Cuneo: differenze tra le versioni

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'''Sottomissione ai Savoia'''
 
Una stagione che ebbe termine nel [[1382]], con la sottomissione dei cuneesi ai [[Casa Savoia|Savoia]]. Per la verità fuFu uno scambio concordato tra la regina [[Giovanna d'Angiò]], desiderosa di rimpossessarsi del [[regno di Napoli]], e [[Amedeo VI di Savoia]], noto come il [[Conte Verde]], signore della Savoia e conte d'Aosta e Moriana, dal 1343 al 1383. Il Conte le assicurò il suo appoggio militare e, in cambio, ottenne i domini provenzali ai piedi dei monti (il 'Piemonte' delle origini), un'impresa che gli costò la vita, in quanto morì di [[peste|peste,]] mentre sosteneva la causa di [[Luigi II d'Angiò|Luigi d'Angiò]] nel Meridione d'Italia, dopo la morte della regina Giovanna.
 
Con il passaggio della città ai Savoia iniziò un nuovo periodo che vide l'inserimento graduale del comune nello Stato sabaudo, in via di crescita e di formazione definitiva.

Fu così che Cuneo si trasformò, da città aperta e commerciale, in città chiusa e militare e; si rimpicciolì anche urbanisticamente, trasformandosi in borgo - fortezza, sull'asse Nord-Sud, Savoia-Nizzardo - o, se si preferisce, Chambéry-Torino-Nizza, la- cintura di contenimento dell'espansionismo francese verso la [[Val Padana]], manifestatosi al termine della guerra dei cent'100 anni con l'[[Inghilterra]] e protrattosi nei secoli successivi, fino alle campagne [[Napoleone Bonaparte|napoleoniche]].

Una politica secolare che, alla fine, passato l'intermezzo napoleonico, fu premiata con l'acquisizione della Repubblica di Genova: un nuovo assetto territoriale in funzione antifranceseanti-francese, voluto dal [[congresso di Vienna]], rese lo Stato di Sardegna il più forte sullo scenario italiano e gli permise di svolgere lo stesso ruolo della [[Prussia]] in [[Germania]].
 
Tale trasformazione avvenne nei due2 secoli che vanno dal trasferimento ai Savoia, ai tempi del Conte Verde ([[1382]]), fino alla morte di [[Emanuele Filiberto I di Savoia|Emanuele Filiberto]] ([[1580]]).
 
'''Assedi di Cuneo'''
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{{vedi anche|Assedio di Cuneo}}
 
Questo periodo è contraddistinto da una lunga serie di assedi, cui fu sottoposta la città.
Questo periodo è contraddistinto da una lunga serie di assedi a cui fu sottoposta la città. Nel [[1515]] i cuneesi riuscirono ad allontanare dalle loro mura gli [[Svizzera|svizzeri]] alleati del [[Sacro Romano Impero]], in attesa dell'arrivo del re di Francia [[Francesco I di Francia|Francesco I]]. Nel [[1542]] fu la volta di [[Claude d'Annebault]], con i suoi diciottomila francesi, ad essere costretto a battere in ritirata. Nel [[1557]], sotto il comandato dal Conte [[Carlo Manfredi Luserna d'Angrogna]], Cuneo sostenne vittoriosamente uno dei più duri assedi della sua storia: dal maggio al 27 giugno, riuscendo a resistere alle preponderanti forze del maresciallo di [[Brissac]]. Questo fatto d'arme riuscì di fatto a salvare lo Stato ad Emanuele Filiberto. Proprio con riferimento a questo episodio il duca, riconoscente, concesse a Cuneo il titolo di ''città'' con un diploma del [[1559]] e la facoltà di inserire sullo stemma comunale le armi dei Savoia.
 
