Plutocrazia: differenze tra le versioni

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Il termine "plutocrazia" è generalmente usato con significato negativo, per descrivere il problema dell'eccessiva concentrazione di denaro in un ristretto numero di individui, o per mettere in guardia qualcuno sulla pericolosità intrinseca di tale sbilanciamento, considerando la grande importanza rivestita dal capitale nel mondo moderno.<ref>Fiske, Edward B.; Mallison, Jane; Hatcher, David (2009). ''Fiske 250 words every high school freshman needs to know''. Naperville, Ill.: Sourcebooks. p. 250. [[ISBN]] [[:en:Special:BookSources/1402218400|1402218400]].</ref><ref>Coates, ed. by Colin M. (2006). ''Majesty in Canada: essays on the role of royalty''. Toronto: Dundurn. p. 119. [[ISBN]] [[:en:Special:BookSources/1550025864|1550025864]].</ref> Eminenti personaggi, a partire dal [[Novecento]] fino ai giorni nostri, si sono schierati contro i plutocrati, condannandoli apertamente per la totale soprassedenza alle loro responsabilità sociali: essi sono accusati di fare uso del [[potere]] con il fine unico di soddisfare i propri interessi, alimentando l'aumento di [[povertà]] e [[Disuguaglianza economica|disuguaglianze]] e, di conseguenza, il forte inasprimento delle [[Lotta sociale tra ceti|lotte di classe]]. Il grande statista e pensatore [[Winston Churchill]], lo storico e sociologo francese [[Alexis de Tocqueville]], il marchese spagnolo [[Juan Donoso Cortés]], il famoso linguista e filosofo [[Noam Chomsky]] sono solo alcuni degli intellettuali di fama mondiale che hanno assunto posizioni apertamente avverse ai plutocrati, accusandoli altresì di contaminare l'intera società con [[cupidigia]], [[edonismo]] e [[corruzione]].<ref>''Conservative thinkers: from John Adams to Winston Churchill''. New Brunswick, New Jersey: Transaction Publishers. 2006. pp. 19–68. [[ISBN]] [[:en:Special:BookSources/1412805260|1412805260]].</ref><ref>Toupin, Alexis de Tocqueville; edited by Roger Boesche; translated by James; Boesche, Roger (1985).''Selected letters on politics and society''. Berkeley: University of California Press. pp. 197–198. [[ISBN]] [[0520057511]].</ref>
 
===== Nella politica moderna =====
{{See also|Disuguaglianza economica}}
Nel corso della storia, l'arena politica ha subito svariate tipologie di influenze da parte di individui e [[organizzazioni]] economicamente importanti. Nell'era moderna, la gran parte delle [[Repubblica|repubbliche]] [[Democrazia|democratiche]] prevedono, nel loro [[ordinamento giuridico]], delle forme di [[Raccolta di fondi|raccolte di fondi]] di origine privata a favore di soggetti politici; sovente, per finanziare la propria [[campagna elettorale]], questi ultimi beneficiano di aiuti economici provenienti proprio dai suddetti ambienti plutocratici. Non importa che essi siano singoli individui, intere aziende, o associazioni di consumatori: da tutti e tre i casi, pare scaturire un sistema di [[clientelismo]] o patronato, dove le donazioni vengono offerte unicamente sulla base del principio ''[[do ut des]] (dare per avere)''. Non è mai bene generalizzare, ma sebbene i finanziamenti non siano direttamente legati a particolari decisioni legislative, le naturali aspettative dei donatori sono quelle di avere in cambio un aiuto per il proprio tornaconto; in caso contrario, non sarebbe nel loro interesse supportare tale soggetto e, ad esso, ne preferirebbero un altro.