Partito Repubblicano Italiano: differenze tra le versioni

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==Storia dal 1946 ad oggi==
 
Nel settembre 1946, pochi mesi dopo le elezioni per l'[[Assemblea Costituente]], si verifica l'evento che caratterizzerà il partito per tutti gli anni a venire: l'adesione di [[Ugo La Malfa]], già esponente del [[Partito d'Azione]].
 
Nell'aprile del [[1947]] Ugo La Malfa viene designato a rappresentare l'Italia al [[FMI|Fondo Monetario Internazionale]]. L'anno seguente è nominato Vicepresidente dell'Istituto.
 
===Le prime elezioni del [[1948]] e l'alleanza di centro===
All'indomani delle elezioni del [[1948]], con la segreteria di [[Randolfo Pacciardi]], il PRI si sposta al centro.
L'alleanza con il centrismo dura fino al [[1957]], quando i repubblicani ritirano l'appoggio esterno al governo [[Antonio_Segni|Segni]]; Randolfo Pacciardi, messo in minoranza, lascia la direzione del partito. Nel [[1959]] La Malfa assume la direzione de "[[La Voce Repubblicana]]". Nel [[1965]] diventa segretario del partito. Dai primi anni sessanta il PRI era rientrato stabilmente nella maggioranza di governo.
 
===Anni Sessanta e Settanta: la guida di La Malfa===
Dai primi [[anni 1960|anni Sessanta]] il PRI rientra stabilmente nella maggioranza di governo. Tale collaborazione andrà in crisi nel [[1974]], per dissidi in materia di politica economica.
In quell'anno, infatti, La Malfa esce col PRI dalla maggioranza per divergenze sulla politica economica col ministro del Bilancio Antonio Giolitti. Il politico siciliano era fautore di una gestione rigorosa della finanza pubblica, basata su scelte capaci di privilegiare gli investimenti piuttosto che le spese.
 
Nei primi mesi del [[1979]], il Capo dello Stato affida a Ugo La Malfa l'incarico di formare il nuovo governo. Il tentativo non riesce, e il 21 marzo viene varato il quinto governo [[Giulio Andreotti|Andreotti]], del quale la Malfa è comunque vicepresidente. Cinque giorni dopo La Malfa muore, colto da un male improvviso. In settembre il Pri elegge [[Bruno Visentini]] presidente e [[Giovanni Spadolini]] segretario del partito.
 
===Anni Ottanta: Spadolini e la nascita del ''Pentapartito''===
Negli anni ottanta Spadolini prima e il figlio di Ugo [[Giorgio La Malfa]] poi legano il PRI al Pentapartito, che dal 1983 al 1990 governa l'Italia. Il PRI romperà con la maggioranza nel 1991 in merito alla "Legge Mammì" sulle telecomunicazioni. Gli avvenimenti più importanti degli anni ottanta:
 
Nel giugno [[1981]] Giovanni Spadolini diventa il primo Presidente laico del Consiglio dei Ministri nella storia repubblicana. Riprendono dopo alcuni anni di chiusura le pubblicazioni de "La Voce Repubblicana", sotto la direzione dello stesso Spadolini. Nel [[1983]] il PRI raccoglie con Spadolini oltre il 5% dei voti, massimo storico.
 
Nel luglio [[1987]], all'indomani delle elezioni politiche del [[14 giugno]], Giovanni Spadolini viene eletto alla carica di presidente del [[Senato]]. Il [[12 settembre]] dello stesso anno il Consiglio nazionale elegge il suo successore: è Giorgio La Malfa il nuovo segretario politico del Pri.
Nel [[1983]] il PRI raccoglie con Spadolini oltre il 5% dei voti, massimo storico.
 
Nel luglio [[1987]], all'indomani delle elezioni politiche del 14 giugno, Giovanni Spadolini viene eletto alla carica di presidente del [[Senato]]. Il 12 settembre dello stesso anno il Consiglio nazionale elegge il suo successore: è Giorgio La Malfa il nuovo segretario politico del Pri.
 
