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=== Musicologi del Terzo Reich ===
Quando il regime nazista conquistò il potere nel 1933, i musicologi furono indirizzati a riscrivere la storia della musica tedesca per accogliere la mitologia e l'ideologia nazista. Richard Wagner e Hans Pfitzner erano notevoli compositori preesistenti che concettualizzavano un ordine unito (''volksgemeinschaft'') in cui la musica era un indice della comunità tedesca. In un periodo di disintegrazione, Wagner e Pfitzner volevano rivitalizzare il paese attraverso la musica. In un libro scritto su Hans Pfitzner e Wagner, pubblicato a [[Regensburg]] nel 1939, seguirono non solo la nascita di partiti musicali contemporanei, ma anche di partiti politici in Germania. La posizione di Wagner-Pfitzner contrappose le idee di altri artisti di rilievo, Arnold Schönberg e [[Theodor Adorno|Theodor W. Adorno]], che volevano che la musica fosse autonoma dalla politica, dal controllo e dall'applicazione nazista. Sebbene Wagner e Pfitzner fossero venuti prima del Terzo Reich, i loro sentimenti e pensieri, come il ''[[Gesamtkunstwerk]]'' di Wagner, vennero accettati da Hitler e dai suoi propagandisti, in particolare da Joseph Goebbels. Secondo Michael Meyer, "Lala stessa enfasi sul radicamento e sulla musica tradizionale sottolineò la comprensione nazista di se stessa in termini dialettici: vecchi dei furono mobilitati contro i falsi valori del passato immediato per offrire legittimità all'epifania di Adolf Hitler e alla rappresentazione musicale del suo regno."
 
Compositori, librettisti, educatori, critici e soprattutto musicologi, attraverso le loro dichiarazioni pubbliche, scritti intellettuali e giornali, hanno contribuito alla giustificazione di un progetto totalitario da impiantare attraverso la nazificazione. Tutta la musica è stata quindi composta per le occasioni di manifestazioni naziste, raduni e convegni nazisti. I compositori hanno dedicato le cosiddette "fanfare della consacrazione", inaugurando fanfare e canzoni sulle bandiere al Führer. Quando il Führer assunse il potere, la rivoluzione nazista fu immediatamente espressa nel giornalismo musicologico. Alcuni periodici [[progressismo|progressisti]] relativi alla musica moderna furono epurati. Le riviste che erano state solidali con il "punto di vista tedesco", trincerate negli ideali wagneriani, come la ''Zeitschrift für Musik'' e la ''Die Musik'', mostrarono fiducia nel nuovo regime e affermarono il processo di intrecciare le politiche del governo con la musica. Joseph Goebbels ha usato il ''Völkischer Beobachter'', un giornale che è stato divulgato al grande pubblico in aggiunta alle élite e ai funzionari di partito, come organo della Cultura del Reich. Alla fine degli anni trenta la ''Mitteilungen der Reichsmusikkammer'' divenne un'altra importante rivista che rifletteva la politica musicale, i cambiamenti organizzativi e personali nelle istituzioni musicali.
 
Nei primi anni del Terzo Reich, musicologi e musicisti reindirizzarono l'orientamento della musica, definendo ciò che era "musica tedesca" e ciò che non lo era. L'ideologia nazista è stata applicata alla valutazione dei musicisti per lo status di eroe; i musicisti definiti nella nuova era musicale tedesca ricevettero titoli di profeti, mentre i loro successi e le loro azioni erano visti come realizzazioni dirette del regime nazista. Il contributo dei musicologi tedeschi portò alla giustificazione del potere nazista e di una nuova cultura musicale tedesca nel suo complesso. I musicologi definivano i maggiori valori tedeschi con cui i musicisti avrebbero dovuto identificarsi, perché il loro compito era integrare musica e nazionalsocialismo in modo da renderli inseparabili. La creazione e l'ideologia del mito nazista furonovennero forzate sul nuovo percorso musicale del Terzo Reich, piuttosto che essere veramente radicate nella retorica della musica tedesca.
 
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