Anime: differenze tra le versioni
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=== Stati Uniti d'America ===
Il primo ''anime'' trasmesso negli [[Stati Uniti d'America|USA]] fu la serie ''[[Astro Boy]]'' (''Tetsuwan Atom'') sulla rete [[NBC]] tra il 1963 e il 1964, praticamente in contemporanea con il Giappone.<ref>{{Cita|JETRO, ''Japan Animation Industry Trends''|p. 7|JETRO2005}}.</ref><ref>{{Cita|Marcovitz 2008|pp. 29 e segg.|Marcovitz2008}}.</ref> Da allora le importazioni sono state costanti, pur se non massicce fino all'inizio degli anni novanta. Negli anni ottanta molte serie classiche furono comunque trasmesse da varie TV, anche se frequentemente rimontate e adattate nei dialoghi e nella trama ai gusti del pubblico nordamericano, come nel caso di ''Tranzor Z'' (''Mazinger Z''), ''Battle of the Planets'' (''[[Gatchaman|Kagaku ninja tai Gatchaman]]'') e ''Star Blazers'',<ref name=Gosling>{{Cita|Gosling 1996||Gosling1996}}.</ref> o in quelli più eclatanti di ''[[Force Five]]'', ''[[Voltron]]'' e ''[[Robotech]]''. La prima consiste in una lunga serie risultante dalla fusione di cinque distinti ''anime'' (''[[Gaiking|Daiku maryū Gaiking]]'', ''[[Danguard|Wakusei Robo Danguard Ace]]'', ''[[Starzinger|Starzinger SF Saiyuki]]'', ''[[Getter Robot|Getter Robo G]]'' e ''[[UFO Robot Goldrake|UFO Robo Grendizer]]''), per un totale di 130 episodi (26 di ciascuna serie);<ref>{{Cita web|url=http://web.mit.edu/sseligma/www/force5.html|titolo=Force Five|accesso=24 dicembre 2011|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090416173700/http://web.mit.edu/sseligma/www/force5.html|dataarchivio=16 aprile 2009|urlmorto=sì}}.</ref> la seconda è parimenti una serie ricavata montando insieme due diverse serie originali (''[[Golion|Hyakujū ō Golion]]'' e ''Kikō kantai Dairugger XV''), così come la terza, che ne fonde tre (''[[Macross|Chōjikū yōsai Macross]]'', ''Kiko soseiki Mospeada'' e ''[[Chōjikū kidan Southern Cross]]'') per un totale di 85 episodi. In seguito, anche sull'onda del successo del film ''Akira'' nelle sale cinematografiche americane, nei primi anni novanta cominciò a svilupparsi una maggiore attenzione al fenomeno, sia da parte delle TV che degli operatori del settore ''home video'', tanto che negli ultimi dieci anni il mercato U.S.A. degli ''anime'' è cresciuto enormemente.<ref name=Napier-2005-6 /> Il grande successo di pubblico ottenuto dalle varie saghe di ''[[Gundam]]'' e dai ''Pokémon'', il primo posto nella classifica ''[[Billboard]]'' raggiunto dal film ''Ghost in the Shell'' nel [[1998]], e la sempre maggiore popolarità delle opere dello Studio Ghibli<ref>{{Cita|JETRO, ''Japan Animation Industry Trends''|p. 7|JETRO2005}}. Nel 1996 la Walt Disney Enterprises acquisì i diritti di distribuzione di tutte le opere dello Studio Ghibli per il Nord America ({{Cita|Napier 2005|pp. 8|Napier2005}}); inoltre, la filiale giapponese del colosso americano attualmente si occupa anche di acquistare ''anime'' che distribuisce in ben 54 paesi ({{Cita|JETRO, ''Japan Animation Industry Trends''|p. 7|JETRO2005}}).</ref> hanno portato il mercato americano degli ''anime'' ad essere il secondo mercato nazionale dietro quello nipponico, con 38 serie trasmesse e 500 nuovi DVD usciti nel [[2007]], e un valore del solo settore ''home video'' stimato in 400 milioni di dollari nel 2006, anche se in decisa flessione.<ref>{{Cita web|autore=Mickhail Koulikov|titolo=ICv2 Conference on Anime and Manga - ICv2 White Paper|url=
=== Europa ===
Uguale se non maggiore diffusione televisiva gli ''anime'' hanno avuto in [[Europa]]: a parte l'[[Italia]], di cui si è detto, anche [[Spagna]] e [[Francia]] hanno infatti subito, a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, una "pacifica invasione". In effetti, in Francia i primi ''anime'' furono trasmessi già nel [[1974]], con le serie ''Le Prince Saphir'' (''Ribbon no kishi'') e ''Le Roi Leo'' (''Jungle Taitei''), ma l'importazione massiccia iniziò solo dopo il successo della serie ''Goldorák'' (''UFO Robo Grendizer''), trasmessa nel 1978.<ref>{{Cita|Gosling 1996||Gosling1996}}. Attualmente la Francia è il maggior editore europeo di animazione giapponese con società di rilievo come la [http://www.beez-ent.com/ Beez Entertainment] e la [http://www.dybex.com Dybex].</ref> In Spagna al principio degli anni ottanta andarono in onda serie come ''Mazinger Z'', ''El Vengador'' (''[[Jeeg robot d'acciaio|Kotetsu Jeeg]]''), ''Capitán Harlock'', ''Star Blazers'' e poi ''Robotech'',<ref name=Garcia>{{Cita web|url=http://www.geocities.com/Hollywood/Derby/8798/anime.htm|autore=Acier Garcia|titolo=El anime en España: la mediocridad al poder|data=1999|deadurl=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071209070745/http://www.geocities.com/Hollywood/Derby/8798/anime.htm|urlarchivio2=
=== America latina ===
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=== Africa ===
La diffusione degli ''anime'' in [[Africa]] è storia recente. Eccezion fatta per l'edizione araba di ''UFO Robo Grendizer'' cui si è fatto cenno, trasmessa con successo anche in [[Egitto]] al principio degli anni ottanta,<ref>Gerdha. [http://www.nagaifans.it/goldrake/Episodi/Episodi.htm ''Nagaifans.it - Goldrake: episodi'']. URL consultato il 24 febbraio 2008.</ref> l'animazione giapponese ha trovato spazio e mercato nel continente africano solo a partire dagli [[anni 2000|anni duemila]], in particolare in [[Sudafrica]].<ref>Anime Direct – South Africa. {{collegamento interrotto|1=[http://animedirect.za.net/index.php?m=co&c=2 ''About Anime & Manga in SA''] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}. URL consultato il 24 febbraio 2008.</ref> Nel 2007, tuttavia, la Sony ha lanciato il suo canale satellitare ''Animax'' anche in diversi stati africani, tra i quali, oltre al Sud Africa, [[Namibia]], [[Kenya]], [[Botswana]], [[Zambia]], [[Mozambico]], [[Lesotho]] e [[Zimbabwe]].<ref>{{Cita web |url=
=== Australia ===
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