Verville-Sperry M-1 Messenger: differenze tra le versioni
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== Storia del progetto ==
Al termine della [[prima guerra mondiale]], l'allora [[Brigadier General]] dell'USAAS [[Billy Mitchell]], espresse l'esigenza
Nel 1921 l'ingegnere Alfred Victor Verville avviò lo sviluppo di un velivolo adatto allo scopo, interpellando in seguito la Sperry Aircraft Company alla quale venne commissionata la costruzione del modello che, dall'azienda, venne identificato come Sperry Messenger.
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Sperry ne modificò inoltre dodici in una speciale variante equipaggiata con apparecchiatura radio ricevente, indicata come Messenger Aerial Torpedo (MAT), in grado di essere pilotata in remoto, variante portata in volo con successo tra il maggio e il giugno 1922.<ref>{{cita|Axelrod 2015|p. 135}}.</ref> Questo fu uno dei primi esperimenti sulle bombe volanti radiocomandate.
Sperry sviluppò anche un apparato che applicato al velivolo consentiva di agganciare un [[dirigibile]] per poi sganciarsene e riprendere il volo, sperimentazione coronata dal successo il 18 settembre 1923<ref>{{cita|Connor 2014|p. 33}}.</ref>, o nel dicembre 1924 secondo altre fonti.<ref name="Kinney January 1986" /> Il 15 dicembre, presso lo Scott Field, [[Illinois]], il [[Lieutenant]] Clyde Finter si agganciò ad un trapezio attaccato al TC-3, un [[Dirigibile#Dirigibile semirigido|dirigibile semirigido]] classe TC dello US Army Corps. Finter, rimasto a bordo del Messenger, restò assieme al velivolo per breve tempo attaccato al TC-3 mentre questo fece un giro sopra l'aerodromo, quindi sganciatosi ritornò a terra atterrando con successo.<ref name="Smithsonian">{{cita|Smithsonian's National Air and Space Museum|Verville-Sperry M-1 Messenger}}.</ref>
== Varianti ==
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