Anime: differenze tra le versioni
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=== Regia cinematografica ===
Una delle innovazioni cruciali introdotte dagli ''anime'' è dunque quella delle tecniche di ripresa utilizzate per compensare l'animazione limitata, molto simili a quelle impiegate nella regia cinematografica. Tra i movimenti di camera e gli effetti più usati si possono distinguere: il ''fix'', ossia il fermo immagine; lo ''sliding'', lo scorrimento del disegno attraverso l'inquadratura; lo ''zoom'', in cui la cinepresa si avvicina o si allontana; il ''fairing'', una tecnica basata sul posizionamento e la distanza relativa dei disegni per accelerare o rallentare il movimento di un elemento; il ''pan'', quando la cinepresa effettua una ''panoramica'' orizzontale del frame; il ''tilt'', quando la panoramica è verticale; il ''follow'', simile al pan, con la cinepresa che segue l'azione, o un singolo elemento della stessa da ferma (''follow pan'') oppure ancora lo stesso elemento ma fianco a fianco (''tracking''); il ''fading'', ossia la [[dissolvenza]] al nero o incrociata (spesso su un fotogramma fisso molto curato); il ''wipe'', in cui l'immagine successiva spinge quella precedente fuori dall'inquadratura; lo ''split screen'', in cui l'inquadratura viene suddivisa in più parti, ciascuna con una visuale diversa della stessa scena; il ''backlighting'', in cui al frame viene aggiunto un cel nero tranne che per la parte che si vuole illuminare.<ref>{{Cita|Cavallaro 2007|p. 12-13|Cavallaro2007}}.</ref><ref>{{Cita|Pellitteri 2002|p. 235|Pellitteri2002}}.</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Scott Frazier|anno=1998|url=http://www.ex.org/3.1/10-bts1.html|titolo=Japanese animation camera work|volume=3|numero=1|lingua=inglese|rivista=EX|urlmorto=sì|accesso=9 agosto 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080511211110/http://www.ex.org/3.1/10-bts1.html|dataarchivio=11 maggio 2008}}</ref>
=== Dilatazione temporale ===
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=== Europa ===
Uguale se non maggiore diffusione televisiva gli ''anime'' hanno avuto in [[Europa]]: a parte l'[[Italia]], di cui si è detto, anche [[Spagna]] e [[Francia]] hanno infatti subito, a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, una "pacifica invasione". In effetti, in Francia i primi ''anime'' furono trasmessi già nel [[1974]], con le serie ''Le Prince Saphir'' (''Ribbon no kishi'') e ''Le Roi Leo'' (''Jungle Taitei''), ma l'importazione massiccia iniziò solo dopo il successo della serie ''Goldorák'' (''UFO Robo Grendizer''), trasmessa nel 1978.<ref>{{Cita|Gosling 1996||Gosling1996}}. Attualmente la Francia è il maggior editore europeo di animazione giapponese con società di rilievo come la [http://www.beez-ent.com/ Beez Entertainment] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081106175500/http://www.beez-ent.com/ |date=6 novembre 2008 }} e la [http://www.dybex.com Dybex].</ref> In Spagna al principio degli anni ottanta andarono in onda serie come ''Mazinger Z'', ''El Vengador'' (''[[Jeeg robot d'acciaio|Kotetsu Jeeg]]''), ''Capitán Harlock'', ''Star Blazers'' e poi ''Robotech'',<ref name=Garcia>{{Cita web|url=http://www.geocities.com/Hollywood/Derby/8798/anime.htm|autore=Acier Garcia|titolo=El anime en España: la mediocridad al poder|data=1999|deadurl=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071209070745/http://www.geocities.com/Hollywood/Derby/8798/anime.htm|urlarchivio2=https://www.webcitation.org/query.php?url=http://www.geocities.com/Hollywood/Derby/8798/anime.htm|dataarchivio2=26 ottobre 2009|dataarchivio=9 dicembre 2007}}. URL consultato il 30 dicembre 2007.</ref> anche se fu il successivo arrivo de ''Los Caballeros del Zodiaco'' (''Saint Seiya'') e di ''Dragon Ball'' a decretare l'esplosione del fenomeno anche lì.