Simposio (Platone): differenze tra le versioni

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== Fedro ==
Il primo a parlare tra gli invitati è Fedro. Egli afferma che [[Eros]] è il più antico fra tutti gli [[divinità|dèi]] ad essere onorato, come attestano [[Esiodo]], nella ''[[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]]'', e [[Acusilao]], i quali all'origine del mondo pongono il Caos e la [[Terra]] e quindi anche Amore. Inoltre, [[Parmenide]] sostiene che la [[Giustizia]] «per primoprima, fra tutti gli dei, si prese cura di Amore»<ref>Friedrich Solmsen, ''Parmenides and the Description of Perfect Beauty in Plato's Symposium'', The American Journal of Philology, Vol. 92, No. 1 (Jan., 1971), pp. 62-70.</ref>. È Eros a spingere amante e amato a gareggiare in coraggio, valore, nobiltà d'animo: gli [[esercito|eserciti]], se costituiti da tutti amanti e amati, sono imbattibili:
 
{{Citazione|Se vi fosse dunque qualche possibilità perché una città o un esercito fossero costituiti per intero da amatori e da amati, non vi è modo per cui potessero disporre meglio la propria esistenza tenendosi lontani da ogni bruttura e gareggiando tra di loro in desiderio di gloria, e combattendo insieme gli uni con gli altri, essi vincerebbero, anche se in pochi, per così dire, tutti gli uomini. Infatti l'uomo che ama sarebbe disposto ad essere visto da tutti gli altri mentre abbandona la posizione o getta via le armi più che dal proprio amato e sceglierebbe di morire più volte invece di questo. E quanto ad abbandonare l'amato o non portargli aiuto quando corre pericolo non c'è nessun vile a tal punto che amore stesso non lo renda pieno di ardore in valore, tanto da eguagliarlo anche a chi è valorosissimo in natura...|''Simposio'' 178e-179a; trad.: G. Giardini}}