== Grafica ==
IlI poster divennedivennero un importante mezzo di propaganda durante questo periodo. Combinando testo e grafica audaci, il'arte postergrafica sonoè statistata ampiamente utilizzatispesso siautilizzata in Germania chee nelle aree occupate. La loro [[tipografia]] dei manifesti nazisti rifletteva l'ideologiala ufficialeloro deiideologia nazistiufficiale. L'uso di caratteri [[Fraktur]] era comune in Germania fino al 1941, quando [[Martin Bormann]] denunciò il carattere come "''Judenlettern"'' e decretò che sarebbesarebbero statostati usatousati solo ili caratteri [[tondo (carattere)|tondotondi]]. [53] I moderni [[caratteri tipografici senza grazie|caratteri senza grazie]] erano condannatiproibiti perin quanto accusati di [[bolscevismo culturale]], questoad sebbeneeccezione ildel [[Futura (carattere)|Futura]], che continuassecontinuò ad essere utilizzato a causa della sua praticità.[54] Le immagini spesso attingevano al realismo eroico.[55] La gioventù nazista e le [[Schutzstaffel|SS]] sono state rappresentate in modo monumentale, cone l'illuminazioneimmerse di luce per produrresuggerire un effetto di grandiosità. [55] La grafica hanel ancheTerzo avutoReich unha ruolospesso nelricorso Terzoalla Reich attraverso l'usofigura della [[svastica]].[56] LaTale svasticasimbolo esisteva molto prima che Hitler arrivassela autilizzasse per scopi di potere che eranopolitici molto diversi rispetto a quelli a cui [la svastica] è associata oggi. [57] A causa delle linee rigide e grafiche utilizzate per creare una svastica, era un simbolo molto facile da ricordare. [56]
== Letteratura ==
La letteratura della ''Reichsschriftstumskammer'' ("Camera della Letteratura del Reich")[58] era sotto la giurisdizione del Ministero della Propaganda e dell'Illuminazione popolare di Goebbels. Secondo Grunberger, "All'inizio della guerra questo dipartimento ha supervisionato non meno di 2.500 case editrici, 23.000 librerie, 3.000 autori, 50 premi letterari nazionali, 20.000 nuovi libri emessi ogni anno, e un totale di 1un milione di titoli che costituiscono il mercato deldei librolibri disponibiledisponibili."[59] La Germania era il maggior produttore di libri in Europa, in termini sia di produzione annuale totale sia di numero di nuovi titoli individuali che compaiono ogni anno [60]. Nel 1937, con 650 milioni di RM, il valore medio delle vendite dei libri prodotti si classificò al terzo posto nelle statistiche sui beni, dopo il carbone e il grano. [61] La prima commissione di letteratura nazionalsocialista si proponeva l'obiettivo di sradicare la letteratura del "periodo di sistema", comein quanto la repubblica di Weimar era chiamatovista con disprezzo, e di propagare la letteratura ''volkisch'' nazionalista nello stato nazista. [62] La letteratura fuvenne presto riconosciuta come uno strumento politico essenziale nel Terzo Reich poiché quasi il 100la percentototalità della popolazione tedesca era letterato.[63] "Il libro più letto o visualizzato del periodo era il ''[[Mein Kampf]]'' di Hitler, una raccolta (secondo [[Lion Feuchtwanger]]) di 164.000 reati contro la grammatica e la sintassi tedesca, nel 1940, con le sue 6 milioni di copie vendute, era il solitario favorito nella lista dei best-seller tedeschi, circa 5 milioni di copie prima di [[Rainer Maria Rilke]] e altri. "[59]
Richard Grunberger ha dichiarato che "nel 1936 la critica letteraria conosciuta fino a quel momento era stata abolita, da allora le recensioni seguirono uno schema: una sinossi di contenuti costellata di citazioni, commenti marginali sullo stile, un calcolo del grado di concorrenza con la dottrina nazista e una conclusione che indicava l'approvazione o altrimenti".[64]
Il Terzo Reich permise di leggere molta letteratura straniera, in parte perché riteneva che gli scritti di autori come [[John Steinbeck]] ed [[Erskine Caldwell]] confermassero la condanna dei nazisti alla società occidentale come corrotta.[65] Tuttavia, quando gli Stati Uniti entrarono in guerra, tutti gli autori stranieri furono rigorosamente censurati. I temi della letteratura nazista erano definiti come una serie di "espressioni letterarie consentite" largamente limitate a quattro soggetti: guerra, [[leggi razziali naziste|nazismo e razza]], sangue e suolo, e il movimento nazista."[66]
=== ''Fronterlebnis'' (Guerra come esperienza spirituale) ===
QuestoQuello del ''fronterlebnis'' era uno dei temi più popolari durante il periodo tra le due guerre. GliIn scrittoriesso hannogli scrittori celebratocelebravano "l'eroismo dei soldati di prima linea (nella [Prima[prima guerra mondiale]]), ... il brivido del combattimento e la sacralità della morte quando è al servizio della patria".[67] Scrittori popolari in questo genere includevano [[Ernst Jünger]] e [[Werner Beumelburg]], un ex ufficiale.[67] I libri di spicco comprendono le opere di [[Ernst Junger]] fra cui ''[[Nelle tempeste d'acciaio]]'' ([[1920]]), ''La lotta come esperienza interiore'' ([[1922]]), ''[[Fuoco e sangue. Breve episodio di una grande battaglia]]'' ([[1925]]), ''Il cuore avventuroso. Figurazioni e capricci'' ([[1929]]) e ''[[La mobilitazione Totale]]'' ([[1931]]).
