Onomatopea: differenze tra le versioni
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{{NN|linguistica|novembre 2009}}
L<nowiki>'</nowiki>'''onomatopea''' (talvolta anche '''onomatopeia'''<ref>{{Cita web|url = http://etimo.it/?term=onomatopea&find=Cerca|titolo = Onomatopeia, Onomatopea|autore = [[Ottorino Pianigiani]]|sito = [[Vocabolario etimologico della lingua italiana]]|editore = http://etimo.it|accesso = 22 maggio 2014|urlarchivio
[[File:Clocks no tic tac.JPG|thumb|upright=1.4|No tic tac]]
Ne sono esempi ''gracchiare'', ''strisciare'', ''bisbiglio'', ''rimbombo,'' ecc. e alcuni versi di animali diventati parole, come il ''bau bau'' del cane, il ''miao'' del gatto, il ''pio pio'' del pulcino.
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Per il loro valore evocativo le onomatopee hanno particolare rilievo nella poesia. Emblematica ''[[La pioggia nel pineto]]'' di [[Gabriele d'Annunzio]], in cui le onomatopee si uniscono al ritmo per creare uno speciale effetto estetico; ricche di onomatopee le opere di [[Giovanni Pascoli]] di cui si vedano per esempio i seguenti due versi tratti dalla poesia ''Valentino'': "e le galline cantavano, ''Un cocco! / ecco ecco un cocco un cocco per te!''".
Di diversa considerazione la produzione di [[Filippo Tommaso Marinetti]] e dei [[Futuristi]]: Marinetti scriveva infatti nel 1914:<ref>{{Cita web|url = http://www.homolaicus.com/arte/futurismo/testi/manifesti/scienza.htm|titolo = Lo splendore geometrico e meccanico e la sensibilità numerica|autore = F.T.Marinetti|data = 18 marzo 1914|accesso = 24 maggio 2014|urlarchivio
{{quote|Il nostro amore crescente per la materia, la volontà di penetrarla e di conoscere le sue vibrazioni, la simpatia fisica che ci lega ai motori, ci spingono all'uso dell'onomatopea. Il rumore, essendo il risultato dello strofinamento o dell'urto di solidi, liquidi o gas in velocità, l'onomatopea, che riproduce il rumore, è necessariamente uno degli elementi più dinamici della poesia. Come tale l'onomatopea può sostituire il verbo all'infinito, specialmente se viene opposta ad una o più altre onomatopee. (Es.: l'onomatopea tatatata delle mitragliatrici, opposta all'urrrrraaaah dei Turchi, nel finale del capitolo "PONTE", del mio ZANG TUMB TUMB)}}
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== Nei fumetti ==
{{vedi anche|Onomatopea (fumetti)}}
Per ultimo si veda la particolarità offerta dal [[fumetto]], nel quale le onomatopee vengono inserite allo scopo di aumentare la partecipazione empatica del lettore<ref name=pedagogia>{{cita libro|titolo=Il fumetto fra pedagogia e racconto|edizione=Collana Lapilli n.5|autore=Gianna Marrone|editore=Tunué|anno=2005|ISBN=
==Note==
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