiamento è stato il suo trasformarsi in una associazione che oltre ai Centri delle donne comprende anche singole professioniste nel campo dell'informazione.
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