===Anni Novanta: Giorgio La Malfa segretario===
Nel mese di ottobre del [[1992]] nasce una nuova formazione politica, [[Alleanza Democratica]], promossa dallo stesso PRI, con lo scopo di accelerare il cammino delle riforme istituzionali.
 
Nel gennaio [[1994]] il partito decide di abbandonare lo schieramento progressista per allearsi, alle elezioni politiche, con il [[Patto Segni|Patto per l'Italia]] di [[Mario Segni|Segni]] e [[Mino Martinazzoli|Martinazzoli]].
 
===L'adesione all'Ulivo===
Nel [[1995]]: il PRI entra nell'nel[[Ulivo (politica)|l'Ulivo]]. Preso atto della impossibilità di dare vita ad una alternativa centrista, il partito repubblicano, così come il [[Partito popolare italiano]], decide di avvicinarsi alle forze di centrosinistra con l'intendimento di creare uno schieramento di unità nazionale che sappia affrontare i problemi del paese.
 
Alle elezioni del [[1996]], il Pri decide di presentarsi nell'alleanza di centro-sinistracentrosinistra e nella quota proporzionale con il Partito popolare, sostenendo la candidatura di [[Romano Prodi]] a capo del Governo.
 
===Elezioni politiche del [[2001]]: l'alleanza con Berlusconi===
Alle elezioni del [[1996]], il Pri decide di presentarsi nell'alleanza di centro-sinistra e nella quota proporzionale con il Partito popolare.
A fine legislatura (dopo cinque anni di governi dell'Ulivo a guida Prodi, D'Alema e Amato) il PRI decide di cambiare schieramento: a [[gennaio]] del [[2001]] si svolge a [[Bari]] il XLII Congresso del partito, che decreta l'adesione alla [[Casa delle Libertà]].
L'on. [[Luciana Sbarbati]], in aperta polemica con i vertici del PRI per questa decisione, esce dal partito e guida un fronte di scissionisti che daranno vita al [[Movimento Repubblicani Europei]], alleato del centrosinistra e oggi membro della [[Federazione dell'Ulivo]].
 
L'on.I [[Lucianarisultati Sbarbati]]del escecongresso daldel partito.2001, Nascein il [[Movimento Repubblicani Europei]]effetti, che stringe un'alleanza col centro-sinistra. Questo congresso è statosaranno poi annullatoannullati dal tribunaleTribunale di Roma nel maggio [[2004]] per non aver rispettato gli statuti del partito, dando ragione all'on. Sbarbati.
Nel mese di gennaio del [[2001]] si svolge a [[Bari]] il XLII Congresso del partito. Il PRI decide di allearsi con la [[Casa delle Libertà]].
L'on. [[Luciana Sbarbati]] esce dal partito. Nasce il [[Movimento Repubblicani Europei]], che stringe un'alleanza col centro-sinistra. Questo congresso è stato poi annullato dal tribunale di Roma nel maggio [[2004]] per non aver rispettato gli statuti del partito, dando ragione all'on. Sbarbati.
 
===Nuovo leader è Francesco Nucara===
Il [[6 ottobre]] 2001 Giorgio La Malfa, dopo 14 anni, lascia la segreteria del partito per assumerne la Presidenzapresidenza. Il consiglio nazionale del partito elegge come nuovo segretario nazionale l'on. [[Francesco Nucara]].
 
Ad ottobre del [[2002]] il XLIII Congresso nazionale del partito che si svolge a Fiuggi conferma le scelte del congresso di Bari e la collocazione del partito nell'alleanza della Casa delle libertàCdL.
 
A giugno del [[2003]], sono ripreseriprendono le pubblicazioni de "La Voce Repubblicana", sotto la direzione di Francesco Nucara.
 
Intanto, il PRI partecipa alla formazione dei governi [[Governo Berlusconi II|Berlusconi II]] e [[Governo Berlusconi III|III]], rinsaldando la sua alleanza con la [[Casa delle Libertà]] e guardando con favore al progetto politico di un partito unico dei moderati che aggreghi tutte le forze del centrodestra.