Pianto: differenze tra le versioni
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Stando ad uno studio su oltre 300 individui adulti, in media gli [[uomo (genere)|uomini]] piangono una volta ogni [[mese]], mentre le [[donna|donne]] piangono almeno cinque volte al mese,<ref name="Cry p44"/> specialmente prima e durante il [[ciclo mestruale]], quando il pianto può incrementare anche di cinque volte, spesso senza evidenti ragioni (come depressione o [[tristezza]]).<ref>{{Cita libro | cognome = Fischer | nome = Agneta | titolo = Gender and Emotion: Social Psychological Perspectives | editore = | data = | città = | url = http://books.google.com/books?id=tS1C8Sl5ysEC&pg=PA158&lpg=PA158&dq=women+cry+during+menstrual&source=web&ots=ghniwFq278&sig=ugjUjJbPT5XohsvVtu0Y6p--jww&hl=en#PPA158,M1 | id=ISBN }}</ref> In molte culture è più socialmente accettabile per donne e bambini piangere che per gli uomini.<ref name="Cry p44"/>
Nei bambini il pianto è notevolmente più frequente che negli adulti e lo scopo è soprattutto di tipo comunicativo, in quanto questo comportamento stimola la presenza, la cura e l'assistenza da parte della madre<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Sgorbissa F.|titolo=Psicologia del pianto|rivista=Mente e cervello|numero=53}}</ref>. Il massimo della frequenza e della durata del pianto si ha nei neonati. E ciò per vari motivi: immaturità del sistema nervoso; necessità di affrontare situazioni organiche e psicologiche nuove e sconosciute; impossibilità di comunicare in altro modo tutti i loro bisogni, che sono numerosi, in quanto i piccoli dell'uomo nascono assolutamente inermi e incapaci. “Da notare a questo riguardo che i bambini dei paesi occidentali piangono di più di quelli dove i piccoli stanno più spesso a stretto contatto con la madre. Inoltre è noto che i bambini di madre ansiosa piangono notevolmente di più di quelli che hanno la fortuna di stare tra le braccia di una madre tranquilla e serena”<ref>{{Cita libro|autore=Tribulato E.|titolo=Il bambino e l'ambiente|anno=2015|editore=Centro studi Logos|città=Messina|p=358}}</ref>
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Il pianto di solito riesce a consolare il bambino. Tuttavia a volte ciò non accade. In questi casi l'angoscia del bambino si accentua insieme a quella dei genitori, che non sanno cosa fare o come comportarsi per calmare e rasserenare il loro figlio.
È intanto importante la serenità dell'ambiente di vita del bambino: serenità dei genitori, soprattutto della madre, serenità nella vita della coppia genitoriale e nell'ambiente di vita. Altrettanto importante è ascoltare e capire i bisogni del bambino cercando, quando si ritiene che non siano dettati da capriccio, di soddisfarli rapidamente, senza creare inutili scontri o attese snervanti.
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