Il tempio è posto al centro della piana di San Gregorio. Si è propensi a ritenere l'identificazione tradizionale come probabile sulla scorta della descrizione di [[Polibio]]<ref>I 18, 2</ref>, secondo il quale il tempio doveva trovarsi “''davanti alla città''”, alla distanza di un miglio, dalla parte verosimilmente opposta alla strada per [[Eraclea Minoa|Eraclea]]. Tuttavia la distanza non corrisponde bene all'indicazione polibiana (che potrebbe avere carattere generico) e l'isolamento, la relativa modestia ed antichità (per il culto d'[[Asclepio]]) dell'edificio lasciano perplessi sull'identificazione. Nel santuario di Asclepio si conservava una statua bronzea d'[[Apollo]] opera di [[Mirone]], donata da Scipione alla città e rubata da Verre<ref>[[Cicerone]], ''Verrine'', II 4, 93</ref>. Il piccolo [[tempio]] dorico ''in antis'' (m 21,7x10,7) sorge su ''krepidoma'' di tre gradini e basamento a vespaio più ampio del ''krepidoma'' stesso. Particolarità insolita dell'edificio è il falso [[opistodomo]] rappresentato da due semicolonne fra ante nella parte esterna del fondo della cella, che vuole così imitare una struttura amfiprostila. Sono note anche parti della trabeazione, con gronde a testa leonina, fregio e ''geison'' frontonale. La datazione del tempio risale probabilmente all'ultimo ventennio del V secolo a.C.