Nel [[1515]] i cuneesi riuscirono ad allontanare dalle loro mura gli [[Svizzera|svizzeri]], alleati del [[Sacro Romano Impero]], in attesa dell'arrivo del re di Francia [[Francesco I di Francia|Francesco I]].
Altri assedi caratterizzarono la storia militare di Cuneo. Nel [[1639]] e [[1641]] furono le truppe di ''Madama Reale'' a cingere d'assedio la città. Nel [[1691]] i soldati del generale francese Nicolas de Catinat furono battuti dopo un [[assedio di Cuneo (1691)|duro assedio]]. Infine, nel [[1744]], a scontrarsi con le mura di Cuneo furono i franco-spagnoli ([[Guerra di successione austriaca]]); dopo aver superato il forte di [[Demonte]] che faceva argine in [[Valle Stura]], le truppe franco-spagnole finirono per trovarsi di fronte alla città fortificata, pronta da tempo a sostenere un difficile assedio. In quegli anni era stato designato governatore della città il barone [[Karl Friedrich Wilhelm von Leutrum|Federico Leutrum]], per l'esattezza il barone Karl Sigmund Friedrich Wilhelm von Leutrum, che i cuneesi chiamavano familiarmente "Baron Litron", un gentiluomo di origine sassone, [[luteranesimo|luterano]], che il re [[Carlo Emanuele III]] di Savoia, noto semplicemente con il soprannome di Carlin, aveva incaricato di difendere la città, vista la sua vasta esperienza in campo militare. Il barone assolse egregiamente il suo compito e rimase a Cuneo, che peraltro cercò di rinnovare con iniziative edilizie, fino alla morte, in occasione della quale fu composta la famosa ballata del "Baron Litron" che ebbe vasto successo in tutto il Piemonte per un paio di secoli.
 
Nel [[1542]] fu la volta di [[Claude d'Annebault]], con i suoi 18.000 francesi, a essere costretto a battere in ritirata.
L'assedio cominciò il 15 settembre [[1744]] con l'arrivo della prima bomba contro le mura di Cuneo, alla quale i cuneesi risposero con tanta foga da far tacere i nemici per più di due giorni. I combattimenti continuarono ancora per molto con i galloispani che distruggevano campanili e camini e i piemontesi che facevano di tutto per cacciarli, motivati dal barone Federico Leutrum, che amava molto quella che definiva già la sua città. Il 29 settembre da Saluzzo il Re arrivò con 25.000 uomini (su 40.000 di tutto l'esercito sabaudo) per soccorrere i 4.089 soldati a difesa di Cuneo. L'esercito si schierò a Madonna dell'Olmo e lì, il 30 settembre, combatté una grande battaglia contro i nemici galloispanici che uscirono vincitori ma molto indeboliti. I ventuno giorni di assedio successivi furono molto più facili e l'11 ottobre il consiglio di guerra francospagnolo (composto dal Principe di Contì per i francesi e il Marchese Las Minas per gli spagnoli, sotto un comando generale dell'Infante di Spagna Don Luigi di Borbone), decide che nelle notti successive sarebbe avvenuta la ritirata. Il 21 ottobre l'assedio venne dichiarato concluso.
 
Questo periodo è contraddistinto da una lunga serie di assedi a cui fu sottoposta la città. Nel [[1515]] i cuneesi riuscirono ad allontanare dalle loro mura gli [[Svizzera|svizzeri]] alleati del [[Sacro Romano Impero]], in attesa dell'arrivo del re di Francia [[Francesco I di Francia|Francesco I]]. Nel [[1542]] fu la volta di [[Claude d'Annebault]], con i suoi diciottomila francesi, ad essere costretto a battere in ritirata. Nel [[1557]], sotto il comandatocomando daldel Conte [[Carlo Manfredi Luserna d'Angrogna]], Cuneo sostenne vittoriosamente uno dei più duri assedi della sua storia: dal maggio al 27 giugno, riuscendo a resistere alle preponderanti forze del maresciallo di [[Brissac]].; Questoquesto fatto d'arme riuscì di fatto a salvaresalvò lo Stato addi Emanuele Filiberto. Proprio con riferimento a questo episodio il; ducaquesti, riconoscente, concesse a Cuneo il titolo di ''città,'' con un diploma del [[1559|1559,]] e la facoltà di inserire sullo stemma comunale le armi dei Savoia.
 
Nel [[1639]] e [[1641|'41]] furono le truppe di ''Madama Reale'' a cingere d'assedio la città.
 
Nel [[1691]] i soldati del generale francese Nicolas de Catinat furono battuti, dopo un [[assedio di Cuneo (1691)|duro assedio]].
 