=== ''Blut und Boden'' (sangue e suolo) ===
I romanzi inche trattavano questoil tema eranodel spesso"sangue caratterizzatie dasuolo" unadescrivono comunità di contadini istintivaistintive e legatalegate alalla suololoro terra che difendevadifendono da estranei che cercavanocercano di eliminareannientare il loro modo di vivere.[67] Il romanzo più famoso di questo genere era ''Il lupo mannaro'' di [[Hermann Löns]], pubblicato nel [[1910]].
=== Etnia storica ===
== Cinema e teatro ==
"La ''Reichsfilmkammer'' ("Camera del cinema del Reich") controllava la vivace industria cinematografica tedesca, mentre una Banca di credito del cinema (anch'essa sotto il controllo di Goebbels) centralizzava gli aspetti finanziari della produzione cinematografica".[70] Vennero realizzate all'incirca 1363 immagini promozionali di film durante il Terzo Reich (208 di queste furonovennero bandite dopo la seconda guerra mondiale per contenere la propaganda nazista).[71] Tutti i film realizzati nel Terzo Reich (inclusi lungometraggi, cortometraggi, cinegiornali e documentari) dovevano passare in rassegna dallo stesso Joseph Goebbels prima che potessero essere mostrati inal pubblico.[72]
La [[cultura di massa]] era regolata meno severamente di quella dell'[[alta cultura]], probabilmente perché le autorità temevano le conseguenze di un'ingerenza troppo pesante nell'intrattenimento popolare.[73] Così, fino allo scoppio della guerra, la maggior parte dei film di Hollywood potevano essere proiettati, tra cui ''[[Accadde una notte]]'', ''[[San Francisco (film)|San Francisco]]'' e ''[[Via col vento]]''. Mentre l'esecuzione della musica atonale eraveniva vietata, la proibizione del jazz era applicata meno rigorosamente. [[Benny Goodman]] e [[Django Reinhardt]] erano noti in tutta la Germania, e le principali band inglesi e americane di jazz continuarono ad esibirsi nelle grandi città tedesche fino allaallo scoppio della guerra mondiale; in seguito, le orchestre di ballo suonarono ufficialmente "[[swing]]" piuttosto che jazz proibito.[74]
Il 28 novembre 1940 è stato presentato a Berlino il film ''[[L'ebreo errante (film 1940)|L'ebreo errante]]'', che era chiaramente uno strumento utilizzato per promuovere l'ideologia nazista. L'uscita del film avvenne solo due mesi prima dell'annuncio degli ufficiali tedeschi sull'istituzione del ghetto a [[Łódź]]. Il film è stato ritratto nella stampa nazista come un documentario per enfatizzare il fatto che il cinema documentasse la verità, questo sebbene oggi sia ritenuto un mero mezzo di propaganda per sollevare odio contro la comunità ebraica nei suoi spettatori.[75]
Il regista della pellicola [[Fritz Hippler]] ha utilizzato numerose tecniche visive per ritrarre gli ebrei come una popolazione infestata, degenerata e affetta da varie malattie. Con l'intento di fornire allo spettatore uno sguardo approfondito sullo stile di vita ebraico, il film è stato ambientato anche a Łódź (che presto diventerà un ghetto) allora infestato da moscerini e ratti, per suggerire che quella fosse un'area pericolosa. Ad enfatizzare il senso di sporcizia del luogo c'era un avvertimento rilasciato dai funzionari del Reich, secondo cui Łódź è un'area di malattie infettive diffuse. Il regista ha utilizzato il cinema razzista per sostenere l'illusione che gli ebrei fossero parassiti e corruttori della cultura tedesca.[76]
Hippler fece uso di [[fuori campo (cinema)|voci fuori campo]] per citare discorsi di odio o statistiche fittizie dellasulla popolazione ebraica. Ha anche preso in prestito numerose scene da altri film e li ha presentati fuori dal contesto originale: ad esempio, una scena di un uomo d'affari ebreo negli Stati Uniti che nascondeva denaro era accompagnata da una falsa affermazione secondo cui gli uomini ebrei venivano tassati piùmaggiormente dei non ebrei negli Stati Uniti, il che eraveniva usato per insinuare che gli ebrei trattenevano denaro dal governo. Attraverso l'uso ripetitivo di angolazioni laterali sul popolo ebraico, che sono state giratigirate (senza che lo sapessero) mentre guardavano da dietro le loro spalle alla telecamera, ''L'ebreo errante'' ha creatoproposto un immaginario sfacciato e cospirante degli ebrei. Un'altra tecnica di propaganda era la sovrapposizione: Hippler sovrappose infatti la [[stella di David]] sulle cime delle capitali mondiali, insinuando un'illusione di dominio ebraico mondiale. [77]
