Firenze: differenze tra le versioni

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== Economia ==
Firenze, dotata di una vasta e redditizia proprietà agricola e di un'industria in continuo sviluppo, aveva basi solide in entrambi i campi. Per quanto riguarda l’agricoltura, le terre che fino a quel momento venivano utilizzate esclusivamente per la pesca, la caccia e l’allevamento suino, vennero sensibilmente valorizzate con un conseguente aumento di richiesta di manodopera, non costituita più dalla servitù personale, ma da contadini (indicati ora con il nome di villani) che potevano considerarsi come veri e propri coloni del podere.
 
Dall'altro lato dell’economia, l’industria ed il commercio erano strettamente legati. Rilevante era la produzione della [[lana]] che veniva trasportata infatti in quantità assai più considerevole,  rispetto all'oro, all'argento e agli schiavi, accanto al [[Cotone (fibra)|cotone]] e alla [[seta]]. Il mercante che si occupava di questo tipo di commercio di esportazione, veniva chiamato drappiere o lanaiolo.
 
Fondamentale per il commercio erano le comunicazioni. I progressi più rilevanti in questo ambito si concretizzarono nella costruzione di strade e di canali, ma soltanto all'interno dei singoli comuni. Mancavano infatti le strade che attraversavano gli [[Appennini]] e le [[Alpi]] dove i trasporti venivano ancora condotti a soma o a spalla d’uomo. Presso grandi corsi d’acqua, inoltre, come l’Arno in Toscana, il commercio diventava fluviale, che però risultava valido soltanto per percorsi relativamente brevi<ref>{{Cita libro|titolo=Gino Luzzatto, Breve storia economica dell’Italia Medievale, Giulio Einaudi editore S.p.A., Torino, 1976, pp. 130-148}}</ref>.
 
=== Industria e servizi ===
[[File:Mercato ortofrutticolo di novoli.JPG|thumb|Il [[Mercato ortofrutticolo di Novoli]]]]