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'''Rètimo''', o '''Retimno'''<ref name="EI">{{Enciclopedia italiana | autore =
[[Margherita Guarducci]] | volume = 29 | anno = 1936 }}</ref> (in passato anche ''Rettimo''; {{lang-el|
A seguito della riforma amministrativa detta [[Programma Callicrate]] (in vigore dal gennaio [[2011]]<ref>{{cita web|url=http://www.kedke.gr/uploads2010/FEKB129211082010_kallikratis.pdf|titolo=Programma Callicrate|accesso=4 aprile 2011}}</ref>), che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, Retimo è ora capoluogo di un comune con un'estensione di 397 km² e 55.525 abitanti. La città è sede dell'Università di Creta e uno dei principali poli culturali dell'isola.
== Geografia fisica ==
La città di Retimo è situata nella metà occidentale di Creta lungo la costa del [[Mar Egeo]], 140
== Storia ==
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Durante il periodo ottomano la città mantenne il proprio impianto urbanistico originario, ma le chiese furono trasformate in moschee e si elevarono nuovi minareti; le antiche case dei patrizi veneziani che avevano abbandonato l'isola furono poi adattate al gusto dei nuovi padroni. Nei due secoli e mezzo di amministrazione ottomana la città conobbe un periodo di decadenza e la tendenza all'insabbiamento del porto ridusse ulteriormente il ruolo di Retimo a livello commerciale. Nel [[XIX secolo]], come del resto in tutta l'isola, crebbe l'insofferenza greca verso i governanti ottomani e si moltiplicarono gli episodi di resistenza, fra cui l'insurrezione del [[1866]] che culminò nell'ancor oggi celebrato sacrificio collettivo nel monastero di [[Arkadi]].
[[File:Loggia Rethymnou.JPG|sinistra|miniatura|La loggia veneziana]]
Nel [[1897]], anno in cui fu costituito lo [[Creta (stato)|Stato autonomo di Creta]] sotto la giurisdizione formale della Sublime Porta, iniziò un rapido processo di avvicinamento dell'isola al [[Regno di Grecia]], processo che culminò con la definitiva annessione nel [[1913]] e con l'esodo della minoranza turca che da secoli si era stabilita sull'isola per effetto dello scambio di popolazioni sancito dal [[Trattato di Losanna (1923)|Trattato di Losanna]] ([[1924]]).
Durante la [[seconda guerra mondiale]] Retimo, come altre città cretesi della costa settentrionale, fu duramente bombardata dalla [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] in previsione di uno sbarco delle truppe tedesche che avvenne nel maggio [[1941]] ([[battaglia di Creta]]), ma fortunatamente le distruzioni e la successiva ricostruzione del dopoguerra non alterarono l'aspetto della città, che tuttavia continuò a versare in uno stato di arretratezza: la corrente elettrica giunse solo nel [[1960]]. Grazie al turismo soprattutto internazionale, sviluppatosi continuamente a partire dal [[1970]], e ai fondi di sviluppo dell'[[Unione europea|Unione Europea]], la città ha vissuto una rinascita che nel giro di pochi decenni le ha riassegnato il ruolo di capitale culturale dell'isola.[[File:Crete Rethymno1 tango7174.jpg|thumb|center|Vista panoramica di Retimo|440x440px]]
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