<ref name=Gosling /><ref name=Garcia /> In entrambi questi paesi, tuttavia, similmente a quanto accaduto in Italia, gli ''anime'' hanno suscitato forti polemiche, subendo spesso anche qui interruzioni e censure.<ref name=Gosling /> In [[Germania]], invece, dove non vi è stata una serie di particolare successo a fare da traino, la programmazione televisiva degli ''anime'' è un fenomeno piuttosto recente. Le prime poche serie trasmesse nell'allora [[Germania Ovest]], da ''Speed Racer'' (''[[Superauto Mach 5|Mach Go! Go! Go!]]'') nel [[1971]] a ''Captain Future'' (''[[Capitan Futuro (anime)|Captain Fuchā]]'') nel [[1980]], non ebbero grande riscontro, anche perché talvolta accusate di essere troppo violente e inadatte ai bambini; solo con la successiva trasmissione di serie come ''[[Lady Oscar]]'' (''Versailles no bara'') e le sportive ''Kickers'' (''Ganbare! Kickers'') e ''Mila Superstar'' (''[[Mimì e la nazionale di pallavolo|Attack No. 1]]''), a metà degli anni novanta, l'animazione giapponese ha trovato maggior spazio nella programmazione delle TV tedesche.<ref>{{Cita|Gosling 1996||Gosling1996}}. A favorire una precoce diffusione televisiva degli ''anime'' in Germania non bastò la co-produzione nippo-tedesca di ben due serie: ''Heidi'' (''[[Heidi (anime)|Alps no shōjo Heidi]]'') nel 1974 e ''Die Biene Maja'' (''[[L'ape Maia|Mitsubachi Maya no bōken]]'') nel 1975, entrambe trasmesse dalla [[ZDF]], rispettivamente nel 1977 e nel 1976.</ref> Diversa è la situazione nel [[Regno Unito]], dove in passato l'animazione nipponica non ha praticamente mai trovato spazio nei palinsesti televisivi, ma dove al contrario il mercato ''home video'' degli ''anime'' ha preso piede già dalla fine degli anni ottanta, con il record di vendite delle [[VHS]] del film ''Akira'' e la nascita della ''Manga Video'', a differenza di Italia e Francia dove ciò è avvenuto solo nella seconda metà degli anni novanta.<ref name=Gosling /><ref>{{Cita|Napier 2005|pp. 5|Napier2005}}</ref> Il recente successo internazionale riscosso dai lungometraggi di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli ha poi aperto le porte all'animazione giapponese anche in paesi come la [[Finlandia]] e la [[Polonia]],<ref name=Gosling /> mentre nell'aprile 2007 in [[Romania]], [[Ungheria]] e [[Repubblica Ceca]] ha avuto luogo il lancio europeo di ''[[Animax]]'', il [[televisione satellitare|canale satellitare]] tematico a pagamento della ''[[Sony|Sony Pictures Entertainment]]'' che trasmette ''anime'' 24 ore su 24, diffuso poi anche in Germania.
=== America latina ===
La penetrazione degli ''anime'' in [[America latina]] ha riguardato soprattutto paesi come il [[Messico]], il [[Cile]] e l'[[Argentina]]. In particolare, i primi ''anime'' trasmessi in Messico, principale importatore latinoamericano, sono stati sul finire degli anni settanta ''Heidi'', ''Meteoro'' (''Mach Go! Go! Go!''), ''Mazinger Z'', ''[[Candy Candy]]'', ''Kimba'' (''Jungle taitei'') e l'''Abeja Maya'' (''[[L'Ape Maia|Mitsubachi Maya no boken]]''),<ref>
=== Africa ===
La diffusione degli ''anime'' in [[Africa]] è storia recente. Eccezion fatta per l'edizione araba di ''UFO Robo Grendizer'' cui si è fatto cenno, trasmessa con successo anche in [[Egitto]] al principio degli anni ottanta,<ref>Gerdha. [http://www.nagaifans.it/goldrake/Episodi/Episodi.htm ''Nagaifans.it - Goldrake: episodi'']. URL consultato il 24 febbraio 2008.</ref> l'animazione giapponese ha trovato spazio e mercato nel continente africano solo a partire dagli [[anni 2000|anni duemila]], in particolare in [[Sudafrica]].<ref>Anime Direct – South Africa.
=== Australia ===
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