Filippo Capocci: differenze tra le versioni
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==Biografia==
nel [[1898]]. Prestò, inoltre, servizio nelle chiese romane di [[Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio|Sant'Ignazio]] e di [[Santa Maria di Monserrato]]. Accademico della Regia [[Accademia Nazionale di Santa Cecilia|Accademia di Santa Cecilia]], egli fu anche
Filippo Capocci, al contrario del padre - piuttosto legato all'estetica della composizione liturgica (strumentale e vocale) ottocententesca in voga in Italia - si svincolò del tutto dallo stile ''teatrale'', ripensando sia l'interpretazione, sia la composizione organistica in modo che fossero molto vicine all'idea espressa dal Romanticismo musicale francese (non a caso egli strinse un rapporto di amicizia con [[Alexandre Guilmant]]).
L'occasione per
Nel [[1890]], la sua esecuzione con Alexandre Guilmant e [[Giovan Battista Polleri
Fu favorevole alla proposta del Capitolo dei Canonici di San Giovanni in Laterano di costruire due [[Organi_della_basilica_di_San_Giovanni_in_Laterano#Organi_del_coro|nuovi organi]], che vennero collocati in Basilica al termine dei lavori per il rifacimento dell'abside voluto dal papa Leone XIII e che egli stesso inaugurò (tra il [[1886]] e il [[1887]]). Questo lavoro venne commissionato a Nicola [[Morettini]], uno dei primi organari in italia che fece propri i principi per una riforma dell'organo italiano.
Fu nominato insegnante della ''scuola facoltativa d'organo ''per la neonata [[Pontificio istituto di musica sacra|Scuola Superiore di Musica]] nel 1911 ma non poté mai prendere parte al corpo docente per via di una malattia che lo debilitò per doversi mesi fino alla morte, avvenuta nel luglio del 1911. Abitava, insieme al padre, al numero 72 di Corso Vittorio Emanuele a Roma.▼
Nel [[1899]], Filippo Capocci venne accolto tra i membri dell'''American Guild of Organists''.
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==Opere==
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