Altri assedi caratterizzarono la storia militare di Cuneo. Nel [[1639]] e [[1641]] furono le truppe di ''Madama Reale'' a cingere d'assedio la città. Nel [[1691]] i soldati del generale francese Nicolas de Catinat furono battuti dopo un [[assedio di Cuneo (1691)|duro assedio]]. Infine, nel [[1744]], a scontrarsi con le mura di Cuneo furono i franco-spagnoli ([[Guerra di successione austriaca]]); dopo aver superato il forte di [[Demonte]] che faceva argine in [[Valle Stura]], le truppe franco-spagnole finirono per trovarsiarrivarono di fronte alla città fortificata, pronta da tempo a sostenere un difficile assedio.; Inin quegli anni era stato designato governatore della città il barone [[Karl Friedrich Wilhelm von Leutrum|Federico Leutrum (]], <nowiki/>per l'esattezza il barone Karl Sigmund Friedrich Wilhelm von Leutrum,) che i cuneesi chiamavano, familiarmente, "BaronBarùn LitronLitrùn", un; gentiluomo di origine sassone, [[luteranesimo|luterano]], che il re [[Carlo Emanuele III]] di Savoia, (noto semplicemente con il soprannome di 'Carlin,') aveva incaricato di difendere la città, vista la sua vasta esperienza in campo militare.; Ilil barone assolse egregiamente il suo compito e rimase a Cuneo, che peraltro cercòcercando di rinnovarerinnovarla con iniziative edilizie, fino alla morte, in occasione della quale fu composta la famosa ballata del "BaronBarùn LitronLitrùn", che ebbe vasto successo in tutto ilinl Piemonte, per un paio di secoli.
 
L'assedio cominciò il 15 settembre [[1744]], con l'arrivo della prima bomba contro le mura di Cuneo, alla quale; i cuneesi risposero con tanta foga da far tacere i nemici per più di due2 giorni. I combattimenti continuarono ancora per molto, con i galloispanigallo-ispani che distruggevano campanili e camini e i piemontesi che facevano di tutto per cacciarli, motivati dal barone Federico Leutrum, che amava molto quella che definiva già la sua città. Il 29 settembre da Saluzzo il Re arrivò con 25.000 uomini (su 40.000 di tutto l'esercito sabaudo) per soccorrere i 4.089 soldati a difesa di Cuneo. L'esercito si schierò a Madonna dell'Olmo e lì, il 30 settembre, combatté una grande battaglia contro i nemici galloispanici, che ne uscirono vincitori ma molto indeboliti. I ventuno21 giorni di assedio successivi furono molto più facili e l'11 ottobre il consiglio di guerra francospagnolofranco-spagnolo (composto dal Principe di Contì per i francesi e ildal Marchese Las Minas per gli spagnoli, sotto unil comando generale dell'Infante di Spagna Don Luigi di Borbone), decidedecise che, nelle notti successive, sarebbe avvenuta la ritirata. Il 21 ottobre l'assedio venne dichiarato concluso.
 
'''Occupazione Napoleonica'''
 
Con l'occupazione napoleonica si apre l'ultima fase della storia cuneese. Il giovane generale Napoleone, all'epoca ventisettenne, prese Cuneo senza necessità di assediare la città, a causa dello sbandamento generale dell'esercito sabaudo, seppur sostanzialmente integro, dopo le battaglie di Montenotte, [[Dego]], [[Cosseria]] e San Michele di Mondovì.

L'ultimo assedio che sostenne Cuneo fu quello del [[1799]], allorché l'esercito austro-russo allontanò dalla città i francesi, ma soltantosolo per pochi mesi, poiché, l'anno successivo, la definitiva vittoria di [[Battaglia di Marengo|Marengo]] assicurò a Napoleone il totale controllo dell'Italia Settentrionale.
 
Nella stagione napoleonica la città, annessa all'Impero Francese, divenne capoluogo del [[dipartimento della Stura]] che anticipò, mezzo secolo prima e quasi nelle sue esatte dimensioni (l'antica provincia di [[Ceva]] con l'alta valle del Tanaro e le Alte Langhe furono annesse al [[dipartimento di Montenotte]] con capoluogo Savona), la definitiva [[provincia di Cuneo|provincia di Cuneo,]] creata con la legge del [[1859]]. Alla restaurazione, nel [[1817]], Cuneo ebbe anche una sua [[diocesi di Cuneo|diocesi]] e durante il [[Risorgimento]] tenne a battesimo i [[Cacciatori delle Alpi]], volontari di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]].
 
