Studio di scacchi: differenze tra le versioni

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| Il bianco muove e vince. Il pezzo in h3 è un ''al-fīl'' (elefante) e muove di due case in diagonale (saltando eventuali pezzi ad una casa di distanza). Gli altri pezzi muovono come i corrispettivi moderni.
}}
La composizione di studi è precedente alla forma moderna degli scacchi. Si trovano alcuni studi degli scacchi (''Shatranj'') in manoscritti risalenti al [[IX secolo]]. Gli arabi introdussero in Europa nel IX secolo una tipologia di studi simili a quelli moderni, detti ''mansūba'', nei quali veniva fornita una posizione di mediogioco o finale con un determinato obiettivo (es. il Bianco muove e vince). Uno dei più noti tra quelli pervenuti è il ''matto di Dilārām'', tramandato in un manoscritto di scacchi del [[XV secolo]] redatto da [[Firdewsi al-Tahihal]], ma le cui origini risalgono al [[X secolo]] e probabilmente sono attribuibili al maestro arabo di shatranj [[Abu Bakr ibn Yahya al-Suli]]. Un aneddoto narra che il principe Murwardi, appassionato giocatore, in una sessione di gioco avesse perso tutti i suoi averi, mettendo in premio la sua bellissima moglie, Dilārām, in un'ultima disperata partita di rivincita. Il principe stava perdendo (posizione del diagramma a lato) quando Dilārām, con la frase "oh principe, sacrifica le torri ma non tua moglie", gli avrebbe suggerito una [[combinazione (scacchi)|combinazione]] con la quale Murwardi vinse la partita, ovvero<ref>{{cita web|url=httphttps://chessbase.com/Home/TabId/211/PostId/4011054/puzzles-a-thousand-year-old-chess-problem-090913.aspx|titolo=Puzzles: a thousand-year-old chess problem|editore=[[ChessBase]]|accesso=9 settembre 2013}}</ref>:
 
<code>1.Th8+ Rxh8 2.Af5+ Rg8 3.Th8+ Rxh8 4.g7+ Rg8 5.Ch6#</code>