Celadon: differenze tra le versioni

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[[File:Korea-Goryeo celadon-Incense burner-01.jpg|thumb|Incensiere in celadon della dinastia coreana di [[Goryeo]] ([[Corea del Sud]], Tesoro nazionale n. 95; collezione del [[Museo nazionale della Corea]])]]
 
Il '''celadon''' è un tipo di [[ceramica]], proprio della [[Cina]] ([[Lingua cinese|cinese]]: 青瓷, [[pinyin]]: ''qingci'') e dell'[[Estremo Oriente]], tipico della [[Corea]] del periodo [[Goryeo]] ([[918]]-[[1392]]), che utilizza una vetrinatura (cioè uno smalto vetroso) verde o blu-grigia traslucida. Le ceramiche celadon dell'epoca Goryeo (o Koryŏ) sono gli oggetti d'arte coreani più conosciuti al mondo. Si trovano tuttavia celadon primitivi in Cina, dove fu inventato nella regione di [[Yue (stato)|Yue]], nel bacino del [[Chang Jiang]], e altri di epoca posteriore. Il celadon è particolarmente apprezzato in Asia, perché permette di ottenere il colore della [[giada]], la pietra sacra per eccellenza.
 
I celadon devono il loro nome, utilizzato per la prima volta in [[Francia]], al caratteristico colore verde pallido, che in [[Lingua francese|francese]] si indica appunto con ''céladon''. La parola a sua volta deriva da Céladon, personaggio di un romanzo "[[Preziosismo|preziosista]]" del [[1607]], ''[[L'Astrea]]'', il cui costume di pastore era ornato di nastri verde chiaro.<ref>Il nome Céladon deriva dal [[Lingua greca|greco]] κελάδων, propriamente "il risonante", dal nome di un guerriero nelle ''[[Metamorfosi (Ovidio)|Metamorfosi]]'' di [[Ovidio]], 5, 144 ds TLL s.v. Vedi [http://www.cnrtl.fr/etymologie/celadon Etimologia di ''céladon''] sul sito del Centre national de ressources textuelles et lexicales (CNRTL)</ref> Il romanzo ''[[L'Astrea]]'' d'[[Honoré d'Urfé]] fu scritto in un periodo in cui i prodotti ''qingci'' dei laboratori cinesi di Longquan acquistavano popolarità in [[Francia]]: il colore delle porcellane cinesi fu allora paragonato alle vesti di Céladon e questa associazione è rimasta, ripresa poi in altre lingue occidentali.
 
== Tecnica e decorazione ==
Il colore blu verde del celadon proviene da una piccola quantità di [[ossido]] di [[ferro]] inclusa nella vetrina al momento della cottura in atmosfera riducente (con una limitata quantità di ossigeno all'interno della fornace). Una cottura ossidante (con una grande quantità d'aria) dà alla vetrinatura un colore giallo bruno. Capita che, durante il raffreddamento, il forno si riossigeni e alcuni vasi presentino entrambi i colori.
 
I vasi del periodo Koryŏ utilizzavano anche l'applicazione di decori all'[[ingobbio]] neri o bianchi, depositati nelle incisioni fatte nell'argilla ancora umida e il cui eccesso viene poi asciugato. Questa tecnica dà un effetto prossimo a quello dell'[[intarsio]].
 
La vetrinatura rossa è ottenuta grazie ad un [[ossido di [[rame]].
 
Durante il [[Dinastia Chosŏn|periodo Chosŏn]], si diffuse la vetrinatura grigia alle ceneri.