''L'ebreo errante'' è noto per il suo antisemitismo e il suo uso del cinema nella fabbricazione della propaganda, per soddisfare Hitler e per abbracciare l'ideologia germanica che alimenterebbe una nazione a sostegno di un leader ossessivo.[78] "SulDa latoun punto di vista più leggero, un attore ebreo di nome Leo Reuss è fuggito dalla Germania per giungere a Vienna, dove si è tinto i capelli e la barba ed è diventato uno specialista in ruoli" 'ariani "', che sono stati molto elogiati dai nazisti. Era ebreo, ha firmato un contratto con la MGM e se n'è andato negli Stati Uniti".[79]
== Il Museo di Hitler ==
Mentre l'arte che doveva essere eliminata dalla collezione tedesca veniva venduta all'asta, l'artequella tedesca particolarmente apprezzata da Hitler doveva essere combinata per creare un imponente museo d'arte nella città natale di Hitler, [[Linz]], in Austria, per la sua collezione personale. Il museo che doveva essere terminato nel 1945 avrebbe dovuto allestire migliaia di mobili, dipinti, sculture e molte altre forme di artigianato. Il museo doveva essere conosciuto come "[[Führermuseum]]". Alla fine della primavera del 1940, collezionisti d'arte e i curatori dei musei si trovarono in una corsa contro il tempo per spostare migliaia di pezzi da collezione in clandestinità all'infuori dei territori che presto sarebbe potuti venire occupati dalla Germania, che presto avrebbe preso possesso dei manufatti artistici. Il 5 giugno di quell'anno si verificò un trasferimento particolarmente importante di migliaia di dipinti, includenti la ''[[Gioconda]]'', che vennero nascosti nell'[[abbazia di Loc-Dieu]], vicino a [[Martiel]], durante il caos portato dall'invasione tedesca. I mercanti d'arte facevano del loro meglio per nascondere le opere d'arte nei migliori posti possibili; [[Paul Rosenberg]] è riuscito a spostare oltre 150 grandi pezzi in una banca di [[Libourne]], chefra comprendevacui opere di [[Claude Monet|Monet]], [[Henri Matisse|Matisse]], [[Pablo Picasso|Picasso]] e [[Vincent van Gogh|van Gogh]]. Altri collezionisti fecero tutto il possibile per nascondere i loro tesori artistici francesi nei luoghi più sicuri; vennero riempite auto, o grandi casse dirette a [[Vichy]], o verso sud attraverso la Francia e in Spagna per raggiungere il trasporto in barca. Il mercante d'arte Martin Fabiani trasferì via nave grandi quantità di disegni e dipinti che fece arrivare nelle Bermuda di dominio inglese, dove sarebbero rimaste al sicuro. Tuttavia, quando il carico giunse sulle isole atlantiche, le complicazioni sorsero riguardo alla difficoltà di dimostrare che tali opere appartenessero alla Francia. I consoli britannici erano cauti sulle esportazioni e ispezionarono attentamente le spedizioni dalla Francia, dopodiché i beni di Fabiani furono trasferiti in Canada, sotto la responsabilità del cancelliere del tribunale del Canada, dove sarebbero dovuti rimanere fino alla fine della guerra. Spedizioni simili sono giunte a New York, tutte nel tentativo di proteggere i tesori artistici dalla confisca, dal furto e dalla distruzione.[80]
Alla fine di giugno, Hitler controllava la maggior parte del continente europeo. Ogniqualvolta i nazisti imprigionavano gli individui, i loro beni venivano confiscati; se erano stati abbastanza fortunati da fuggire, gli averi che non portavano con sé divenivano proprietà della Germania. Alla fine di agosto, ai funzionari del Reich fu concesso il permesso di accedere a qualsiasi container di spedizione e di rimuovere tutti gli oggetti desiderabili all'interno. Oltre a saccheggiare beni che dovevano essere spediti dai territori occupati, [[Arthur Seyss-Inquart]] autorizzò la rimozione di tutti gli oggetti trovati nelle case durante l'invasione, dopo di che entrò in vigore una lunga e approfondita ricerca sui tesori europei.[81]