Alla restaurazione, nel [[1817]], Cuneo ebbe anche una sua [[diocesi di Cuneo|diocesi]] e durante il [[Risorgimento]] tenne a battesimo i [[Cacciatori delle Alpi]], volontari di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]].
 
'''Resistenza'''
 
Dal [[1943]] al [[1945]] Cuneo fu, con le sue valli, uno dei maggiori centri della [[Resistenza italiana|Resistenza]]. Fu inoltre (da qui cheCuneo partì la [[Divisione Cuneense]], nellaper campagna italiana dila Russia.); Cuneo fu liberata dai partigiani il 28 aprile [[1945]].
 
=== Onorificenze ===
Cuneo è tra le [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione|città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione]], insignita della [[Medaglia d'Oro al Valor Militare|medaglia d'oro al valor militare,]] il 1º agosto [[1947|1947,]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]:<ref>{{cita web|url=http://www.comune.cuneo.gov.it/la-citta/storia/cuneo-medaglia-doro-per-la-resistenza.html|titolo=Cuneo Medaglia d'Oro per la Resistenza|accesso=23 agosto 2012}}</ref>
 
{{Onorificenze
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* Teatro Toselli (Via Teatro Toselli nº9)
* Palazzo Uffici Finanziari PUF (Via Giovanni Battista Bongioanni nº 32) – alto circa 50 metri per 12 piani è considerato il "[[grattacielo]]" cittadino e tra le costruzione più alte della città<ref>{{cita web|url=http://video.sky.it/news/economia/il_puf_di_cuneo_venduto_e_riaffittato_dallo_stato/v50397.vid|titolo=Puf Cuneo|accesso=23 agosto 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=126314417&postcount=368|titolo=Costruzioni cittadine più alte|accesso=23 agosto 2012}}</ref>
* Villa [[Ercole Oldofredi Tadini|Oldofredi Tadini]] (Via Ercole Oldofredi Tadini nº19) – l'edificio, inserito nel sistema dei "[[Castelli Aperti]]" del [[Basso Piemonte]], fu edificato fra il [[XIV secolo|XIV'300]] ede il [[XV secolo|'400,]] come [[torre]] di osservazione a difesa della città. La villa, adibita a [[museo]], vanta una collezione di cimeli e pezzi unici raccolti nel corso dei secoli dai proprietari, le famiglie Mocchia di San Michele ed [[Oldofredi]] Tadini. La visita guidata comprende la cappella, con le reliquie della Sindone di Torino, le sale del piano terra, alcune camere al secondo piano ed il parco.<ref>{{cita web|url=http://www.villaoldofreditadini.it/|titolo=Villa Oldofredi Tadini|accesso=23 agosto 2012}}</ref>
* Villa Tornaforte (località Madonna dell'Olmo, Via Valle Po 1) - l'ex convento, inserito nel sistema dei "[[Castelli Aperti]]" del [[Basso Piemonte]], fu fondato dai Frati Agostiniani nel XVI secolo. Divenne villa patrizia di proprietà del conte Bruno di Tornaforte in seguito all'occupazione napoleonica. Oggi è possibile visitare l'edificio e l'ampio parco all'inglese, oltre a diversi percorsi temporanei e permanenti (tra cui il percorso inter-religioso "Dieci Vie di Luce" che si sviluppa all'interno del parco).
 
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==== Percorsi porticati ====
I percorsi porticati, di circa 8 chilometrikm,<ref>{{cita web|url=http://www.settemuse.it/viaggi_italia_piemonte/cuneo_citta.htm|titolo=8 km portici|accesso=23 agosto 2012}}</ref> (o [[portico|portici]]) rivestono un ruolo importante nella vita della città, perché connettono le vie principali tra loro e consentono il passeggio, anche nelle giornate con condizioni meteorologiche avverse.<br />
Essi sono di grande varietà strutturale e compositiva e, a seconda della loro matrice storica, si distinguono in tre3 tipologie:
* I portici di matrice medioevale, secentesca, settecentesca e il portico di età barocca (Via Roma e centro storico);
* I portici di matrice ottocentesca (Piazza Galimberti);
* I portici del dopoguerra (Corso Nizza e perpendicolari).
 
