Blue Origin: differenze tra le versioni
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{{Azienda
|nome = Blue Origin
|forma societaria =
|data fondazione = 2000
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Il sistema di volo spaziale suborbitale New Shepard (Nuovo Shepard, in onore di [[Alan Shepard]] primo astronauta statunitense a volare nello spazio) di Blue Origin è composto da due veicoli: una capsula per l'equipaggio per 3 o più astronauti lanciati da un razzo di sostentamento (booster). I due veicoli decollano assieme e sono progettati per separarsi durante il volo. Dopo la separazione, il razzo è progettato per ritornare sulla Terra ed eseguire un atterraggio verticale mentre la capsula segue una traiettoria separata, ritornando con i paracadute per l'atterraggio. Entrambi i veicoli, quindi, sono pensati per il recupero ed il riutilizzo<ref name="Blue Origin – About Blue">{{Cita web|titolo=Blue Origin – About Blue|url=https://www.blueorigin.com/about/about.html|accesso=5 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130325181227/http://www.blueorigin.com/about/about.html|dataarchivio=25 marzo 2013}}</ref> ''New Shepard'' è controllato interamente dal computer di bordo<ref>{{cita web |url=https://www.faa.gov/about/office_org/headquarters_offices/ast/media/20060829_Blue_Origin_EA_FONSI_signed.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=21 novembre 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111021161139/http://www.faa.gov/about/office_org/headquarters_offices/ast/media/20060829_Blue_Origin_EA_FONSI_signed.pdf |dataarchivio=21 ottobre 2011 }}</ref>. Questo sistema è completamente controllato dai computer a bordo<ref>{{Cita web|titolo=Blue Origin – Research|url=https://www.blueorigin.com/research/research.html|accesso=5 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130413023319/http://www.blueorigin.com/research/research.html|dataarchivio=13 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref>.
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L'azienda ha in fase di sviluppo un lanciatore riutilizzabile [[New Glenn]] a due stadi con 7 motori [[BE-4]] a idrogeno e ossigeno liquidi per il primo stadio e 2 [[BE-3|BE-3U]] per il secondo stadio, capace di portare in orbita LEO 45 tonnellate di carico utile<ref>{{Cita web |url=https://www-dev.blueorigin.com/new-glenn |titolo=New Glenn |sito=Blue Origin |lingua=en |accesso=2019-05-10}}</ref>. Entrambi gli stadi saranno completamente riutilizzabili con una manutenzione minima. I piani della società prevedono il lancio inaugurale entro il 2021.
== Lander Blue Moon ==
A maggio del 2019 l'amministratore Jeff Bezos ha annunciato un progetto a cui la società stava lavorando da ben 3 anni in segreto e senza fughe di notizie, un lander lunare chiamato [[Blue Origin Blue Moon|Blue Moon]]<ref>{{Cita news |lingua=it-IT |nome=Gianmarco |cognome=Vespia |url=https://www.astronautinews.it/2019/05/luna-2024-jeff-bezos-annuncia-a-sorpresa-un-lander-innovativo/ |titolo=Luna 2024: Jeff Bezos annuncia a sorpresa un lander innovativo |accesso=2019-05-10}}</ref>. Il lander prevede due versioni, una con un carico utile da 3,6 tonnellate e una da 6,5 adatta anche al trasporto di equipaggio umano sulla [[superficie della Luna]], utilizza un motore [[BE-7]] a idrogeno e ossigeno liquidi e ha un sistema di approvvigionamento di energia elettrica basato a [[pila a combustibile|pile a combustibile]].
== Test di volo ==
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== Sviluppo di motori per i razzi ==
*[[
*BE-3U
*[[
*[[BE-7]]
== Collaborazioni con la NASA ==
L'azienda lavora in stretta collaborazione con la NASA, soprattutto per quanto riguarda il programma [[Commercial Crew Development]] sin dal 2011, quando ha ricevuto un finanziamento di 3,7 milioni di dollari per un nuovo sistema di [[Launch Escape System]]<ref>{{Cita news |url=http://www.newspacejournal.com/2010/02/18/blue-origin-proposes-orbital-vehicle/ |titolo=Blue Origin proposes orbital vehicle « NewSpace Journal |accesso=2019-05-10}}</ref>. Nell'ambito dello stesso programma nel 2011 ha ricevuto altri 22 miliodi di dollari<ref>{{Cita web |url=https://www.nasa.gov/offices/c3po/home/agreementsfeature.html |titolo=NASA - NASA Awards Next Set Of Commercial Crew Development Agreements |sito=www.nasa.gov |lingua=en |accesso=2019-05-10}}</ref>.
Nel 2018 ha ricevuto dalla NASA un finanziamento di 10 milioni di dollari per un sistema propulsivo per un lander lunare basato su propellenti criogenici<ref>{{Cita web |url=http://www.nasa.gov/press-release/nasa-announces-new-partnerships-to-develop-space-exploration-technologies |titolo=NASA Announces New Partnerships in Space Exploration Technologies |sito=NASA |data=2018-08-08 |accesso=2019-05-10}}</ref>.
==Note==
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