Le opere d'arte divennero un'importante merce nell'economia tedesca: nessuno in Germania o nei paesi controllati dalle [[potenze dell'Asse]] fu autorizzato a investire al di fuori del nuovo territorio controllato dai tedeschi, che a sua volta creò un mercato autonomo. Con poche opzioni disponibili per gli investimenti, l'arte guadagnò grande importanza per chiunque avesse denaro, incluso lo stesso Führer, come una forma sicura di investimento, e funse persino nel commercio per la vita di altri. All'apice del commercio di manufatti artistici nel 1943, l'arte veniva venduta ai nazisti da Pieter de Boers, che era il capo dell'associazione olandese dei mercanti d'arte nonché il più grande venditore di beni artistici tedeschi nei Paesi Bassi, per garantire la libertà al suo impiegato ebreo. La domanda di opere d'arte ha cominciato ad aumentare drammaticamente, costringendo i prezzi a salire, e favorendo soltanto il desiderio di scoprire tesori nascosti all'interno dei territori occupati.[82]
Mentre proseguiva l'esplorazione dei nazisti all'interno della [[Amministrazione militare tedesca nella Francia occupata durante la seconda guerra mondiale|Francia occupata]], venne creata, per ordine del Führer, una lista che includeva tutte le grandi opere d'arte in Francia, e l'Unità monetaria tedesca iniziò ad aprire unità bancarie private che contenevano innumerevoli proprietà dei collezionisti e possibili oggetti sulla lista. Il proprietario del caveau doveva essere presente. Un'indagine particolare su un caveau è stata quella di Pablo Picasso: per evitare la confisca delle sue opere d'arte da parte dei nazisti, l'artista ha confezionato astutamente le sue opere in modo caotico in mezzo a quelle numerose di artisti della sua collezione, con il risultato che gli investigatori pensarono che niente nella collezione fosse significativo, e non presero nulla.[83]
Quando le confische cominciarono ad accumularsi in grandi quantità, gli oggetti riempirono il [[Louvre]] e costrinsero i funzionari del Reich a utilizzare il [[Galleria nazionale dello Jeu de Paume|Jeu de Paume]], un piccolo museo, per avere ulteriore spazio e per avere una corretta visione di tutte le opere accumulate. Hitler ora poteva decidere a chi sarebbero spettate le opere fino a quel momento confiscate: nella prima scelta, il Führer avrebbe determinato quali sarebbero state le opere che avrebbero occupato la sua collezione, la seconda scelta determinato quali manufatti artistici sarebbero entrate a far parte delle raccolte della ''[[Reichsmarschall]]''; la terza era destinata a tutto ciò che era utile per sostenere l'ideologia nazista mentre una quarta categoria avrebbe deciso quali opere sarebbero spettate ai musei tedeschi. TuttoTutta questa arte doveva essere valutatovalutata e pagatocomprata, e il ricavato così ottenuto destinato agli orfani di guerra francesi.[84]
Hitler ordinò anche la confisca delle opere d'arte francesi di proprietà dello stato e delle città. I funzionari del Reich decisero ciò che sarebbe rimasto in Francia e ciò che invece sarebbe stato inviato a Linz. Ulteriori ordini daldel Führer comprendevano anche il ritorno in Germania di opere d'arte saccheggiate in passato da [[Napoleone Bonaparte]] dalla Germania in passato. A Napoleone viene attribuito infatti il primato indiscusso di aver confiscato la più grande quantità di arte nella storia.[85]
=== Furti d'arte durante il regime nazista ===
== Voci correlate ==
* [[Architettura nazista]]
* [[Arte degenerata]]
* [[Cultura di Weimar]]
* [[Dipinti di Adolf Hitler]]
* [[Propaganda nella Germania nazista]]
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