Da notare, inoltre, la differente altezza dei portici di via Roma, dovuta ada un'errata e ingenua interpretazione dei progetti<ref>{{cita web|url=http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Cuneo/Lapide_ai_portici_bassi|titolo=Lapide "I portici bassi"|accesso=23 agosto 2012}}</ref>: ''Un errore di partenza non dovuto ai Cuneesi. Essendosi, questi, impegnati a rispettare scrupolosamente il progetto del grande architetto straniero cui era stato affidato l'incarico del Consiglio ede avendo ricevuto, dal corriere, il plico contenente il progetto, ripiegato a metà, realizzarono fedelmente quanto vedevano''.<ref>Citazione: "I portici bassi" - Lapide affissa ai portici di Via Roma (pilastro lato Nord, presso Piazzetta del grano)</ref>
 
==== Monumenti ====
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=== Tradizioni e folclore ===
Festa della [[Madonna del Carmine]]: manifestazione religiosa e laica nel mese di luglio, che culmina con la grande processione solenne nel centro storico, alla quale partecipano 60 confraternite in costume tradizionale, che si svolge il secondo lunedì di luglio, dalla fine del [['500]].<ref>{{cita web|url=http://www.fondazionesanmichele.it/index.php?id=5259&tx_ttnews[tt_news]=85699|titolo=A luglio la Festa della Madonna del Carmine: da 4 secoli nel cuore di Cuneo|accesso=20 maggio 2015|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Cultura ==
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==== Biblioteche ====
[[File:Cciaacuneo.jpg|thumb|Camera di commercio]]
La città di Cuneo contaha 17 biblioteche, sul suo territorio.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.cuneo.gov.it/fileadmin/comune_cuneo/content/amm_organiz/cultura/biblioincitta/Pieghevole_Biblioincitta.pdf|titolo=Biblioincittà: Biblioteche della Città di Cuneo|accesso=1º novembre 2012}}</ref> Al fine di riunirle e farle conoscere, è stata creata ''Biblioincittà''<ref>{{cita web|url=http://www.comune.cuneo.gov.it/cultura/biblioincitta.html|titolo=Biblioincittà|accesso=1º novembre 2012}}</ref>, la rete cittadina formata dalle biblioteche presenti sul territorio, nata per facilitare e indirizzare i lettori nelle loro ricerche.<br />
Le biblioteche di Cuneo aderenti a ''Biblioincittà'' sono:
* Biblioteca dell'[[Alliance Française]] conserva un patrimonio di testi letterari e saggistici e diversi testi didattici rivolti all'insegnamento della lingua francese.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.cuneo.gov.it/cultura/biblioincitta/biblioteca-dellalliance-francaise.html|titolo=Biblioincittà: Biblioteca dell'Alliance Française di Cuneo|accesso=1º novembre 2012}}</ref>
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==== Scuole ====
Sul territorio del comune di Cuneo sono presenti dieci10 scuole dell'infanzia statali, tredici13 scuole dell'infanzia private paritarie, diciotto18 scuole primarie statali, una scuola primaria privata paritaria, sei6 scuole secondarie di primo grado statali, una scuola secondaria di primo grado privata paritaria, undici11 scuole secondarie di secondo grado statali e cinque5 istituti di formazione professionale, di cui uno comunale.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.cuneo.gov.it/socio-educativo/scuola/sedi-istituti-scolastici.html|titolo=Istituti scolastici di Cuneo|accesso=23 agosto 2012}}</ref>
 
==== Università ====
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=== Cucina ===
[[File:Cuneesi al Rhum (R).jpg|thumb|upright=0.8|Cuneesi al Rhum]]
Il dolce principe è il [[Cuneese al rum]], nato nel [[1923]] da un'idea di Andrea Arione e protetto dal [[Brevetto|Brevetto per Marchio d'Impresa]] dallo stesso inventore. Questo grosso cioccolatino è formato da due2 cialde di meringa che racchiudono una crema pasticcera al cioccolato fondente e [[rhum]], il tutto rivestito da uno strato di cioccolato fondente. Oggi i Cuneesi sono disponibili in diverse versioni, con e senza liquori, e in gran parte delle pasticcerie di Cuneo.<ref>{{cita web|url=http://www.arionecuneo.it/azienda.html|titolo=Cuneesi al Rhum|accesso=23 agosto 2012}}</ref>
 
=== Eventi ===