Robert Faurisson: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: passaggio degli url da HTTP a HTTPS
Riga 100:
Le tesi di Faurisson furono avversate da numerosi studiosi di diverse specializzazioni, tra cui [[Pierre Vidal-Naquet]], [[Georges Wellers]], [[Jean-Claude Pressac]] e [[Robert Jan van Pelt]]. Le principali critiche sulla problematica tecnica inerente alle camere a gas giunsero dagli ultimi due, che dimostrarono in una serie di studi storico-ingegneristico-chimici la possibilità tecnica nonché la reale esistenza delle camere a gas ad Auschwitz.
 
Il Rapporto Rudolf, che viene attualmente sostituito al Rapporto Leuchter come base chimico/scientifica delle tesi negazioniste, è stato sottoposto a critica, oltre che dalle risultanze delle analisi dell'"Istituto di ricerca forense" di Cracovia, dal farmacologo americano Richard J. Green<ref>[http://www.holocaust-history.org/auschwitz/chemistry/ R. J. Green, ''The Chemistry of Auschwitz'']; [http://www.holocaust-history.org/auschwitz/chemistry/blue/ R. J. Green, ''Leuchter, Rudolf & the Iron Blues''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080517043351/http://www.holocaust-history.org/auschwitz/chemistry/blue/ |data=17 maggio 2008 }}: [http://www.holocaust-history.org/auschwitz/chemistry/not-the-science/ R. J. Green e J. McCarthy, ''Chemistry is Not the Science: Rudolf, Rhetoric & Reduction''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080604152626/http://www.holocaust-history.org/auschwitz/chemistry/not-the-science/ |data=4 giugno 2008 }}</ref>, secondo il quale le tracce rinvenute sono del tutto compatibili scientificamente con l'esistenza di camere di sterminio nelle strutture indicate. Rudolf e altri negazionisti replicarono a Green<ref>{{de}}{{collegamento interrotto|1=[http://www.vho.org/VffG/1999/1/RudDas3.html “Das Rudolf Gutachten in der Kritik, Teil 2,” Vierteljahreshefte für freie Geschichtsforschung 3(1) (1999), pp. 77-82] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }};{{en}} [http://www.vho.org/GB/c/GR/Green.html “Some considerations about the ‘Gas Chambers' of Auschwitz and Birkenau”]; {{en}}[http://www.vho.org/GB/c/GR/CharacterAssassins.html G. Rudolf, “Character Assassins”]; {{en}}[http://www.vho.org/GB/c/GR/Evasions.html G. Rudolf, “Dr. Richard Green's Evasions”].</ref>, nel tentativo di coinvolgere Green in una lunga ''querelle'' all'interno della quale essi avrebbero potuto giocare il ruolo di "controparte scientifica". Le numerose argomentazioni degli oppositori del negazionismo sono state raccolte nel volume del cardiologo italiano Francesco Rotondi<ref>''Luna di miele ad Auschwitz. Riflessioni sul negazionismo della Shoah'', Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2005, con [http://www.tecalibri.info/R/ROTONDI-F_auschwitz.htm scheda e indice in rete]. Una risposta di Franco Rotondi alle critiche del negazionista Carlo Mattogno si trova in rete sul [httphttps://francorotondi.blogspot.com/2007_01_01_archive.html suo blog (11 gennaio 2007)].</ref>.
 
Il professore di architettura [[Robert J. van Pelt]], che aveva partecipato come consulente della difesa nel 1999/2000 a un processo intentato da [[David Irving]] contro [[Deborah Lipstadt]] nel corso del quale Irving aveva presentato il rapporto Rudolf come proprio ''[[affidavit]]'', nella sua successiva opera basata sul suo rapporto processuale<ref>{{en}}[http://www.holocaustdenialontrial.com/evidence/van.asp Rapporto-Pelt].</ref> pubblicata nel [[2002]]<ref>R. J. van Pelt, ''The Case for Auschwitz. Evidence from the Irving Trial'', Indiana University Press, Bloomington 2002</ref> criticò approfonditamente il rapporto Rudolf analizzando la questione delle camere a gas di Auschwitz dal punto di vista storico e ingegneristico, col sostegno di documenti del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, di una serie di testimonianze dell'epoca e l'apporto di altri ingegneri e chimici. Fra le testimonianze, vi fu quella di Michal Kula, che fu il costruttore delle colonne metalliche per l'immissione dei gas nelle camere di sterminio<ref>[http://www.holocaust-history.org/auschwitz/intro-columns/] Il paragrafo dedicato alle colonne per l'immissione dello Zyklon-B nelle camere a gas.</ref>. I negazionisti affermarono che le testimonianze erano inaffidabili (è da notare che per i negazionisti non esiste nessuna testimonianza attendibile per il processo dello sterminio, nemmeno quelle dei tedeschi rei confessi) e rilevarono la presunta mancanza di resti visibili di fori per gli apparati descritti (o per altri mezzi di immissione) tra le macerie del tetto di una delle camere a gas di Auschwitz (secondo lo slogan di Faurisson: ''no holes, no holocaust'')<ref>Tra questi Robert Countess (R. H. Countess, "The Kula Kolumn: Exactitude in Action", destinato al volume in onore di Faurisson pubblicato nel [[2004]] ([http://vho.org/tr/2004/1/Countess56-61.html testo in rete in inglese]) e lo stesso Rudolf (con un [http://www.vho.org/GB/c/GR/RudolfOnVanPelt.html Risposta di Rudolf a Van Pelt] testo pubblicato in rete, in inglese, che esamina in dettaglio i racconti dei testimoni che trattarono dell'inserzione del gas, ritenuti da lui inattendibili, e numerosi particolari tecnici.<!-- {{citazione necessaria|Nel [[2006]] è stata pubblicato un volume di Rudolf e [[Carlo Mattogno]] ''Auschwitz: The Case Against Insanity'', nel quale i due sostenitori del revisionismo accusano Van Pelt di mancanza di competenza tecnica.}} --></ref>. Sulla presenza di questi fori si è sviluppata una diatriba, visto che tali aperture effettivamente esistono tuttora<ref>[http://www.nizkor.org/hweb/camps/auschwitz/1998-keren-images.html] I fori sul tetto delle camere a gas ad Auschwitz</ref>, ma i negazionisti ritengono che siano stati fatti ad arte o che in realtà non siano quel tipo di fori di cui si parla. In conclusione, il giudice della causa fra Irving e Deborah Lipstadt dette completamente ragione alla seconda, confermando giudiziariamente le conclusioni di van Pelt e rigettando il rapporto Rudolf.