Polikarpov I-16: differenze tra le versioni

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=== L'evoluzione ===
Costruito in diverse serie, per un totale di circa 20 mila.000 esemplari nell'arco di un decennio, l'I-16 venne realizzato in diverse versioni. Al prototipo equipaggiato con un [[motore radiale]] [[Shvetsov M-22|M-22]] da 450 [[cavallo vapore britannico|hp]], il [[Regno Unito|britannico]] [[Bristol Jupiter]] costruito su [[licenza (economia)|licenza]] in Unione Sovietica, armato con due [[mitragliatrice|mitragliatrici]] [[ShKAS]] [[calibro (armi)|calibro]] [[7,62 × 54 mm R|7,62 mm]], e capace di raggiungere i 360 [[chilometro orario|km/h]], seguirono ben presto le varianti I-16, I-16.4 (nota anche come Z.K.B. 12 bis) ed I-16.5.<ref name="Fabbri p321-328" />
 
La potenza installata salì dai 400 CV dello I-16.1 ai 725 dell'[[Shvetsov M-25|M-25]] impiegato nelle versioni successive, ed anche se il peso del veicolo passò da 1&nbsp;300 a 1&nbsp;400 ed a 1&nbsp;450 [[chilogrammo|kg]] (anche a causa dell'introduzione della blindatura a protezione del pilota sullo I-16.5), le prestazioni denunciarono un sensibile incremento, con velocità massime che, per il I-16.4, variavano tra i 398 [[chilometro orario|km/h]] a [[livello del mare]] ed i 455 a quota 3&nbsp;000 m, grazie all'adozione di un motore [[sovralimentazione|sovralimentato]], con salita a 5&nbsp;000 m in 6 [[minuto|min]].<ref name="Fabbri p321-328" />
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=== Sistemi ed impianti ===
Il carrello era triciclo posteriore, con 2 gambe anteriori retrattili carenate nell'ala e "ruotino" di coda, in effetti un semplice slittino di metallo, persino più semplice del solito. Una delle limitazioni degli I-16 fu la mancanza, in generale, della radio.
 
=== Superfici alari ===
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=== In Finlandia nella Guerra d'Inverno ===
Tra il 1939 e il 1940, durante la [[Guerra d'inverno]] in cui si fronteggiarono [[Finlandia]] ed Unione Sovietica, l'I-16 (soprannominato "Isak", asinello, dai piloti sovietici) si dimostrò un rivale pericoloso, anche per gli abilissimi piloti finlandesi con i loro caccia [[Fokker D.XXI]], [[Morane-Saulnier MS.406]] e [[Gloster Gladiator]], conseguendo alcuni successi ma non ottenendo mai un dominio completo, nonostante la superiorità aerea.<ref name="Fabbri p321-328" />
Gli I-16 furono spesso sconfitti dai caccia coevi, anche non necessariamente più moderni, ma alla fine furono gli Zero e i Bf 109F ad annientarli. Ancora nel 1941 gli I-16 erano numerosi in servizio, ma i loro reparti furono devastati a terra e poi in aria, iniziando dal tremendo attacco del 22 giugno 1941 dell'[[Operazione Barbarossa]] . Nonostante la loro maneggevolezza e molte doti positive, per quel tempo gli I-16 erano definitivamente superati, ma il loro concetto, motore più potente e abitacolo chiuso, fu ripreso da un altro ottimo apparecchio, il [[Lavochkin La-5|La-5FN/La-7]].
 
=== Operazione Barbarossa ===