Caso degli emoderivati infetti: differenze tra le versioni
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== Preoccupazioni iniziali ==
Nel 1981 la preoccupazione stava crescendo a riguardo di una malattia infettiva non identificata associata al collasso del [[
Il 16 luglio 1982 il [[Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie|centro per la prevenzione e il controllo delle malattie]] (CDC) statunitense ha riscontrato che tre emofilici avevano contratto l'[[AIDS]].<ref name="nytimes_2003">{{cita news|lingua=en-US|autore=Walt Bogdanich e Eric Koli|url=http://www.nytimes.com/2003/05/22/business/2-paths-of-bayer-drug-in-80-s-riskier-one-steered-overseas.html|titolo=2 Paths of Bayer Drug in 80's: Riskier One Steered Overseas|pubblicazione=The New York Times|data=22 maggio 2003|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190220225401/https://www.nytimes.com/2003/05/22/business/2-paths-of-bayer-drug-in-80-s-riskier-one-steered-overseas.html}}</ref> Gli [[Epidemiologia|epidemiologi]] iniziarono a ipotizzare che la malattia potesse diffondersi attraverso gli [[Emocomponente|emoderivati]], con gravi implicazioni per gli emofilici che si erano infusi periodicamente concentrati prodotti da grandi lotti (''pools'') di [[Plasma (biologia)|plasma]], molto del quale raccolto mediante [[plasmaferesi]] da donatori a pagamento, spesso in città con popolose comunità di omosessuali e tossicodipendenti per via endovenosa oppure nelle carceri statunitensi e in Paesi sottosvilppati, in un periodo di quattro o cinque anni compreso tra la fine degli [[Anni 1970|anni settanta]] e l'inizio degli [[Anni 1980|anni ottanta]], prima ancora che venissero anche solamente riscontrati i primi casi di AIDS.<ref name="nytimes_2003" />
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== Distribuzione in Asia e America Latina ==
Il 29 febbraio 1984 la Cutter divenne l'ultima delle quattro maggiori società produttrici di emoderivati a ottenere l'approvazione degli Stati Uniti per la vendita di un concentrato trattato termicamente. Anche dopo che la Cutter iniziò a vendere il nuovo prodotto, la società proseguì per diversi mesi, fino all'agosto 1984, a produrre concentrato non trattato termicamente. Una delle ragioni per proseguire nella produzione è stata che la Cutter aveva stipulato diversi [[Contratto|contratti]] a [[
Funzionari della [[Bayer]] (rispondendo a nome della Cutter) hanno rilasciato un dichiarazione in cui si affermava che la Cutter ha continuato a vendere il prodotto non trattato «perché alcuni clienti dubitavano dell'efficacia del nuovo farmaco» e perché alcuni Paesi erano lenti a rilasciare le autorizzazioni alla commercializzazione. La società ha anche affermato che una carenza di plasma, utilizzato per produrre gli emoderivati, aveva impedito alla Cutter di produrre una maggiore quantità di prodotto trattato. I funzionari hanno anche affermato che una carenza globale di plasma nel 1985 ha impedito alla Cutter di produrre più prodotti trattati termicamente tuttavia, poiché la Cutter utilizzava parte della sua limitata fornitura di plasma per produrre gli emoderivati non trattati, potrebbe aver contribuito alla carenza di plasma da destinare alla produzione di prodotti inattivati termicamente.<ref name="nytimes_2003" />
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{{vedi anche|Commissione Krever}}
In [[Canada]], all'epoca dell'introduzione dei test per la ricerca dell'[[HIV]] alla fine del 1985, circa 2.000 persone risultavano infettate dall'HIV e fino a 60.000 dal [[Virus (biologia)|virus]] dell'[[
=== Francia ===
{{vedi anche|Caso del sangue e degli emoderivati infetti in Francia}}
In [[Francia]], circa 4.000 persone, tra cui molti emofilici, hanno ricevuto emoderivati infetti dall'HIV.<ref name=":0" /> Due ex ministri della salute sono stati condannati per [[Omicidio (ordinamento statunitense)#Manslaughter|omicidio colposo]] per non aver fatto testare adeguatamente il sangue nel 1985 (anno chiave in quanto a quell'anno risale il primo test efficace in grado di rilevare l'HIV), causando la morte di cinque persone a causa dell'[[AIDS]] e l'infezione di due altre persone.<ref name=":0" /> Altri due funzionari governativi che avevano permesso, sempre nel 1985, l'utilizzo di emoderivati non trattati al calore per l'inattivazione virale quando invece erano già disponibili, vennero condannati a una [[
Presumibilmente, tutti e tre i politici condannati hanno ritardato l'introduzione in Francia di un test di produzione statunitense per la ricerca dell'HIV sul sangue fino quando un prodotto rivale di produzione francese era pronto per essere introdotto sul mercato.<ref name=":0" />
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{{vedi anche|Commissione Lindsay}}
La [[
=== Italia ===
{{vedi anche|Caso degli emoderivati infetti in Italia}}Secondo l'[[Associazione Politrasfusi Italiani]] presieduta da Angelo Magrini, fino al 2001, 1.300 persone, tra cui quasi 150 bambini, sono deceduti in [[Italia]] a causa di [[Emocomponente|emoderivati]] o [[Plasma (biologia)|plasma]] infetti somministrati a partire dal 1985.<ref name=":0" />
Il [[tribunale]] di [[Roma]] ha riconosciuto il [[
=== Portogallo ===
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{{vedi anche|Caso degli emoderivati infetti nel Regno Unito}}
Nel [[Regno Unito]], la somministrazione di [[Coagulazione del sangue|fattori della coagulazione]] infetti da parte del [[National Health Service|servizio sanitario]] dagli [[Anni 1970|anni settanta]] agli [[Anni 1980|anni ottanta]] ha causato l'infezione di 3.891 emofilici con il virus dell'[[
All'inizio degli [[Anni 2000|anni duemila]], nonostante autorevoli sostenitori, la richiesta di istituzione di una commissione d'inchiesta pubblica viene rigettata. In risposta a questo diniego, nel 2007 viene istituita una commissione d'inchiesta indipendente (la [[commissione Archer]]) per investigare sulla diffusione di sangue ed emoderivati infetti. L'anno successivo la [[Scozia]] istituisce una commissione d'inchiesta pubblica (la [[commissione Penrose]]) mentre bisogna attendere il 2017 per vedere l'annuncio da parte del [[Primi ministri del Regno Unito|primo ministro]] [[Theresa May|Teresa May]] di una commissione d'inchiesta pubblica estesa a tutta la nazione.<ref>{{Cita news|lingua=en-GB|autore=|url=https://www.theguardian.com/society/2017/jul/11/contaminated-blood-scandal-theresa-may-orders-inquiry|titolo=Theresa May orders contaminated blood scandal inquiry|pubblicazione=The Guardian|data=11 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181225073527/https://www.theguardian.com/society/2017/jul/11/contaminated-blood-scandal-theresa-may-orders-inquiry}}</ref>
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